martedì 13 aprile 2010


Israele, suonano le sirene, il Paese si ferma per ricordare le vittime della Shoà

Tel Aviv, 12 apr - Al suono delle sirene gli israeliani hanno sospeso stamane ogni attività per due minuti di raccoglimento in ricordo di tutti coloro che furono assassinati nei campi di concentramento tedeschi. In mattinata si sono svolte cerimonie solenni in tutti gli istituti scolastici, nelle sinagoghe e nei musei del Paese che conservano le testimonianze della Shoà. Alla Knesset, il parlamento israeliano, vengono letti i nomi delle vittime dei nazisti. Ieri, in una cerimonia svoltasi a Yad va-Shem di Gerusalemme il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha lanciato un appello ai "Paesi illuminati" affinché condannino con decisione l'Iran per le sue minacce di distruzione dello Stato ebraico e affinché sventino i suoi progetti nucleari. Anche il Capo dello Stato Shimon Peres ha sostenuto che è obbligo delle Nazioni Unite dedicare la massima attenzione "alle minacce di distruzione di Israele" che giungono dall'Iran. Un rapporto di un istituto di ricerca dell'Università di Tel Aviv ha messo in guardia che gli attacchi antisemiti hanno segnato un'impennata nel 2009. Oggi la stampa israeliana dedica grande attenzione alle elezioni svoltesi in Ungheria dove - titola allarmato il quotidiano Haaretz - "il partito della destra antisemita è divenuto la terza forza politica del Paese".

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