sabato 20 ottobre 2012
VIDEO - Lussemburgo-Israele, super Ben Basat: pallonetto magico o fortuna?
Nella schiacciante vittoria dell'Israele sul campo del Lussemburgo è stata di Eden Ben Basat la rete più bella delle 6 messi a segno. Per l'attaccante israeliano un grandissimo pallonetto che beffa il portiere in uscita: grande gesto tecnico o grande fortuna?
http://www.calciomercato.it/news/179962/VIDEO---Lussemburgo-Israele-super-Ben-Basat-pallonetto-magico-o-fortuna.html
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Curiosità
Previdenza sociale: Pensione in Israele anche con contributi italiani
Il Consiglio dei Ministri, nel corso dell’incontro tenutosi il 16 ottobre ha approvato, su proposta del Ministro degli affari esteri, un disegno di legge per la ratifica dell’Accordo tra Italia e Israele sulla Previdenza sociale. L’Accordo di sicurezza sociale italo-israeliano intende garantire ai cittadini italiani che hanno lavorato in Italia prima di trasferirsi in Israele la possibilità di percepire, direttamente in Israele, un trattamento pensionistico in linea con i contributi versati in Italia.I cittadini italiani residenti in Israele, senza l’Accordo, percepirebbero solo una pensione equivalente agli anni di contributi versati dopo essersi trasferiti in Israele, senza possibilità di recuperare i contributi italiani. L’Accordo è animato da un forte spirito di equità ed è significativo che il suo iter di ratifica venga avviato alla vigilia del Vertice bilaterale fra Italia e Israele, in programma la settimana prossima a Gerusalemme.http://www.corriereinformazione.it/
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Cisgiordania: voto municipali, in lizza lista donne
(di Michele Monni) (ANSAmed)- HEBRON (CISGIORDANIA) - Si
respira aria frizzante di elezioni in Cisgiordania, a tre giorni dalle
municipali. E mentre le città sono tappezzate di striscioni, cartelloni e
poster dei canditati, nella severa e conservatrice città di Hebron
spicca l'immagine di Maysoun Qawasmi, quaratatreenne direttrice generale
dell'agenzia giornalistica governativa Wafa, che ha creato una lista
tutta al femminile chiamata Bel Masharka Nastatee (Partecipando noi
possiamo). Presentare una lista di sole donne proprio a Hebron è
un atto di coraggio: infatti ha attirato le critiche di ambienti
religiosi e l'attenzione dei media locali e internazionali. "Le donne
palestinesi e del Medio Oriente aspettano solo che qualcuno suoni la
'campana' per loro, io sono quella campana", ha dichiarato Qawasmi negli
uffici del suo quartier generale, dove una trentina di giovani donne e
ragazze stanno lavorando alla campagna elettorale. Il suo programma
prevede il riconoscimento politico della funzione delle donne nella
società palestinese e la creazione di spazi dove possano riunirsi,
parlare e praticare sport.Sottolinea peraltro l'avversione alle "quote rosa" introdotte dall'Anp -
che impongono che ogni cinque eletti uno sia di sesso femminile -
definite dalla candidata "non rappresentative della società
palestinese".Secondo gli ultimi sondaggi queste amministrative dovrebbero essere
vinte da al-Fatah, il partito del presidente Abu Mazen, anche perché
Hamas ha deciso di non partecipare. "Boicottiamo queste elezioni a causa
degli abusi e per la costante violazione dei diritti umani contro i
nostri affiliati o simpatizzanti perpetrata dal governo del presidente
dell'Anp", ha dichiarato all'ANSA al telefono Abdel Aziz Dweik, ex
presidente del Consiglio legislativo palestinese uscito dalle elezioni
politiche del 2006.Anche se starà a guardare, la popolarità di Hamas resta tangibile a
Hebron e altrove in Cisgiordania. Afferma Mohamad Kafesh, speaker
radiofonico di Radio One e autore di una popolare trasmissione politica:
"Secondo i nostri sondaggi, e anche dal numero di telefonate che
riceviamo ogni giorno, Hamas avrebbe il 40 per cento delle preferenze
seguito a ruota da Fatah con il 30 per cento, mentre il resto sarebbe da
spartire fra forze minori di sinistra, di centro o fondamentaliste".E mentre in Cisgiordania un milione e mezzo di persone si apprestano a
recarsi alle urne per rieleggere 98 consigli municipali, 10 consigli
locali e 245 consigli di villaggi, nelle Striscia di Gaza governata da
Hamas tutto resta invece immobile.Secondo l'esecutivo di Hamas, la responsabilità politica di questa
situazione ricade su Abu Mazen, 'reo' ai suoi occhi di non aver
concretizzato gli accordi di riconciliazione fra al-Fatah e Hamas.
"Prima si concluda la riconciliazione - dice Hamas - poi si potrà
tornare ad organizzare anche qua elezioni municipali". Nel frattempo il
divario fra Cisgiordania e Gaza continua ad allargarsi.
