martedì 5 febbraio 2013
Cari lettori, care lettrici,“dimenticare vuol dire lasciare dietro di sé una parte di noi”, dice la canzone Neve diventeremo che
i tre Fratelli Settegrani, una band di Como, ha composto, girando il
video nel campo di sterminio di Buchenwald. La canzone è dedicata a un
amico di famiglia, uscito vivo da laggiù dopo torture e stenti, e a
tutti gli ebrei in fuga che passavano proprio dai villaggi di confine
con la Svizzera -Albiolo e Bissarone- dove i tre ragazzi della band
abitano. Perché cantare è un modo vivo per nobilitare la memoria,
dicono. E così, il gruppo insegna musica ai bambini e ai ragazzi, e
cerca di raccontare la Shoah in tutte le sue sfumature, appassionando i
giovani con le canzoni che ne hanno raccontato la tragedia e le
emozioni. Forse è proprio per questo, per la loro capacità di
coinvolgere e per la poesia delle loro musiche e parole, che il
Presidente Giorgio Napolitano ha voluto onorarli per il loro impegno,
ricevendoli al Quirinale: perché il rituale della memoria, ha detto
Napolitano, deve saper rinnovarsi e trovare nuove forme di comunicazione
per restare vivo e vibrante. Come è accaduto anche quest’anno grazie
alla soprendente mostra Il Filo dimenticato nel carcere di San
Vittore a Milano, una mostra capace di coniugare presente e passato,
memoria e attualizzazione di ciò che hanno vissuto le generazioni prima
di noi.http://www.mosaico-cem.it/
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