giovedì 10 novembre 2011

Israele, pallone e' sempre piu' arabo

Il calcio israeliano cambia volto ed e' sempre piu' arabo. Lo si avverte ovunque: nei campi di periferia, fra le squadre giovanili, nei club di serie A e ormai anche nella Nazionale bianco-azzura con la stella di Davide.
Le statistiche di quest'anno sono eloquenti.Gli attaccanti piu' in vista - Wissam Amasha e Ahmed Saba - sono arabi. Dei dieci attaccanti israeliani piu' prolifici, quattro sono arabi. Dei 192 goal realizzati finora in serie A, 39 sono stati frutto dell'estro di giocatori israeliani non ebrei.L'onore 'pallonaro' degli arabi d'Israele (il 20% di una popolazione totale di 7,5 milioni di abitanti) e' tenuto alto non piu' solo dalla loro squadra di bandiera, il Bnei Sakhnin (Galilea): anche i club piu' vista si contendono infatti le vedettes del settore arabo, considerate talora piu' prestanti, sovente piu' fantasiose, quasi sempre piu' determinate in campo.Fatta eccezione per il Beitar di Gerusalemme - legato storicamente alla destra nazionalista israeliana e con una tifoseria che in passato ha avuto ripetute espressioni di xenofobia - altre 14 squadre di serie A vantano arabi fra i loro titolari. Spiccano il Maccabi Haifa (sei giocatori), l'Hapoel Tel Aviv (5), il Kiryat Shmona (5) e il Maccabi Netanya (5), il cui capitano e' un arabo. Di stagione in stagione, inoltre, la presenza araba si fa sempre piu' folta in Nazionale.Nelle squadre giovanili la tendenza e' ancor piu marcata e c'e gia' chi prevede che in un futuro non lontano un giocatore professionista su due - nello Stato ebraico - sara' arabo.Il fenomeno - che ha acceso l'interesse della stampa sportiva e della televisione - ha profonde ragioni sociologiche, azzarda qualche studioso. I giovani arabi in Israele, specialmente quelli che vivono in aree periferiche, sono molto piu' abituati a praticare il 'calcio di strada' dei coetanei ebrei, che trascorrono piu' tempo davanti a computer o tv. D'altronde, provenendo da una minoranza non di rado marginale, essi vedono l'impegno sportivo come un meccanismo d'emancipazione dal disagio e una speranza di benessere per se' e le loro famiglie........9 nov, http://www.ansa.it/

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