lunedì 21 settembre 2009

Israele vince il Leone d’Oro

Risultato storico per il cinema israeliano: il film “Lebanon” del regista Samuel Maoz, ha vinto il Leone d’Oro come miglior film alla 66. Mostra del Cinema di Venezia; per la prima volta un film israeliano ha ricevuto questo prestigioso riconoscimento. "Dedico il premio alle migliaia di persone nel mondo che, come me, sono tornati sani e salvi dalla guerra” ha detto il regista durane la cerimonia di consegna dei premi. "Apparentemente stanno bene... ma dentro, il ricordo rimane come un pugnale nell’anima”, ha continuato. Il film di Maoz si svolge quasi interamente all’interno di un carro armato israeliano durante la prima Guerra del Libano, nel giugno 1982, e presenta il punto di vista di due giovani soldati israeliani che si trovano da soli di fronte alla guerra e alle sfide esistenziali che questa comporta.Il film è coprodotto da Uri Uri Sabag e Einat Bikel. Gli attori principali sono Michael Moshonov, Itay Tirah, Yoav Donat, Oshri Cohen, Zohar Strauss, e Dudu Tasa.
Trailer del film (in ebraico, senza sottotitoli): http://www.youtube.com/watch?v=IvYCW1LVFIE
Un recensione al film di Maurizio G. De Bonis, sul sito Cultframe: http://www.cultframe.com/2009/09/lebanon-film-samuel-maoz/

Minna Scorcu,Coordinatrice Ufficio Culturale Ambasciata di Israele
Via Michele Mercati 14 – 00197 Roma E-mail cultura@roma.mfa.gov.il


Il film d'Israele conquista il Leone

Confermate le anticipazioni, a portarsi a casa l’ambito Leone d’oro della sessantaseiesima mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia è stato il film “Lebanon” del regista israeliano esordiente Samuel Maoz, trionfatore della Mostra 2009, una scelta che ha messo d’accordo l’intera giuria, presieduta da Ang Lee, registra e sceneggiatore Taiwanese.Maoz, ritirando il premio, ha dichiarato di voler dedicare la sua vittoria «alle migliaia di persone nel mondo che tornano dalla guerra come me sani e salvi, persone che si sposano, hanno figli, ma che portano i ricordi della guerra stampati nel cuore».Il cinema israeliano si riconferma di qualità, coraggioso nello scendere a patti con i propri demoni, con i duri momenti che hanno caratterizzato la storia dello Stato d’Israele negli ultimi sessant’anni.Secondo i critici Lebanon è un film perfetto per il mercato americano e per una candidatura agli Oscar, un film che parla di guerra, di vite spezzate, del dolore che ogni conflitto comporta, un film dal messaggio dichiaratamente pacifista, che però non vuole affermare nulla dal punto di vista politico, sociale o etico, trasmette invece attraverso suoni ed immagini la carica di sofferenza e di soffocamento che comportano i conflitti armati. Cento minuti molto efficaci, forti che arrivano direttamente allo stomaco.Michael Calimani

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