Shoshana, una Jewish Grey Panther, ovvero una sessantenne Yedish Chick ancora zitella, è stesa ad abbronzarsi sulla sua sdraio lungo il bordo della piscina del Club Ben Akivà di New York quando vede un bel uomo avanzare verso di lei avvolto in un elegante accappatoio.Uno sconosciuto veramente interessante che lei non aveva mia visto prima e quindi inizia a mangiarselo con gli occhi...L’uomo si toglie l’accappatopio e mostra un fisico scultoreo ed anche in costume risulta un vero Apollo. Lei lo mangia con gli occhi e lui, casualmente si viene a sedere proprio a fianco a lei, che ne approfitta per attaccare discorso:“Salve, non vi ho mai visto qui nel Club...siete nuovo di queste parti?” “Beh, direi proprio di no, in effetti sono iscritto da oltre venti anni, ma...sinceramente, non sono mai venuto perchè per tutti questi anni ero in prigione!”“Ohi va voy, e perchè mai?” “Beh, se le devo dire la verità, ho ucciso mia moglie Rifka, l’ho fatta a pezzettini e l’ho data da mangiare al nostro cane...”“Oh!” - commenta lei - “interessante!...quindi non siete sposato.....!” Sullam n. 102
venerdì 7 dicembre 2012
Moishe
Abramovitz, un arzillo settantacinquenne è all’Ospedale Ihilov di
Tel Aviv da qualche giorno per accertamenti, in un reparto dove la
capo infermiera è una arpia che non fa altro che rompere le scatole
con regole e ordini e lo ha preso di mira. Una mattina che a Moishe
danno il contenitore per fare l’analisi delle urine, lui ci versa
il succo di arancia che ricevuto per colazione e lo mette sul
comodino a fianco al letto. Arriva l’infermiera, guarda il
contenitore e ironica gli dice: “Ahi,ahi, Adon Abramoviz, mi sa che
questa mattina è un pò torbidina”Lui, le strappa di mano il
contenitore, lo stappa, beve tutto in una sorsata e le dice: “
vabbè, facciamogli fare un altro giro, magari viene fuori
meglio!”Lei sviene e lui, da buon saggio, anziano ebreo,
ridacchia!
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Shoshana, una Jewish Grey Panther, ovvero una sessantenne Yedish Chick ancora zitella, è stesa ad abbronzarsi sulla sua sdraio lungo il bordo della piscina del Club Ben Akivà di New York quando vede un bel uomo avanzare verso di lei avvolto in un elegante accappatoio.Uno sconosciuto veramente interessante che lei non aveva mia visto prima e quindi inizia a mangiarselo con gli occhi...L’uomo si toglie l’accappatopio e mostra un fisico scultoreo ed anche in costume risulta un vero Apollo. Lei lo mangia con gli occhi e lui, casualmente si viene a sedere proprio a fianco a lei, che ne approfitta per attaccare discorso:“Salve, non vi ho mai visto qui nel Club...siete nuovo di queste parti?” “Beh, direi proprio di no, in effetti sono iscritto da oltre venti anni, ma...sinceramente, non sono mai venuto perchè per tutti questi anni ero in prigione!”“Ohi va voy, e perchè mai?” “Beh, se le devo dire la verità, ho ucciso mia moglie Rifka, l’ho fatta a pezzettini e l’ho data da mangiare al nostro cane...”“Oh!” - commenta lei - “interessante!...quindi non siete sposato.....!” Sullam n. 102
Shoshana, una Jewish Grey Panther, ovvero una sessantenne Yedish Chick ancora zitella, è stesa ad abbronzarsi sulla sua sdraio lungo il bordo della piscina del Club Ben Akivà di New York quando vede un bel uomo avanzare verso di lei avvolto in un elegante accappatoio.Uno sconosciuto veramente interessante che lei non aveva mia visto prima e quindi inizia a mangiarselo con gli occhi...L’uomo si toglie l’accappatopio e mostra un fisico scultoreo ed anche in costume risulta un vero Apollo. Lei lo mangia con gli occhi e lui, casualmente si viene a sedere proprio a fianco a lei, che ne approfitta per attaccare discorso:“Salve, non vi ho mai visto qui nel Club...siete nuovo di queste parti?” “Beh, direi proprio di no, in effetti sono iscritto da oltre venti anni, ma...sinceramente, non sono mai venuto perchè per tutti questi anni ero in prigione!”“Ohi va voy, e perchè mai?” “Beh, se le devo dire la verità, ho ucciso mia moglie Rifka, l’ho fatta a pezzettini e l’ho data da mangiare al nostro cane...”“Oh!” - commenta lei - “interessante!...quindi non siete sposato.....!” Sullam n. 102
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