venerdì 12 marzo 2010


Gerusalemme


Iraniani fermati nelle isole Seychelles, giravano con passaporti israeliani rubati
Tel Aviv, 9 mar -Tre cittadini iraniani sono giunti nelle isole Seychelles (Africa orientale) con passaporti israeliani. La polizia locale, sospettosa, li ha fermati. I loro passaporti erano falsi. L'accaduto desta preoccupazione in Israele, le indagini sul caso infatti hanno chiarito che i passaporti erano stati rubati lo scorso anno in Thailandia ad escursionisti israeliani. Secondo il quotidiano israeliano Maariv, che ha riportato la notizia, i tre iraniani stavano progettando un attento nelle isole Seychelles, dove, in occasione della Pasqua ebraica, che comincerà a fine mese, molti turisti israeliani si sarebbero potuti recare per le vacanze. Altri passaporti sono stati rubati e probabilmente sono nelle mani di cittadini iraniani, iracheni e siriani.
E' morto Kimche l'ex diplomatico e dirigente Mossad
Tel Aviv, 9 mar - David Kimche, fra i protagonisti della politica estera israeliana per decenni, in qualità di diplomatico e da dirigente dei servizi segreti, è venuto a mancare all'età di ottantadue anni. La stampa israeliana ricorda oggi le sue azioni più pericolose. Fu, fra le altre cose, coinvolto, negli anni '80, nel tentativo israeliano di allacciare relazioni politiche con i falangisti libanesi di Bashir Jemayel, e fu anche uno dei protagonisti dell' 'Irangate', ossia della vendita di armi israeliane all'Iran per contenere l'Iraq di Saddam Hussein. Fu attivo anche nei tentativi di raggiungere una soluzione negoziata fra israeliani e palestinesi e di recente si espresse a favore di un dialogo indiretto con Hamas. Kimche ha svolto una lunga serie di incarichi di importanza critica per Israele, per i responsabili della sicurezza e per il servizio diplomatico, il tutto con grande capacità e dedizione", ha detto di lui il premier Benyamin Netanyahu. "Ha sempre saputo combinare eleganza e patriottismo, sofisticazione e umanità".
Il vice premier israeliano alle Nazioni unite: “Vogliamo sanzioni paralizzanti per l'Iran
New York, 8 mar -A ribadire la richiesta dello Stato israeliano alle Nazioni unite di “sanzioni paralizzanti” contro l'Iran e il suo programma nucleare, è stato questa volta il vice premier di Israele, Silvan Shalom, in occasione della sua visita al Palazzo di Vetro. "Ho chiesto al segretario generale Ban Ki-moon di usare la sua forza morale per chiedere al Consiglio di sicurezza dell'Onu di agire sull'Iran - ha detto Silvan Shalom - perché è arrivato il momemto di imporre sanzioni paralizzanti". Il vice premier israeliano, ex ministro degli Esteri, che ora ha la delega allo sviluppo regionale, ha chiesto che i leader del Pasdaran "vengano inseriti in una lista nera" approvata dal Consiglio di Sicurezza. L'organismo non è però in grado di fare passi in questa direzione perché la Cina si oppone a nuove sanzioni contro la repubblica islamica.moked.it

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