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Verso il 3,5% la crescita dell’economia israeliana nel 2012
Di Zeev Klein e Hili Yacobi http://www.israele.net/
Nonostante tutte le cattive notizie economiche dell’anno scorso, finora
nel 2012 l’economia d’Israele può vantare una performance migliore di
quella della maggior parte delle economie dei paesi occidentali. È
quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica
israeliano, diffuso martedì.L’economia israeliana, per la quale è prevista una crescita del 3,5%, è
andata meglio anche di altri membri dell’OCSE (l’Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico), il cui tasso di crescita medio si
attesterà verosimilmente solo alla metà (1,6%.) di quello dello stato
ebraico. Solo da un paio di anni Israele è entrato a far parte
dell’Ocse, che comprende i paesi più industrializzati del mondo.Per la travagliata economia dell’eurozona è addirittura attesa una
contrazione, nel 2012, dello 0,2%. Almeno sette economie europee
dovrebbero registrare alla fine dell’anno una crescita negativa intorno
allo 0,3%. L’economia del Regno Unito, che non fa parte dell’eurozona,
vedrà una contrazione dello 0,3%, ma la Grecia (zona euro) secondo gli
analisti potrebbe veder decrescere la propria economia fino al 3,2%. La
Francia conoscerà una crescita economica limitata allo 0,1%, mentre
l’economia della Germania si espanderà probabilmente dello 0,9%. Stati
Uniti e Giappone dovrebbero entrambi crescere del 2,2%.Negli ultimi due anni Israele ha avuto il tasso di crescita più rapido
del mondo occidentale. Anche la creazione di nuovi posti di lavoro in
Israele ha superato quella delle economie occidentali.Tuttavia, si legge nel rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica,
l’economia israeliana ha registrato un rallentamento legato alla
persistente crisi finanziaria globale e alla potenziale rottura della
zona euro. Secondo l’agenzia statistica governativa, che tiene sotto
osservazione una serie di indicatori economici e pubblica rapporti
periodici, l’economia israeliana nel 2012 potrebbe crescere solo del
3,5%. Nel 2011 e nel 2010 l’economia d’Israele era cresciuta
rispettivamente del 4,6% e del 5,0%.Circa il tenore di vita e la crescita del Pil pro capite, l’Ufficio
Centrale di Statistica israeliano si attende, nel 2012, un miglioramento
soltanto dello 0,9% (dato composto): un ritmo più modesto rispetto ai
due anni scorsi. Fra i dati statistici che possono illustrare il calante
standard del livello di vita, la vendita di automobili ed
elettrodomestici come frigoriferi, televisori, condizionatori d’aria,
lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie. Secondo l’Ufficio Centrale di
Statistica, nel 2012 questo dato pro capite è sceso del 7,3%. Alla fine
dell’anno, la crescita del Pil pro capite potrebbe essere soltanto
dell’1,7%.(Da: IsraelHaYom, 17.10.12)
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Calcio: Israele, due stadi nuovi per ospitare finali U21
(ANSAmed) - ROMA - Con la conclusione dei playoff si e'
completato il quadro delle partecipanti al Campionato Europeo Under21
che si terra' in Israele dal 5 al 18 giugno 2013. Oltre a Israele ci
saranno i detentori della Spagna, l'Italia e poi Russia, Inghilterra,
Norvegia, Germania e Olanda. L'appuntamento vuol dire molto per il
calcio israeliano che si sente ormai pienamente integrato nel mondo del
calcio europeo. "E' arrivato il nostro momento, quello che aspettiamo da
sempre e per cui ci siamo preparati a lungo, ora siamo pronti per dire
benvenuti Europa, benvenuta in Israele", con queste parole l'ex stella
della nazionale israeliana ai Mondiali del 1970 Mordechai Shpigler che
ora insegna calcio ai giovani nel suo paese e collabora con la
federcalcio israeliana.Il torneo si giochera' in quattro stadi: a Tel Aviv nel Bloomfield
Stadium, a Gerusalemme nel Teedy Stadium e nei nuovi impianti di Netanya
e Petah Tikva. Gli stadi di Gerusalemme e Tel Aviv sono stati
sottoposti ad una profonda ristrutturazione per renderli pronti
all'appuntamento continentale. Per aggiudicarsi l'Europeo Under21,
Israele ha battuto la concorrenza di Bulgaria, Repubblica Ceca, e
Inghilterra-Galles. La sicurezza durante il torneo sara' altissima
ma la situazione politica mediorientale non poteva non influire. La
scorsa estate il presidente della ferdercalcio palestinese, Jibril
Rajoub, ha chiesto infatti all'Uefa di togliere l'organizzazione degli
Europei agli israeliani come ritorsione per aver detenuto tre calciatori
palestinesi senza processo, sospettati di avere contatti con la Jihad
palestinese. L'Uefa ha poi deciso di non dare seguito alla richiesta e
il presidente Michel Platini ha confermato che il torneo si giochera' in
Israele anche se, ha detto "c'e' una certa pressione sull'Uefa"."L'Uefa e' una organizzazione apolitica - ha scritto Platini in una
missiva al presidente della federcalcio israeliana Avi Luzon - e la
vostra associazione calcistica ha guadagnato il diritto a organizzare il
torneo attraverso un voto democratico.Sono certo che sara' una festa del calcio che unira' ancora una volta le
persone". Il 28 novembre in Israele si terra' il sortegio della
fase finale degli Europei Under21: le otto nazionali qualificate saranno
divise in due gironi da quattro.
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Curiosità
Voci a confronto
L’ex premier israeliano Ehud Olmert sta
considerando seriamente l’ipotesi di presentarsi alle elezioni di
gennaio alla guida del suo partito Kadima, dopo che la sua condanna per
corruzione è stata sospesa daltribunale rendendolo eleggibile. In
un’intervista rilasciata all’inviata a Gerusalemme della Stampa
Francesca Paci, Olmert, che molti sondaggi e opinionisti israeliani
indicano come l’unico politico in grado di impensierire la corsa alla
rielezione di Netanyahu, ha spiegato gli errori compiuti dall’attuale
primo ministro in questi anni. “L’uomo che rappresenta la nostra
legittima battaglia con l’Iran si è mosso in modo aggressivo e
provocatorio – ha spiegato tra le altre cose Olmert – Israele ha diritto
alle sue preoccupazioni, ma colui che le esprime è inappropriato”.Ancora dal Medio Oriente arriva una notizia importante: domani si
terranno, per la prima volta dopo sei anni, le elezioni amministrative
in Cisgiordania (non a Gaza perché Hamas non lo permette). Ariferire i
dettagli della questione è Joshua Mitnick sul Wall Street Journal, mentre la rivista Internazionale riporta
un breve pezzo di Amira Hass a proposito di un tentativo di dare vita,
in 36 dei 94 comuni in cui si andrà alle urne, a una lista unica “di
sinistra”, che si batta per riforme sociali.Il britannico Times
riporta i contenuti dell’intervista rilasciata da Gilad Shalit alla
televisioneisraeliana Channel 10 in occasione del primo anniversario
della sua liberazione. Shalit parla dell’amore per lo sport che lo ha
sostenuto durante gli anni della prigionia, consentendo persino alcuni
momenti di “condivisione” con i suoi carcerieri e della difficoltà di
tornare a una vita normale, e conclude “Sarà dura per me vedere i miei
figli compiere il servizio militare. Allo stesso tempo Israele mi ha
tirato fuori da lì. Non ho dubbi che li manderò nell’esercito”.Sul Corriere della Sera
ancora un intervento sull’anniversario della morte di Muammar Gheddafi:
Lorenzo Cremonesi racconta la terribile violenza del linciaggio cui il
colonnello èstato sottoposto insieme agli uomini che lo accompagnavano e
la situazione di instabilità in cui tuttora versa la Libia.http://moked.it/blog/
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L’amica
Joelle, che insegna filosofia in un liceo parigino, mi dice che,
quest’anno, gli studenti islamici oltre a non reagire affatto ad alcun
tipo di stimolo la interrompono periodicamente con tono aggressivo: “Ma
Aristotele era credente? Ma Platone credeva in Dio? Ma Socrate…” ecc.,
per poi concludere: “Ma se non erano credenti, perché noi li dovremo
studiare?” “E’ una vera fortuna che non sappiano che sono ebrea” mi
dice Joelle ridendo, “altrimenti sarebbe un disastro!”. Poi si
interrompe un attimo a riflettere: “Ma forse sono solo un’ingenua, e lo
sanno perfettamente. Ed è appunto per questo che si comportano così”.Laura Quercioli Mincer, slavista, http://www.moked.it/
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Il silenzio
Shlomo
Venezia se ne e’ andato, Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta alla
deportazione degli ebrei il 16 ottobre 1943, e’ morta da molti anni.Kappler
chiese 50 chili d’oro agli ebrei di Roma, li raccolsero e li consegnarono nella
speranza di aver salva la vita.Non
potevano immaginare di aver a che fare con il Demonio in terra, Kappler ordino’
la razzia e piu’ di 1000 ebrei del ghetto, tra cui 350 bambini, furono
caricati sui treni bestiame e nessuno torno’ , soltanto Settimia Spizzichino.Nel
loro viaggio verso la morte, passarono vicino alla citta’ del Vaticano dove Sua
Santita’ rimase in silenzio come il resto degli italiani.Shlomo
e Settimia non ci sono piu’, gli anni passano inesorabili, i testimoni
stanno morendo, i negazionisti aumentano e allora chi potra’ dire cio’
che e’ stato? Chi potra’ raccontare quello che e’ stato fatto
al Popolo ebraico nel silenzio dell’Europa?Chi
potra’ dire ai nostri figli, ai nipoti a quelli che verranno che nel cuore
dell’Europa del 20* secolo ( l’Europa della cultura e dell’arte,l’Europa cui
pochi giorni fa e’ stato conferito , per aggiungere vergogna a vergogna, il
Nobel per la pace) che un intero Popolo passo’ per i camini dei campi
della morte, fini sepolto nelle fosse comuni o bruciato vivo dentro le
sinagoghe.Nessuno
potra’ piu’ testimoniare l’inferno che e’ stato l’Europa , resteranno i libri,
le fotografie, i filmati, restera’ Yad vaShem a Gerusalemme ma senza le
voci tremanti di disperazione dei sopravvissuti, senza le loro lacrime
nel ricordare l’orrore, saranno poca cosa di fronte alla forza dell’odio dei
negazionisti e degli antisemiti.Basta
aprire Google per capire la enormita’ dell’odio antiebraico, basta scrivere
Israele perche’ si aprano centinaia di siti in cui Israele viene definito
nazista, stato di apartheid, stato assassino. Stato degli ebrei che non
hanno imparato niente.Questo
e’ il leit motiv di centinaia di scritti antisemiti.Sul
mio blog, e non solo sul mio, qualsiasi argomento io tratti,
arrivano messaggi al limite della denuncia, ne cito alcuni, i piu’
leggibili:Odio
generale contro gli ebrei:“odio i giudei, TUTTI i giudei - ortodossi,
riformati, sefarditi, askenaziti, kazari - per quanto hanno fatto e fanno di male all'Umanità.....”
Sui missili su Israele:“Hamas spara razzetti antigrandine su
Sderot??” Sul ricordo di Stefano Gaj Tache’, nel trentesimo della
morte: (scritto
maiuscolo dall’autore anonimo) “E PER QUANTO DOVETE FRANTUMARE CON QUESTA
STORIA? PER 4000 ANNI? NE AVETE AMMAZZATO A DECINE QUALCHE ANNO FA CON
L'OPERAZIONE PIOMBO FUSO, CHE FACCIA TOSTA.” Sulla
mia persona: 1)” Abbiate pietà di lei, é anziana, non in perfetta
salute e..sionista!” Tutte
queste citazioni sono naturalmente anonime, potrei deliziarvi con altre decine
e decine ma farei un torto a me stessa se perdessi altro tempo con
queste porcherie, era solo un esempio dell’odio che la parola ebreo e Israele
suscitano nell’animo sporco di molte persone. Al contrario di tanti che
considerano questi fenomeni di odio minoritari, io credo siano invece la
maggioranza, una parte li esprime nell’anonimato dei vili, altri (politici,
intellettuali, ecc) hanno il coraggio di firmarsi e di gridare ai quattro
venti il loro odio tanto sono convinti di essere nel giusto Il
Silenzio! Il
silenzio dei colpevoli e dei vili, lo stesso silenzio dei romani, degli
italiani, degli europei che permisero al nazifascismo di annientare
6 milioni di ebrei, cittadini europei, di ammazzare UNMLIONEEMEZZO
(1.500.000)di bambini ebrei. Il
Silenzio!Il
silenzio di tutti coloro che permettono a chi oggi sta sostituendo Hitler di
gridare che il Popolo ebreico debba essere distrutto, eliminando Israele
dalla faccia della terra.Il
silenzio di coloro che ascoltano il presidente dell’Autorita’ palestinese dire
che gli ebrei non devono stare in Medio oriente, che non hanno nessun legano
con Israele e Gerusalemme.Il
silenzio di coloro che restano indifferenti di fronte al glorificare il
terrorismo arabo-islamico da parte delle autorita’ palestinesi.Il
silenzio di coloro che hanno visto partire la Estelle dal porto di Napoli senza
protestare di fronte all’odio conclamato di chi era su quella barca, di chi ha
messo il vessillo di Napoli vicino alle bandiere palestinesi
A
proposito di Estelle, che ancora non si sa dove sia finita, vi ho gia’ detto
che il suo carico consiste in palloni da calcio e da basket, naturalmente
sgonfi per non occuopare troppo posto nella stiva ma desidero citare un
articolo de Il Borghesino (16 ottobre 2012) con questo appello
volutamente ironico“
Lasciate stare palloni e materiale velico. Niente cibo e farmaci: ne abbiamo in
abbondanza. Ci arrivano tutte le settimane da Israele, assieme a materiali da
costruzione, tessuti e ogni genere di prima (e seconda) necessità. E poi
l'altra volta, due anni fa, era tutta roba scaduta. Piuttosto: procurateci
batterie e caricabatterie per iPhone: 'che il Melafonino è notoriamente vorace
di risorse»...
Il
motivo di questo appello scherzoso ma non piu’ di tanto visto che
rappresenta la realta’, e’ dovuto al fatto che a Gaza e’ gia’ arrivato,
da Dubai, attraverso i tunnel, l’IPhone5 che costa dai 1.100 $ ai 1.500$ .
Pensate un po’ questi poveri abitanti di Gaza che vivono in “una prigione a
cielo aperto” ma che hanno tanti soldi da comprare a caro prezzo i loro
capriccetti....Sti poveretti che la propaganda filopalstinese descrive come
disgraziati pieni di fame e senza casa....( per la cronaca l’Iphone5 non e’
ancora arrivato in Israele) possono spendere 1.500 dollari per un telefonino.Eppure
sti pacifinti schifosi e ipocriti continuano a organizzare barche per i poveri
palestinesi mentre se ne fregano dei palestinesi che Assad, il sanguinario
dittatore siriano, fa ammazzare a decine di migliaia insieme al resto del
popolo siriano. Se ne fregano, gli unici Palestinesi che gli interessano sono
quelli che hanno contatti di terrorismo con Israele e che poi giustamente
subiscono la difesa che Israele deve ai proprii cittadini che da
anni vivono sotto le bombe di hamas. Oggi,
amici, l’islam si e’ sostituito al nazismo, i popoli arabi hanno come
unico scopo quello di distruggere Israele, i governi araboislamici non si
preoccupano del benessere e della cultura dei loro cittadini ma usano i soldi
dell’occidente e del loro petrolio per armarsi, far scoppiare “primavere”
assassine e fare terrorismo ormai su scala mondiale.
Il
silenzio del mondo , oggi, e’ colpevole esattamente come il silenzio del mondo
che ha assistito indifferente alla Shoa’.Gli
ebrei sono soli oggi come allora.La
differenza, enorme e sacrosanta, e’ che oggi possiamo difenderci .Deborah
Fait
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Dai nostri lettori
venerdì 19 ottobre 2012
Dubbi sradicamenti d’ulivi e veri soccorsi ai feriti
Dei contadini arabi di Cisgiordania, che lunedì hanno denunciato gli
ebrei di Cisgiordania d’aver sradicato alberi di ulivo di loro
proprietà, erano stati filmati poche ore prima mentre abbattevano degli
alberi di ulivo con le loro mani.Nei giorni scorsi, mentre la stagione della raccolta delle olive giunge
al culmine, sono riprese le periodiche accuse reciproche fra palestinesi
e coloni in materia di abbattimento di alberi e furto di raccolti. In
un clima di tensione crescente alcune di queste polemiche sono sfociate
in tafferugli, soprattutto nelle zone di Hebron e di Binyamin, senza che
le due parti siano riuscite finora a produrre prove convincenti a
sostegno delle rispettive accuse.Lunedì pomeriggio alunni israeliani hanno notato dei palestinesi che
abbattevano degli alberi e si sono affrettati a tornare sul luogo muniti
di videocamera per filmare la scena. Sono riusciti a documentare una
parte dell’operazione e hanno poi diffuso il filmato. Poche ore dopo
B'Tselem, la ong israeliana per i diritti umani nei territori occupati,
all'oscuro del filmato, denunciava che diversi alberi di ulivo
palestinesi erano stati tagliati da ignoti, con chiara allusione alla
consueta accusa contro i coloni.Secondo i coloni, che di recente hanno deciso di mandare i loro
attivisti sul terreno muniti di videocamere per contestare quelle che
sostengono essere accuse infondate nei loro confronti, l’uliveto citato
nella denuncia palestinese è lo stesso in cui loro hanno girato il
video. Il che, secondo loro, dimostra che i palestinesi cercano di
costruire false prove a sostegno delle loro accuse. “Soltanto ieri
abbiamo chiesto ai nostri di portarsi appresso una videocamera – dice
Benny Katzover, capo del comitato degli israeliani di Samaria – e già un
giorno dopo viene documentata la provocatoria messa in scena
dell’abbattimento di alcuni ulivi”.I palestinesi e il gruppo B'Tselem sostengono che gli ulivi filmati dai
coloni non sono gli stessi oggetto della loro denuncia. Ismail, uno dei
contadini ripresi nel filmato, sostiene che “i coloni ci stanno
calunniando; noi stavamo potando i nostri alberi, ma quelli che sono
stati abbattuti erano in un altro terreno”.(Da: YnetNews, 16.10.12)Per il filmato, si veda: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4292715,00.html
Un bambino arabo palestinese di sei anni folgorato da una scarica elettrica è stato soccorso e curato lunedì dagli abitanti ebrei di Neve Tzuf dopo che i suoi genitori l’avevano portato alle porte dell’insediamento israeliano per chiedere aiuto medico. Il bambino, che aveva subito gravi lesioni, ha ricevuto i primi soccorsi dal personale medico di Neve Tzuf ed è stato poi trasportato al centro medico Sheba di Tel Hashomer, in Israele, per ulteriori trattamenti.Neve Tzuf, che sorge nella regione di Binyamin, in Cisgiordania, è spesso al centro di tensioni fra ebrei e arabi del posto. La sorgente di Nabi Saleh, che si trova nei pressi di Neve Tzuf, è luogo di incidenti quasi settimanali fra dimostranti palestinesi e forze di sicurezza israeliane. Tali tensioni non hanno tuttavia impedito che il bambino, originario di uno dei villaggi del circondario, venisse portato dagli ebrei e prontamente soccorso dal personale sanitario dell’insediamento che, con l’aiuto di militari del corpo medico delle Forze di Difesa israeliane di stanza nella zona, hanno stabilizzato le condizioni del bambino fino all'arrivo di un’ambulanza dall'insediamento di Ofra e al successivo trasporto all'ospedale israeliano.Gli abitanti di Neve Tzuf dicono che non si tratta di un evento insolito e che spesso i palestinesi chiedono assistenza medica all'insediamento. In un’occasione i coloni hanno aiutato un palestinese ad essere curato in un ospedale israeliano nonostante il fatto che non avesse un permesso per entrare in Israele. Dice Baruch Ram, responsabile della sicurezza a Neve Tzuf: “Non è la prima volta che feriti o malati vengono qui, specie d’inverno. L’assistenza che prestiamo loro non sembra contribuire granché allo sviluppo di rapporti di buon vicinato. Non abbiamo mai ricevuto un ‘grazie’, e la verità è che non me lo so spiegare. Ma tant’è, noi facciamo il nostro dovere quando aiutiamo una persona in difficoltà”.(Da: YnetNews, 15.10.12) http://www.israele.net/
Un bambino arabo palestinese di sei anni folgorato da una scarica elettrica è stato soccorso e curato lunedì dagli abitanti ebrei di Neve Tzuf dopo che i suoi genitori l’avevano portato alle porte dell’insediamento israeliano per chiedere aiuto medico. Il bambino, che aveva subito gravi lesioni, ha ricevuto i primi soccorsi dal personale medico di Neve Tzuf ed è stato poi trasportato al centro medico Sheba di Tel Hashomer, in Israele, per ulteriori trattamenti.Neve Tzuf, che sorge nella regione di Binyamin, in Cisgiordania, è spesso al centro di tensioni fra ebrei e arabi del posto. La sorgente di Nabi Saleh, che si trova nei pressi di Neve Tzuf, è luogo di incidenti quasi settimanali fra dimostranti palestinesi e forze di sicurezza israeliane. Tali tensioni non hanno tuttavia impedito che il bambino, originario di uno dei villaggi del circondario, venisse portato dagli ebrei e prontamente soccorso dal personale sanitario dell’insediamento che, con l’aiuto di militari del corpo medico delle Forze di Difesa israeliane di stanza nella zona, hanno stabilizzato le condizioni del bambino fino all'arrivo di un’ambulanza dall'insediamento di Ofra e al successivo trasporto all'ospedale israeliano.Gli abitanti di Neve Tzuf dicono che non si tratta di un evento insolito e che spesso i palestinesi chiedono assistenza medica all'insediamento. In un’occasione i coloni hanno aiutato un palestinese ad essere curato in un ospedale israeliano nonostante il fatto che non avesse un permesso per entrare in Israele. Dice Baruch Ram, responsabile della sicurezza a Neve Tzuf: “Non è la prima volta che feriti o malati vengono qui, specie d’inverno. L’assistenza che prestiamo loro non sembra contribuire granché allo sviluppo di rapporti di buon vicinato. Non abbiamo mai ricevuto un ‘grazie’, e la verità è che non me lo so spiegare. Ma tant’è, noi facciamo il nostro dovere quando aiutiamo una persona in difficoltà”.(Da: YnetNews, 15.10.12) http://www.israele.net/
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I bersaglieri di Orcenico dal Medio Oriente ai Balcani
Fa un certo effetto trovare in un avamposto al confine tra i Libano e Israele dei caschi blu piumati, in una base incastonata in un paesaggio che ricorda l’atmosfera dell’avamposto de “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati.E’ un plotone di sei ragazzi che appartengono all’11 bersaglieri della Leccis di Orcenico, reggimento appena rientrato dal nord del Kosovo, dov’è stato schierato per sei mesi come riserva operativa Natonella provincia “calda” di Mitrovica. Il sestetto lavora con una compagnia del 32° reggimento carri “Ariete” di Tauriano, sotto il comando della 132° corrazzata “Ariete” di Pordenone del generale Gaetano Zauner, impegnati assieme all’esercito libanese nel pattugliamento dei 50 chilometri che si estendono dal mare lungo il fiume Litani verso le alture del Golan, lungo la “Blue Line”, il confine di piloni blu che divide il Libano da Israele. Sono i 1° caporal maggiore Cristian Antonio Sulis e Riccardo Lomonte, il caporal maggiore scelto Salvatore Nicotra, i caporal maggiore Marcello Bonaccorsi e Antonella Lala, e il caporale Mauro Cusmai.Con loro il capitano della pubblica informazione Marco Di Lorenzo. C’è una torretta alta 15 metri che osserva Israele – e ne viene osservata -, che identifica da lontano questo campo militare composto da diversi container che lo stile tutto italiano ha ingentilito con dei rock garden, agavi e bouganville, e perfino un recinto per le tartarughe. I pattugliamenti dei bersaglieri avvengono a rotazione continua, anche di notte con visori infrarossi, per controllare vallate e uadi, luoghi che in passato venivano usati come depositi di armi o postazioni da dove le milizie di Hamal sparavano razzi verso Israele.Al momento tutto sotto controllo in questa zona, dove l’Onu sta cercando di mantenere la stabilità nonostante la guerra infuri nella vicina Siria, e dove si sta procedendo alla bonifica dei terreni lasciati minati dagli israeliani dopo l’ultima guerra con il Libano del 2006.Eppure questi ragazzi sono sereni ed entusiasti del lavoro che stanno svolgendo, e al “Messaggero Veneto” affidano il compito di salutare il loro comandante colonnello Alfonso Cornacchia e tutti i colleghi dell’11° bersaglieri, che oggi, ritornati dal Kosovo e schierati sul piazzale della “Leccis”, riceveranno il saluto dal generale Roberto Bernardini, comandante delle Forze Operative Terrestri.http://messaggeroveneto.gelocal.it
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Musica: da Shimon Peres onorificenza a Zubin Mehta
16 ott. (Adnkronos) - Il direttore d'orchestra Zubin Mehta ha ricevuto ieri da Shimon Peres, premio Nobel per la Pace e Presidente di Israele, la 'Presidential Medal of Distinction'. Lo rende noto il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, del quale Mehta e' direttore principale dal 1985, e dal 2006 direttore onorario a vita dell'Orchestra. Il riconoscimento e' una medaglia presidenziale 'di distinzione', un'onorificenza motivata dalle intese relazioni diplomatiche intessute dal direttore indiano negli ultimi cinquant'anni, una sorta di diplomazia musicale."Zubin -ha detto Peres- sei venuto qui per dirigere l'orchestra, ma sei divenuto il 'direttore' dei nostri cuori". Ed ha proseguito: "Israele era un dramma, tu ci hai trasformato in un dramma sinfonico, senza comprometterci l'uno con l'altro. Ci hai armonizzato".Zubin Mehta e' il primo personaggio, non di origine o religione ebraica, a ricevere questa onorificenza.
