lunedì 6 ottobre 2008


Feng Shan Ho

Feng Shan Ho, conosciuto anche come lo "Schindler cinese", era nato nel 1901 nella provincia centrale dello Hunan. Ridotto in povertà dalla morte del padre quando aveva sette anni, era stato aiutato negli studi da una missione luterana norvegese. Ebbe un’educazione occidentale e improntata all'arte (fu anche poeta), cosa che non sradicò il suo profondo attaccamento i principi confuciani. Nel 1932 conseguì un dottorato di ricerca in Politica economica presso l’università di Monaco di Baviera. Nel 1938 divenne console generale a Vienna del Governo nazionalista del Kuomintang. Capì subito il pericolo che gli ebrei correvano e nella sua posizione, nonostante l’opposizione dei nazisti, freschi padroni dell’Austria, rilasciò permessi di viaggio al ritmo di 500 al mese. I nazisti lo sfrattarono con la scusa che la sede del consolato era affittata da un proprietario ebreo. Lui, non fidandosi di loro, spedì la famiglia negli Usa e continuò imperterrito da un’altra sede, più piccola, fino al 1940, quando fu costretto ad andarsene. Morì a San Francisco nel 1997 sconosciuto ai più, anche a coloro che aveva beneficato. Quattro anni dopo, il riconoscimento dello Yad Vashem. (Ho recuperato la sua vicenda da più fonti in rete, non riuscendo a ritrovare il paginone a lui dedicato, che avevo letto cinque anni fa, sul Reinischer Merkur). http://toniokm.go.ilcannocchiale.it/

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