Siamo continuamente di fronte a due pesi e due misure. Viene fatto notare che se è grave che soldati americani occupanti brucino il Corano, non si capisce perché non sia grave esibire lo stesso libro come supporto mistico al massacro di un prigioniero. Il paragone calza, ma è come chiedere a due alieni come mai attraversino col rosso e loro ti rispondano per quale pazzo motivo tu non faccia come loro che agli incroci frenano col pensiero. Il monopolio della verità sfugge, e la domanda sui due pesi e le due misure andrebbe esplicitamente rivolta a noi stessi, alle società occidentali. È proprio qui, da noi, che si scatena la critica all’occupazione dell’Afganistan e poi nessuno batte ciglio se ogni giorno in Siria muoiono cinquanta civili. Ma poi bisognerebbe fermare quella deriva reazionaria a causa della quale si imputano agli “altri” la grave differenza di mentalità e lo sguardo “arretrato”: non sono la guerra e l’ostilità a modificare la sensibilità dei popoli, ma la pace giorno dopo giorno. Sino al 1981 per il codice penale italiano il reato di “delitto d’onore” riduceva l’assassinio di una donna adultera a un drammatico ma comprensibile lavacro d’onore. Per fortuna nessuno invase l’Italia e la bombardò - non so se ve ne siate accorti.Il Tizio della Sera
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