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ITALIA-ISRAELE, RIUNITA COMMISSIONE TECNOLOGICO-SCIENTIFICA
(VELINO) Roma, 16 ott. - Si e' tenuta a Roma la Commissione mista italo-israeliana per l'attuazione dell'Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due paesi, in vigore dal 2002. La valutazione congiunta effettuata nel corso dell'incontro, tenuto ieri 15 ottobre, ha portato all'approvazione di progetti di alto profilo tecnologico e scientifico. Quello della cooperazione nella ricerca scientifica e industriale sara' tra i temi portanti del terzo vertice intergovernativo bilaterale che si terra' a Gerusalemme il 25 ottobre. L'Accordo intergovernativo bilaterale, coordinato in Italia dal ministero degli Affari Esteri, si conferma come un fondamentale strumento di rafforzamento del partenariato Italia-Israele. Strumento che ha dato vita in questi anni a una rete di conoscenze condivise e collaborazioni decisive per alimentare il settore di ricerca e sviluppo tra i due sistemi paese.
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Israele: ex presidente Katsav vittima altri detenuti, persecutore trasferito
Tel Aviv, 16 ott. - (Adnkronos) - Un tempo capo dello stato
israeliano, il detenuto Moshe Katsav e' stato vittima delle angherie di
altri carcerati, fra cui un pluriassassino a cui aveva negato la grazia
qundo era presidente. La vicenda e' stata denunciata dalla moglie Gila,
nell'ambito di una richiesta di grazia al presidente Shimon Peres. Se la
concessione del perdono presidenziale appare difficile, le autorita'
israeliane hanno pero' reagito trasferendo in un altro carcere Ami
Popper, il principale persecutore di Katsav.L'ex presidente israeliano, 66 anni, e' entrato a dicembre nel
carcere di Maasiyahu per scontare una condanna a sette anni per stupro e
molestie sessuali. Ma nella cella accanto alla sua si trovava Popper,
condannato a sette ergastoli per aver ucciso altrettanti operai
palestinesi presi a caso nel 1990. L'uomo aveva una forte influenza
sugli altri detenuti e ne ha approfittato per infliggere continue
umiliazioni all'ex presidente che gli aveva rifiutato la grazia. A
Katsav e' stato bagnato il materasso, sono sate rubate le porzioni di
cibo e il muro della sua cella e' sttao imbrattato con la colal delel
trappole per topi. la sera della vigilia di Rosh Hashanah, il Capodanno
ebraico, l'ex presidente e' satto costretto da Popper ad ababndonare la
tavola comune e ha mangiare da solo.
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Torta Verde di Pistacchi
Ingredienti :125 ml di olio di semi di arachide 300 gr di zucchero 1 bustina di vanillina
3 uova
300 gr di farina 250 gr di yogurt bianco 250 gr di yogurt bianco
150 gr di pistacchi 100 gr di gocce di cioccolato
1 bustina di lievito burro qb. Per la copertura: gocce di cioccolato qb gocce di cioccolato qb acqua qb granella di pistacchi qb Procedimento: Mescolare olio e zucchero poi aggiungere la
vanillina e montare con le fruste elettriche.Aggiungere le uova una per volta e la farina
gradatamente continuando a frullare.Continuare ad aggiungere ingredienti in questo
ordine: yogurt, pistacchi, gocce di cioccolato e lievito. Trasferire in una teglia imburrata e infarinata.
Cuocere a 175 gradi forno ventilato per 45
minuti circa.
