giovedì 27 settembre 2012

Yedidei Beith Italia

Nel 1957, Silvana Castelnuovo che viveva a Yafo con la sua famiglia, si dedico` alla ricerca di cio` che poteva essere piu` adatto ad un doposcuola per i bambini che nelle ore pomeridiane non potevano essere accuditi ne` aiutati nei compiti dai genitori che lavoravano fino a tardi e che sapevano poco l`ebraico.Trovo` una vecchia casa araba (che purtroppo adesso è stata demolita perché pericolante) che molti di voi ricorderanno e che venne acquistata dal Comune di Tel Aviv e dalla Wizo. Si chiamo` subito “Beith Wizo Italia” e inizio l’attività con due “madrichim” e con una cinquantina di ragazzi tolti dai pericoli della strada.
Lydia Levi e Carla Ben Tovim formarono un Comitato di amiche italiane “Yedidei Beith Italia” che da allora fino ad oggi segue giornalmente questo Centro.Ben presto la Casa araba non fu più sufficiente e venne costruita la “Casa Madre” in memoria dei fratelli Treves, caduti nella guerra d’indipendenza.L`edificio, progettato dall`Ing. Nino Hirsch, venne inaugurato nel 1969 comprendeva un`enorme Salapalestra, che allora è stata la prima palestra coperta di misura olimpionica costruita nella zona di Tel Aviv e un palcoscenico, di modo che si potesse sfruttare questa grande sala anche come teatro, per anni ci è servita per rappresentazioni, concerti e anche ad una famiglia di olim russi, circensi , che si è allenata per le acrobazie del circo , insegnando anche ai nostri allievi interessati a questa attività.Nel sottosuolo invece, era stato creato un rifugio antiaereo nel quale potevano trovar posto anche 300 persone. Per molti anni e` servito come scuola di aereomodellismo e oggi l`abbiamo trasformato nell`Adelina Club, grazie alla generosita` della famiglia Della Pergola.Si trattava di un progetto nuovo e imponente e questa costruzione con le sue piccole aulee al piano terra e con l`ubicazione che consente una ventilazione perfetta sotto il portico anche nelle giornate piu` calde, e` tutt`ora il cuore di questo Centro.Devo dire che quando nel 1972 Carla Ben Tovim mi invito` un giorno a casa sua per “parlarmi” ne restai un po` meravigliata, non avevo idea di cosa volesse dirmi.Mi ricevette nel suo luminoso salotto di Shikun Dan e mi disse che da tempo le amiche dell`ADEI-WIZO in Italia, con alla testa Anna Baruch, allora Presidente della Federazione italiana, isistevano perche` Lydia Levi e lei si trovassero una collaboratrice. Si rendevano conto che il lavoro per il Beith Wizo Italia era tanto, gli anni passavano e volevano che Lydia e Carla trovassero una giovane che un domani potesse prendere il loro posto alla Direzione del Centro Sociale.La scelta era caduta su di me. Non solo Carla mi conosceva da sempre, ma anche Anna Baruch sapeva esattamente chi fossi e fu d`accordo. Io pero` lavoravo gia` in un ufficio di importazione di macchinari e materia prima per l`industria plastica e dissi che dovevo pensarci e, al caso, anche licenziarmi dal posto di lavoro dove mi trovavo bene.Spinta anche da mia mamma ,Alberta Levi Temin, che era allora Presidente dell`ADEI di Napoli e che per tutta la vita e fino ad oggi si dedica ad attivita` di volontariato a favore dell`ADEI-WIZO e che anche lei vedeva in me un successore, almeno dei suoi ideali, mi decisi ad accettare l`incarico.Carla mi disse subito che non poteva assolutamente spiegarmi in cosa consistesse il lavoro che dovevo svolgere. “Tu seguimi e lo capirai da sola!” Effettivamente, a tutt`oggi, anch`io non so esprimere a parole in cosa consiste questa attivita` che si costruisce giorno per giorno a seconda delle necessita. Carla BenTovim, che ho affiancato dal 1972 e con la quale ho collaborato fino al 1999, anno della sua scomparsa, diceva che, al contrario di altre istituzioni “noi ingrandiamo la casa quando ce n`e` bisogno” e cosi` e` sorto il campo di calcio per reintegrare nella vita normale una ventina di ragazzi difficili che ci erano stati affidati.Questo stesso campo di calcio, a distanza di 50 anni, ci e` servito per attirare i ragazzi Etiopi che con le loro famiglie abitano adesso nel quartiere Lev Yafo.Con l`aiuto di Rony Mizrachi questi ragazzi pian piano sono arrivati agli allenamenti di calcio. Li abbiamo rivestiti e con la scusa dello sport, per non offenderli, abbiamo comprato loro anche le scarpe da ginnastica.Una volta inseriti, abbiamo organizzato un centro studi, per aiutarli nei compiti scolastici e per la preparazione agli esami di maturità. Abbiamo adesso 200 allievi, maschi e femmine, che frequentano giornalmente il Centro. Sport e aiuto scolastico si protraggono ogni anno fino ai primi di agosto.
