sabato 16 febbraio 2013
Uno dei più alti ufficiali dell' esercito nazista
fra i Giusti delle Nazioni? Secondo il movimento ultraortodosso Chabad
che fa capo al Rabbi di Lubavitch, vale a dire una delle correnti
hassidiche più numerose ed influenti al mondo, l' ammiraglio Wilhelm
Canaris, il capo del controspionaggio militare del Terzo Reich,
impiccato su ordine di Hitler per il suo coinvolgimento nel fallito
attentato al Fuhrer, merita di essere annoverato tra i gentili che, con
sprezzo del pericolo e senza alcun interesse materiale, si distinsero
nel salvare gli ebrei dallo sterminio. Secondo la ricerca condotta
dallo storico israeliano Danny Orbach, Canaris fu decisivo nel salvare
la vita di Yosef Yitzhak Schneerson, sesto "admor" della dinastia dei
lubavitcher e suocero dell' ultimo capo spirituale del momento
ultaortodosso, Menachem Mendel Schneerson, detto anche il Messia di
Brooklyn, morto qualche anno fa in America senza che il suo ambitissimo
ruolo sia stato più ricoperto da altri. Ora, sostengono gli Chabad, se
Canaris nel 1940 non si fosse assunto il rischio di far fuggire Yosef
Yitzhak Schneerson, e lo avesse invece abbandonato al suo destino di
morte, l' intero movimento non sarebbe potuto sopravvivere. Per la
verità, questo aspetto della biografia di Canaris non è nuovo. Il
movimento Chabad da anni insiste nel chiedere che l' ammiraglio tedesco
riceva il giusto riconoscimento per esseri adoperato a favore degli
ebrei. Ma finora lo Yad Vashem, l' istituzione che si occupa di
approfondire e conservare la memoria dell' Olocausto, ha rifiutato di
concedere il titolo di Giusto delle Nazioni ad un esponente dell'
apparato militare nazista, così alto nel grado e rilevante nelle
funzioni da non poter essere esente dalla "colpa collettiva". Adesso,
però, nuovi elementi sono emersi dalla ricerca condotta da Orbach. Si
tratta di testimonianze di altri sopravvissuti che non soltanto
confermano il ruolo insostituibile svolto dal capo del controspionaggio
tedesco nel mettere in salvo Scheenerson, ma attesterebbero anche che
si adoperò per salvare altre centinaia di ebrei. Si sa che il capo dei
Lubavicher venne letteralmente scovato dagli agenti di Canaris nel suo
nascondiglio a Varsavia. Rassicurato sulle intenzioni dei militari che
lo cercavano venne portato a Berlino, da qui a Riga e infine negli
Stati Uniti, da dove a quanto pare era partita la richiesta a Canaris
di salvare il religioso. L' ammiraglio decise di accogliere la
sollecitazione del Dipartimento di Stato anche nella speranza di
indurre gli Stati Uniti a mediare tra la Germania e la Gran Bretagna
per mettere fine alla guerra. Ma, sostiene Orbach, Canaris si spese
anche a favore dei civili polacchi e di altri ebrei che vennero fatti
passare per spie, forniti di falsi documenti e caricati su treni
diretti in Spagna e in Portogallo. Perché Canaris fece tutto questo?
Perché, scrive Orbach nel libro Operazione Valkiria, tratto dalla sua
ricerca, era un patriota tedesco spinto da sentimenti religiosi e
morali. E, avendo saputo dai suoi canali privilegiati di quello che i
nazisti stavano facendo agli ebrei, sentì un moto di rivolta che non si
fermò alla sfera interiore. In realtà, pur avendo raggiunto i livelli
più alti dell' apparato militare tedesco, Wilhelm Canaris non fu mai
nazista, non si iscrisse neanche al partito. La sua ascesa nel
controspionaggio cominciò già durante la prima guerra mondiale, grazie
al fatto che conosceva molte lingue straniere. E' vero che all' inizio
dell' era nazista sostenne Hitler ma poi ne prese le distanze,
indignato. D' altro canto, il suo coraggio nell' opporsi a Hitler è
attestato dalla sua fine. Coinvolto nella tentativo di uccidere il
Fuhrer messo in atto da Van Stauffenberg, in quanto elemento della
congiura l' ammiraglio fu arrestato, rinchiuso nel campo di
concentramento di Flossemburg, torturato e impiccato*, due settimane
prima della fine della guerra.
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ALBERTO STABILE GERUSALEMME http://ricerca.repubblica.it/
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La storia questa sconosciuta
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