giovedì 11 ottobre 2012
Al di là delle
comprensibili tattiche politiche, sono davvero inquietanti le parole
che il premier greco Samaras ha rilasciato al quotidiano tedesco
Handelsblatt. Con le prospettive di crescita economica più vicine al
2020 che al 2010, l’Europa rischia davvero il ritorno di estremismi
nazionalistici capaci di minare alla base il progetto inaugurato dai
padri fondatori nel dopoguerra. E non credo sia faziosità partitica,
per un ebreo, denunciare questo rischio ed indicare chiaramente quali
siano partiti o movimenti in netto contrasto con l’etica ebraica,
che nella sua problematicità, mantiene come nucleo originario quel
rispetto dell’Altro che si è posto alla base dello sviluppo, in senso
democratico, dell’Occidente. Nessuno dice che un ebreo debba aderire a
una prospettiva liberale o socialista, o chissà quale altra. Ma sulla
ferma condanna di partiti xenofobi (dove, per coerenza, va compresa
anche l’islamofobia) e razzisti, mi pare si dovrebbe essere tutti
d’accordo. Se non altro per non contraddire l’istinto universale di
autoconservazione. Davide Assael, ricercatore http://www.moked.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento