mercoledì 20 marzo 2013
Siria, i militari israeliani confermano: ad Aleppo sono state usate armi chimiche
Le armi
chimiche in Siria? «Sì, le hanno usate. Non sappiamo chi, però, se Assad
o i ribelli». La «linea rossa» tracciata pochi mesi fa dal presidente
americano Barack Obama – l’uso delle munizioni con agenti chimici – per
gl’israeliani è stata superata martedì 19 marzo. Giorno in cui,
confermano fonti militari, un attentato nell’area di Khan al-Assal, nei
pressi di Aleppo, ha ucciso 25 persone e ferito un centinaio.La notizia, data nell’edizione serale del tg della tv israeliana Canale 10,
arriva il giorno prima dell’atterraggio del numero uno della Casa
Bianca nello Stato ebraico. E rischia di cambiare l’agenda dei lavori di
Obama, del premier Netanyahu e del re giordano Abdullah. Per la prima
volta, almeno secondo gl’israeliani, nel conflitto biennale tra ribelli e
lealisti di Assad scendono in campo le armi chimiche.Armi che,
però, secondo l’amministrazione Usa non è confermato siano di
distruzione di massa. E per questo, a Washington per ora vogliono
vederci più chiaro. Damasco – attraverso la tv di Stato (sotto il servizio video)
– accusa i ribelli. Mosca si allinea alla denuncia del presidente
siriano. Mentre i ribelli non solo smentiscono di avere armi chimiche,
ma denunciano l’uso da parte dell’esercito di Assad. «Ci hanno tirato
addosso gli Scud», dice Qassim Saadeddine, portavoce dell’Alto consiglio
militare di Aleppo. E spiega che «la maggior parte delle vittime civili
è morta per soffocamento o avvelenamento dovuti all’uso di gas
velenosi».Le voci si
rincorrono. Le parti in causa si accusano a vicenda. Le uniche certezze
sono le vittime e il racconto di un fotografo dell’agenzia Reuters che dice di aver visto decine di persone con difficoltà respiratorie arrivare nei due ospedali di Aleppo subito dopo l’attacco.Da Israele
più di un analista militare ritiene che le accuse di Damasco servano
soltanto «ad autorizzare Assad a usare apertamente le armi chimiche
contro le forze ribelli». «Sono giorni che l’esercito lealista si sta
preparando per sferrare l’attacco finale a Homs». Città che, negli
ultimi giorni, fa da sfondo agli scontri feroci tra le due parti e dove
il presidente non vuole e non può perdere: «Da questa zona passano tutte
le autostrade che collegano la capitale alle città di Latakia, Aleppo e
Idlib». Ed è proprio verso queste aree che Assad avrebbe deciso di
trasferire da Damasco e dal sud truppe, carri armati, aerei, elicotteri.«In questo
momento attorno a Homs sono già presenti le divisioni 18 e 19 della
Guardia repubblicana», sostengono gli esperti. Truppe d’élite, tra le
più fedeli al presidente, «che sanno usare le armi chimiche» e che
saranno affiancate da altre. «La Quarta e la Quinta divisione hanno
lasciato la capitale e sono sulla strada».VIDEO: http://falafelcafe.wordpress.com/2013/03/19/siria-i-militari-israeliani-confermano-ad-aleppo-sono-state-usate-armi-chimiche/
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