lunedì 12 aprile 2010


Israele, USA e Italia: accordo internazionale sulla gestione sanitaria

La Comunità ha ospitato un convegno internazionale con la partecipazione del ministro israeliano Litzman e i vertici della Lombardia I rapporti tra le istituzioni sanitarie e di ricerca israeliane e italiane, e lombarde in particolare, dapprima sporadiche e occasionali si sono intensificate agli inizi degli anni novanta prima come collaborazioni scientifiche e culturali e poi con gemellaggi tra ospedali (San Carlo/Tel Hashomer) e istituti di ricerca(Negri/Weizman). Con il trasferimento in Italia del dottor Mairov, che aveva partecipato come giovane collaboratore alla progettazione della riforma sanitaria israeliana, si è avuta la progressiva conoscenza e diffusione del nuovo modello sociosanitario israeliano dapprima all’interno dell’AME e successivamente negli ambienti medici pubblici. Dato che in quegli anni si stava discutendo della riforma sanitaria anche nel nostro paese, la conferma degli ottimi risultati del modello israeliano con un aumento di efficienza ed efficacia ma anche una riduzione delle spese con possibilità quindi di indirizzare fondi crescenti alla ricerca e innovazione ha interessato i vertici della sanità lombarda.
Nel ‘98 sono iniziati i viaggi di studio in Israele per studiare il modello e successivamente verificare la sua applicabilità alla realtà italiana”; così Giorgio Mortara, presidente del comitato organizzativo dell’incontro e dall’Associazione Medica Ebraica Italia, ha ricostruito la storia delle relazioni sanitarie, nella serata organizzata dall’Associazione Monte Sinai, dall’AME e dalla Comunità Ebraica di Milano sul tema Il mondo dopo Haiti, Cile, Europa Occidentale: dalle Maxi-Emergenze all’Emergenza Sociale. Lo sviluppo del modello Israeliano e le prospettive di collaborazione internazionale tra Lombardia, Israele e Stati Uniti, che si è svolto nell’Aula Magna Benatoff della Scuola il 9 marzo. Tra le personalità presenti, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, e Yaakov Litzman, Ministro della Sanità dello Stato di Israele. Dagli Stati Uniti sono intervenuti tra gli altri Judith Maier, consulente politico della Monte Sinai nel gruppo di lavoro per la riforma sanitaria degli USA, Leon Alkalai e Leonard Kleinman, personalità eminenti nell’organizzazione sanitaria attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie; la sfida del futuro è infatti la Telemedicina, con il monitoraggio a distanza dei pazienti cronici. Nel corso dei lavori della conferenza è stata presentata la necessità di “realizzare un sistema socio-sanitario globale, universale e solidale per far fronte alle emergenze socio-sanitarie già presenti in tutto il mondo” come ha ricordato Leone Soued, presidente della Comunità ebraica di Milano, nel suo saluto di apertura.Il ministro Litzman ha ricordato che “in Israele abbiamo vissuto il terrore sulla nostra pelle e quindi sappiamo come aiutare coloro che soffrono”. Roberto Formigoni ha parlato dell’intesa di collaborazione tra i sistemi sanitari della Repubblica Italiana e dello Stato di Israele firmata già nel 2002.
“In questi anni, diversi sono stati gli interventi che ci hanno visto collaborare con Israele: abbiamo potuto aiutare sia gli ospedali cattolici di Nazareth e Haifa, sia l’Ospedale Israelitico di Roma, sia assistere pazienti mediorientali grazie all’impegno congiunto di medici israeliani, italiani e palestinesi. La nostra collaborazione si è poi perfezionata con l’accordo di collaborazione, firmato nel marzo del 2008, nei settori della sanità e della medicina tra il ministero della Sanità di Israele e la Regione Lombardia.
Gli ambiti della collaborazione sono l’emergenza-urgenza, la telemedicina, l’e-Health e infine l’introduzione di sistemi innovativi nella cura delle malattie croniche. Oggi vogliamo rilanciare le nostre iniziative in campo sanitario attraverso un nuovo progetto di collaborazione tra Regione Lombardia, Israele e Stati Uniti”. Un network sanitario di cui l’incontro milanese ha oggi gettato le basi.La serata si è conclusa con l’appello di Enrico Mairov, presidente dell’Associazione Monte Sinai per promuovere un incontro in Lombardia, come quello del 2007 tra il ministro della Sanità israeliano e quello palestinese, tra i ministri della Sanità dei 25 paesi che si affacciano sul Mediterraneo, perché la sanità sia un terreno di pacificazione: “non c’è sanità senza politica, e la collaborazione sanitaria deve aiutare la politica”.Anna Coen , http://www.mosaico-cem.it/

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