Sciogliere il cioccolato con un goccio d'acqua
per la ganache e ricoprire la torta. Completare con granella di pistacchi http://imenudibenedetta.blogspot.com/
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cucina ebraico - israeliana e non solo
Ingredienti: 320 gr di paccheri 1 limone 400 gr di polpa di pesce mista 50
gr di spinaci già lessati 1 patata lessa 1 carota 1
cipolla 1
costa di sedano bottarga grattugiata q.b. arachidi
q.b. 1 bicchiere di vino bianco 1 ciuffo di prezzemolo40 gr
di parmigiano
grattugiato 1 spicchio d'aglio olio
extravergine d'oliva q.b. sale q.b.Per la
besciamella:60 gr di burro 50 gr di farina mezzo litro
di latte noce
moscata q.b. sale q.b.
Preparazione:Si mondano gli odori e si fanno a dadini; si trita
finemente lo spicchio d'aglio. Si raccoglie tutto in una padella e si
fa rosolare con 3-4 cucchiai di olio extravergine d'oliva.Si trita finemente la polpa di pesce e si unisce in padella. Si
lascia insaporire per qualche minuto, si condisce con un pizzico di
sale, si profuma con la buccia del limone grattugiata e si sfuma con
il vino bianco. Si incoperchia e si lascia cuocere per una decina di
minuti.Si toglie la padella dal fuoco e si
aggiunge la patata schiacciata, una manciata di arachidi (la ricetta
originale prevedeva gli anacardi ma non li avevo disponibili e non li
ho trovati), 40 gr di parmigiano grattugiato e gli spinaci finemente
tritati. Si amalgama al composto e si completa con un cucchiaio di
bottarga.Si lessano i paccheri in abbondante acqua
leggermente salata. Si scolano al dente, si dispongono su un
canovaccio pulito e si lasciano leggermente raffreddare.Nel frattempo si prepara la besciamella facendo sciogliere il
burro a fuoco lento, si aggiunge la farina e si mescola in modo da
far amalgamare bene il composto. Quando il roux è pronto si aggiunge
piano piano il latte continuando a mescolare bene per non formare
grumi. Si continua a mescolare fino ad arrivare all'ebollizione,
aggiustando di sale e aggiungendo una bella macinata di noce moscata.
Una volta che la besciamella si leggermente addensata si spegne il
fuoco.Si farciscono i paccheri con il composto.Si
distribuiscono i paccheri nelle pirofile individuali e si ricoprono
con un po' di besciamella. Si infornano a 180 e si lasciano cuocere
per circa dieci minuti.Quando sono cotti si
sfornano, spolverizzando con parmigiano grattugiato, altra bottarga e
il prezzemolo tritato. Si porta in tavola e si serve.http://acenadanicola.blogspot.it/
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cucina ebraico - israeliana e non solo
Not
in Tel Aviv,
di Nony Geffen, apre la sezione israeliana della 18° edizione del
Medfilm Festival
Not
in Tel Aviv
è un film dalla trama particolare in cui forse non avviene mai
quello che ci si aspetta. Un insegnante di liceo frustrato perde il
lavoro e decide di portare tutti quanti alla rovina insieme a lui.
Sull’arco di pochi giorni, rapisce una giovane studentessa, si
mette in contatto con una vecchia fiamma, perdona un amico di lunga
data, uccide sua madre, si mette contro un gruppo di femministe,
litiga con una star del cinema, fa arrabbiare la polizia e sovverte
le soffocanti convenzioni della noiosa piccola città in cui
vive.Nella sezione Open
Eyes
verrà presentato il documentario di Silvina Landsmann
Soldier/Citizen
che al Festival Internazionale di Berlino ha ricevuto la menzione per
il premio Caligari. In questa proiezione vengono mostrati due
importanti aspetti della società israeliana: l’essere
cittadino e insieme soldato. Nel documentario la regista è riuscita
a condensare oltre 76 ore di riprese girate durante un corso di
educazione civica tenuto alla fine del servizio militare. Le vere
protagoniste sono le riflessioni sui concetti di “tolleranza”
e“pluralismo”, “nazionalità” e “rispetto dei diritti
umani” fatte durante le lezioni. Di
tutt’altra natura è il cortometraggio di Shai Levy Return,
selezionato nella categoria dei corti anche nella Settimana
della critica a
Cannes. In esso il regista tenta di descrivere uno dei problemi più
comuni nelle nostre società: i drammi di un ragazzo, e della sua
famiglia,che deve combattere con i fantasmi di una forte
depressione.Nurit Coehn della “Ma’aleh school of Television, Film
and Arts” di Gerusalemme e Galia Golda Lulko della “Camera
Obscura school of art” di Tel Aviv sono state selezionate come
membri della giuria della sezione Premio
Methexis. La
proiezione dei loro lavori metterà in evidenza due anime di Israele,
diverse e complementari, che troviamo nelle sue due maggiori città
sedi delle loro scuole: Gerusalemme e Tel Aviv.Not
in Tel Aviv
trailer:
http://www.youtube.com/watch?v=RcTcu1epr_c
Soldier/Citizen
video:
http://vimeo.com/38905000
Return
intervista
con il regista al Festival di Cannes:
http://www.youtube.com/watch?v=Ep6G5PQoVLE
Ufficio culturale - Ambasciata di Israele
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