domenica 4 marzo 2012
La favola Sela continua, quella Gulbis no. L´israeliano ribalta il pronostico ed estromette dal torneo Kohlschreiber, Matosevic in semi
L'Israele e il tennis è un binomio che difficilmente può suonar bene; la storia è nota anche a Cipro ad esempio. Questi due paesi, piccoli geograficamente e demograficamente non sono stati scelti a caso: sono riusciti a sfornare tennisti di ottimo livello pur attingendo ad un bacino infimo rispetto anche a quello che potrebbe essere denotabile nella penisola. Certo, il cipriota Baghdatis ha raggiunto una finale Slam che Sela difficilmente riuscirà ad eguagliare, ma l'israeliano, dopo un periodo di oblio, sta lentamente ritornando ai livelli che competono al suo tennis pulito e soprattutto al suo ottimo rovescio ad una mano. Dotato di un tocco sopraffino, Dudi ha passato gli ultimi 5 anni a navigare nei 100, con un best ranking raggiunto tre anni fa al numero 29; gradualmente la sua discesa è stata inarrestabile ma questo inizio anno sembra promettere bene. I più meticolosi ricorderanno i quarti a Chennai (il primo scalpo fu il nostro Fognini) a cui aggiunge un'ottima semifinale dall'altra parte dell'emisfero, a Delray Beach, battendo al terzo set il quinto favorito del seeding, il tedesco Kohlschreiber, avanti a lui di 36 posizioni e portando in perfetta parità il conto degli scontri diretti dopo quello aspramente perso nel 2010 a San Jose, dove riuscì a racimolare solo 2 games. L'israeliano avrebbe potuto chiudere anche prima, nel secondo set, se non avesse perso malamente il break conquistato all'inizio del parziale. Il terzo set è stato però un monologo dello scricchiolo israeliano che approfitta di un annebbiamento totale del tedesco e porta a casa un match che gli vale il miglior risultato da due anni a questa parte, Chennai 2010, dove raggiunse la semifinale prima di esser battuto da Wawrinka.http://www.tennisworlditalia.com/
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