martedì 22 dicembre 2009


I paradossi di Israele sul gioco on line

Se è permesso a molti gruppi di gaming di operare sul territorio israeliano, la stessa tolleranza non è affatto applicata quando si tratta di lasciar giocare gli israeliani su qualsiasi sito.Dopo un’operazione sotto copertura durata svariati mesi la polizia ha proceduto all’arresto di 5 persone implicate sul sito internet 1×2.com, un portale di gioco dedicato agli scommettitori israeliani.Due fratelli sono sospettati di essere a capo dell’organizzazione mentre gli altri occupavano ruoli di amministrazione, dalla contabilità ai pagamenti al supporto tecnico.Sembra che il sito abbia operato su servers situati in Europa dell’Est e nell’obbiettivo erano direttamente i players israeliani visto che il sito era scritto in ebraico e dedicato totalmente a questo target di giocatori.Playtech, 888, Pokerstars, sono solo alcuni esempi, i più grandi, dei siti di Poker e Casinò online che contano centinaia di milioni di giocatori e miliardi di dollari di incassi, e che sono situati proprio in territorio israeliano.Una situazione paradossale senza dubbio. Se i colossi aziendali citati possono operare indisturbati facendo riferimento ai mercati di tutto il mondo, non si capisce perchè chi vuole giocare sui siti come quelli appena denunciati, debba essere perseguito in maniera così spietata. Ma ancor più bizzarra è la decisione di questi piccoli operatori di insistere ad operare con le proprie società in terra d’Israele senza fuggire in altri paradisi fiscali dove potrebbero condurre le proprie attività senza timore di essere preseguiti e depauperati dei propri profitti.21 December 2009, http://poker.sky.it/

Nessun commento: