venerdì 21 gennaio 2011


..............E pensare che Yehoshua, nella realtà, non ha perso un figlio in guerra. David Grossman invece sì. Ed è proprio questo che rende ancora più commuovente, e spiazzante, la sua testimonianza al funerale del figlio Uri. In cui ricorda la sensibilità e l’umanità del figlio, eppure… Giustifica l’odio dei palestinesi nei suoi confronti:
Eri il sinistroide del tuo battaglione, ma eri rispettato, perché mantenevi le tue posizioni senza rinunciare ai tuoi doveri militari. Ricordo che mi hai raccontato della tua politica dei posti di blocco, perché anche tu sei stato non poco ai posti di blocco,” racconta Grossman di suo figlio. “Dicevi che se c’era un bambino nell’auto che avevi fermato, innanzi tutto cercavi di tranquillizzarlo e di farlo ridere. E ricordavi a te stesso che quel bambino aveva più o meno l’età di [tua sorella] Ruti e quanta paura aveva di te e quanto ti odiava, e a ragione. Eppure facevi di tutto per rendergli più facili quei momenti tremendi, compiendo al tempo stesso il tuo dovere, senza compromessi”.................http://blog.panorama.it/, Anna Momigliano, 19 gennaio

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