In ricordo del garibaldino Eugenio Ravà
venerdì 28 settembre 2012
Il
ricordo dei defunti della Comunità ebraica di Parma nei giorni tra Rosh
haShana e Yom Kippur si è intrecciato con la commemorazione del
patriota garibaldino Eugenio Ravà, sepolto nel Cimitero ebraico
all’interno del cimitero monumentale della Villetta in una tomba appena
restaurata dal Comune di Parma. Hanno preso parte alla celebrazione il
neo-nominato rabbino di Parma David Sciunnach, il presidente della
Comunità Giorgio Yehuda Giavarini, il vice Riccardo Yoshua Moretti, il
sindaco di Parma, Federico Pizzarotti che ha auspicato una continuità
nella collaborazione tra le Comunità in un periodo di crisi come
l’attuale. Il direttore dell’Archivio storico comunale di Parma,
Roberto Spocci, ha tenuto un ricordo di Ravà, nato a Reggio Emilia nel
1840, morto a Parma nel 1901, che lottò per l’unità d’Italia
partecipando anche alla spedizione dei Mille, e collaborò con gli
unionisti nella Guerra di secessione americana.Il presidente
Giavarini ha contestualizzato la vicenda di Ravà nell’ambito della
presenza ebraica italiana che fu una componente importante del
movimento risorgimentale. Gli ebrei italiani presero parte all’attività
cospirativa mazziniana, furono attivi nei moti del 1820-21 e del
1830-31, e nella Repubblica romana del 1848, parteciparono alle guerre
del Risorgimento e alla presa di Roma il 20 settembre 1870. Alla
cerimonia ha partecipato un parente di Eugenio, Tobia Ravà, noto
artista di Venezia, che ha ricordato altri membri della famiglia che si
dedicarono alle lotte risorgimentali. Sulla lapide del patriota a
Parma, sapientemente restaurata dopo un periodo di incuria, sono incise
parole di una lettera del 1863 in cui Giuseppe Garibaldi raccomanda il
capitano Ravà ad amici in America durante il suo esilio ricordando la
sua partecipazione alle lotte per la libertà. Laura Caffagnini http://www.moked.it/
Etichette:
La storia questa sconosciuta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento