
Israel Electric Corporation (IEC) chiede un prezzo più basso per acquistare carburante
La Israel Electric Corporation (IEC) chiede un prezzo più basso per acquistare carburante dalle compagnie petrolifere che detengono i diritti di sfruttamento del giacimento israeliano offshore Tamar. La principale azienda elettrica d’Israele è infatti sul punto di chiudere un grosso contratto di fornitura di metano: indiscrezioni dei giorni scorsi parlano di un accordo della durata di 15 anni, incoraggiato apertamente anche dal ministro delle Infrastrutture, Uzi Landau. Le trattative vanno avanti da tempo e avvengono in un periodo particolarmente difficile per la IEC, la quale in questi ultimi mesi ha dovuto fare i conti con le frequenti interruzioni del flusso di metano proveniente dall’Egitto, finora acquistato a basso costo in virtù di un accordo (attualmente contestato dall’opinione pubblica egiziana) stipulato con il passato regime di Hosni Mubarak. Oggi il board direttivo dell’azienda elettrica si è riunito per discutere l’affare. La richiesta principale rivolta alle compagnie petrolifere è che la tariffa applicata sia uguale alla più bassa reperibile sul mercato: il che garantirebbe la competitività di IEC. Per ora, non è giunta notizia di commenti o reazioni della controparte.http://www.focusmo.it/
La Israel Electric Corporation (IEC) chiede un prezzo più basso per acquistare carburante dalle compagnie petrolifere che detengono i diritti di sfruttamento del giacimento israeliano offshore Tamar. La principale azienda elettrica d’Israele è infatti sul punto di chiudere un grosso contratto di fornitura di metano: indiscrezioni dei giorni scorsi parlano di un accordo della durata di 15 anni, incoraggiato apertamente anche dal ministro delle Infrastrutture, Uzi Landau. Le trattative vanno avanti da tempo e avvengono in un periodo particolarmente difficile per la IEC, la quale in questi ultimi mesi ha dovuto fare i conti con le frequenti interruzioni del flusso di metano proveniente dall’Egitto, finora acquistato a basso costo in virtù di un accordo (attualmente contestato dall’opinione pubblica egiziana) stipulato con il passato regime di Hosni Mubarak. Oggi il board direttivo dell’azienda elettrica si è riunito per discutere l’affare. La richiesta principale rivolta alle compagnie petrolifere è che la tariffa applicata sia uguale alla più bassa reperibile sul mercato: il che garantirebbe la competitività di IEC. Per ora, non è giunta notizia di commenti o reazioni della controparte.http://www.focusmo.it/
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