mercoledì 16 giugno 2010


sinagoga a Milano

Per Israele-Milano - “Parole molto gravi”

Nell’intervista senza veli a La Stampa, vengono attribuite a Roberto Jarach parole molto gravi, che molti hanno letto con raro sgomento e con la speranza di una rapida smentita da parte del presidente della Comunità ebraica milanese. Mai prima d’ora una così alta carica istituzionale aveva affermato che la pratica dei matrimoni misti fosse da ritenere "essenziale per la sopravvivenza delle Comunità ebraiche" oppure che "non siamo in grado di spiegare le ragioni d'Israele perché non ci viviamo" (La Stampa 12/6 - L’Unione informa del 13/6). Mai un presidente di una Comunità si era scagliato con tanta violenza contro altri presidenti (in questo caso Renzo Gattegna e Riccardo Pacifici). Se queste dichiarazioni dovessero essere confermate ci troveremmo di fronte a un atteggiamento di parte che non rappresenta certamente, al di là dei legittimi schieramenti, il sentire comune della maggioranza degli iscritti. Vediamo emergere molti “se”. Se cambiasse la linea di difesa del matrimonio ebraico e di accoglienza e riavvicinamento per chi fa scelte diverse, se le Comunità della Diaspora abdicassero al loro compito naturale di sostegno a Israele, se i rappresentanti delle diverse comunità continuassero ad attaccarsi sui giornali, ci ritroveremmo senza dubbio di fronte a spaccature dalle conseguenze imprevedibili. La speranza è che le dichiarazioni di ieri siano solo uno scivolone verbale e che si continui nella via italiana all’ebraismo, che ha fatto sì che nei secoli Comunità tanto piccole siano state in grado di dare così tanto, sia al mondo ebraico, sia alla società civile.Sara Modena, Yasha Reibman, Michele Boccia, Rami Galante Consiglieri della lista Per Israele Milano, http://www.moked.it/

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