mercoledì 7 marzo 2012

Una domanda retorica

Dopo aver accusato gli ebrei di deicidio per avere condannato a morte Gesù Cristo, che era uno di loro e fu messo in croce dai Romani; dopo averli accusati di praticare riti con il sangue e sacrifici umani, sulla base di confessioni estorte con i più atroci supplizi da torturatori cristiani e cattolici; dopo averli accusati di essere più furbi degli altri mentre erano solo mediamente più colti, avendo osservato il precetto di istruirsi sin dall’infanzia per poter leggere e interpretare il loro Libro; dopo averli accusati di “voler sempre stare per conto loro” e di costituire un mondo a parte, accusa mossa proprio da chi li ha rinchiusi per secoli nei ghetti; dopo averli accusati di essere ricchi, avari e avidi, per poi sistematicamente derubarli del loro danaro, saccheggiando i ghetti e uccidendone gli abitanti; dopo averli aggrediti con i pogrom e le crescenti persecuzioni ovunque in Europa, fino ad averli scientificamente rastrellati in ogni dove, raccolti, trasportati e uccisi a milioni con il gas in campi di concentramento e di sterminio, per il solo fatto di appartenere a quel popolo; dopo averli accusati di avere coltivato e realizzato l’aspirazione a fondare un moderno Stato nazionale, come tutti gli altri popoli del mondo, e di volerlo fondare là dove essi avevano sempre mantenuto millenarie radici storiche, culturali e religiose; dopo averli accusati di essersi appropriati illegalmente di terre che invece avevano regolarmente acquistato e poi coltivato per decenni; dopo averli accusati di avere fondato uno Stato illegittimo, nell’unico caso al mondo in cui uno Stato è nato a seguito di una votazione delle Nazioni Unite; dopo averli accusati di essere un popolo espansionista e aggressore, per il solo fatto di aver imparato a difendersi da chi avrebbe voluto annientare il loro Stato e tutti i suoi abitanti; dopo averli accusati di essersi trasformati da vittime in carnefici, anzi di comportarsi “come i nazisti” nei confronti del popolo palestinese, mentre 1,7 milioni di arabi palestinesi godono in quello Stato di diritti che non sono garantiti in nessun altro luogo del Medio Oriente allargato; dopo aver ossessivamente e ottusamente reclamato la cancellazione dello Stato del popolo ebraico dalla carta geografica, e solo di quello, quasi che fosse l’unico indegno di esistere al mondo, tacendo su indicibili brutture, stragi, guerre e atrocità infinitamente più gravi perpetrate da moltissimi altri; dopo tutto ciò, sorvolando su molto altro ancora, mi chiedo e vi chiedo: quando l’umanità cesserà di inventare nuove scuse, nuove motivazioni, nuovi pretesti per odiare gli ebrei, per aggredire gli ebrei, per uccidere gli ebrei, possibilmente tutti gli ebrei ? Come recita il più celebre verso del più popolare poeta e cantante ebreo del ‘900... ”La risposta, amico mio, soffia nel vento. La risposta soffia nel vento”.di Alessandro Litta Modignani, http://restiamoliberali.blogspot.com/

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