Questi giovani ci danno molta soddisfazione perche` hanno la voglia d`imparare per integrarsi nella realta` israeliana e, attraverso loro,aiutiamo anche i loro genitori per i quali, anche a causa della lingua, e` molto piu` difficile l`integrazione.Nel 1973, in piena guerra di Kipur, stavamo costruendo il piano terra dell`Ala Giulia e, solo dopo la demolizione della casa araba, e` stato aggiunto il primo piano. Il doposcuola è diventato in seguito un Centro Sociale per poter accogliere anche adulti ed anziani.Molte attivita` si sono alternate negli anni come Judo, scherma e pattinaggio artistico, Jazz, pianola, piffero e pianoforte, ceramica, disegno, falegnameria, aereomodellismo, cucina e cucito, teatro e informatica...L`aula di informatica offerta dalla    famiglia Ben Tovim, coi suoi 11 computers e` stata rinnovata due anni fa, grazie alla generosita` di Renata Polverini Presidente della Regione Lazio e grazie alla collaborazione dell`Ambasciatore Luigi Mattiolo e Signora Stefania, che si sono prodigati in quella e in tante altre occasioni, per mostrare la nostra Casa Italia ai molti ospiti che si sono avvicendati in questi ultimi 4 anni.Per anni uno psicologo ha riunito i ragazzi problematici in un corso di psicodramma. L’asilo d’infanzia è stato rinnovato ed e` aperto alla mattina . E` un vero piacere osservare i bimbi che lo frequentano: biondi, bruni e cinesini, a seconda delle origini della famiglia e tutti abitano a Yafo, sono amici tra di loro e vengono educati insieme.Cosa che molte altre istituzioni dovrebbero prendere ad esempio.Anche l`aula della terza età è stata tutta rinnovata con una generosa offerta in memoria di Bianca Colbi Finzi.Da 17 anni a questa parte distribuiamo annualmente Borse di Studio a studenti meritevoli, che ricambiano aiutando durante le feste e durante i corsi scolastici estivi , grazie ad un generoso lascito di Maria e Leone Dalla Torre .Quando le esigenze del Centro sono aumentate e cambiate, circa cinque anni fa , e` stato nominato un direttore giovane e intraprendente Hanan Azoulay, che ha dato nuovo impulso e prospettive al Beith Wizo Italia che ancora una volta, al passo coi tempi, si e` trasformato in un Centro per la formazione di una leadership, unico nel suo genere in tutta Tel Aviv.
Il Comune di Tel Aviv Yafo ci ha presentato, insieme alla Wizo Mondiale, un nuovo progetto molto ambizioso che e` piaciuto a tutti e che dara` nuovo lustro a questo quartiere che dopo 50 anni e` ancora alquanto povero e sottosviluppato.Il B.W.I. si e` trasformato in Centro interdisciplinare e Centro per leadership e, cosa piu` importante, non sara` soltanto per i ragazzi del quartiere, ma trattandosi di un progetto unico nel suo genere in tutta Tel Aviv, sara` aperto a tutti i giovani tra i 13 e i 23 anni circa.Il lavoro verra` svolto secondo questi percorsi principali:- rispondere alle esigenze della comunità locale.- organizzare gruppi per la formazione giovanile (per ragazzi degli ultimi anni della scuola superiore) che collaborino con le attività del Comune.- creare un forum di ragazzi di Jafo, che comprenda rappresentanti di tutte le realtà educative non formali che operano a Jafo.- preparare i giovani alla chiamata dell’esercito.- impartire lezioni di supporto per gli esami di maturità preparare i ragazzi per il premio “Hano’ar Haisraelì” svolgere attività ricreative per il tempo libero, guidate dai soldati del Nachal in collaborazione con i ragazzi del Centro.
- organizzare incontri culturali.Dulcis in fundo : un paio d`anni fa, grazie ad una inaspettata e graditissima donazione, abbiamo potuto ristrutturare quello che era stato il......pollaio della vecchia casa araba e poi gli uffici del Centro Sociale, trasformandolo in una moderna Galleria d`Arte per ragazzi ventenni.
La Galleria NUZHA- Cases Hirsch, e` stata inaugurata quest`anno e ha gia` ospitato un paio di mostre di opere di ragazzi .I giovani preparano i loro lavori seguiti e indirizzati da artisti e una organizzatrice di mostre, allestisce la mostra stessa.Come nelle piu` moderne Gallerie, in una saletta a fianco si puo` seguire lo svolgimento dei lavori su uno schermo.Il Beith Wizo Italia e` stato per lunghi anni anche un punto d`incontro degli italiani: ci sono stati cicli di conferenze e di lezioni in italiano su vari argomenti, mostre e bazar e, col passare degli anni si e` formata una fornitissima biblioteca di libri in italiano, in parte donati anche dal Ministero degli Esteri.Spero di essere riuscita ad illustrarvi le attività che si svolgono al Beith Wizo Italia e non mi resta che invitarvi a venirci a trovare per rendervi conto personalmente del lavoro, che insieme a Claudia Amati, Sandra Montefiore, Neva Steindler e Wanda Pacifici, continuiamo a svolgere per cercare di migliorare le condizioni degli abitanti del quartiere, nuovi immigrati e di tutti coloro che hanno ancora bisogno di un sostegno.Serena Temin Liuzzi, Sullam n.98

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