venerdì 28 settembre 2012
Prosegue il dibattito a proposito dell’ora di
religione. Alle considerazioni sulle opportunità di cambiare il
programma della materia, per renderla meno legata alla religione
cattolica, espresse negli scorsi giorni dal ministro dell’Istruzione
Francesco Profumo (che nel frattempo ha rettificato le sue
dichiarazioni) risponde, con un’intervista al quotidiano la Stampa,
il ministro per la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi,
fondatore e leader della Comunità di Sant’Egidio “Non dimentichiamo che
il 90 per cento dei ragazzi sceglie volontariamente di frequentare l’ora
di religione che fa parte della particolare storia del nostro Paese”
dichiara, invitando però a promuovere la sensibilità interculturale dei
docenti e della scuola.Spazio sui giornali di oggi anche a due particolari questioni che toccano la vita ebraica in Italia e in Europa.L’International Herald Tribune
riporta i primi passi mossi dal ministro della Giustizia tedesco per
proteggere il diritto alla circoncisione dei neonati per motivi
religiosi. Sull’Osservatore Romano
invece la storica Anna Foa si occupa del tema della Mechitza, la
separazione tra uomini e donne nelle sinagoghe per la preghiera.Sul fronte della politica estera, in primo piano su quanto è accaduto
ieri all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, con il discorso del
presidente iraniano Ahmadinejad e del neo presidente egiziano Morsi.
Alessandra Farkas sul Corriere della Sera
spiega come il discorso dell’iraniano sia stato definito dai media
americani “meno farneticante del previsto”, mentre tutti i riflettori
erano puntati su Morsi, che, con un intervento accolto da applausi
scroscianti, ha auspicato una maggiore collaborazione fra Occidente e
mondo islamico, condannando poi il massacro in Siria e rivolgendosi con
toni duri allo Stato ebraico a proposito della questione
israelo-palestinese.http://moked.it/
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