Mondiali 2010 - La favola di Enyeama, da Tel Aviv alla sfida (vinta) con Leo Messi
C’è un terzo giocatore, oltre ai già citati Masilela e Komac, a rappresentare il campionato israeliano ai Mondiali di calcio sudafricani attualmente in corso di svolgimento. Si tratta di Vincent Enyeama, estremo difensore di Nigeria e Hapoel Tel Aviv. Inizialmente sfuggito a chi scrive per un errore nella pubblicazione delle liste FIFA, non è certo passato inosservato a quanti si trovavano a Johannesburg o davanti a uno schermo per seguire Argentina-Nigeria, match dallo spettacolo assicurato che ha messo di fronte le due squadre più forti del girone C. E spettacolo è stato: solo che il grande protagonista dello show non è stato Leo Messi con i suoi dribbling ubriacanti e neanche Diego Armando Maradona con i suoi urlacci dalla panchina, ma quel portiere dalla pelle color ebano, un signor sconosciuto o quasi tra così tanti campioni in campo. Almeno quattro parate straordinarie, Enyeama ha salvato la propria nazionale da una goleada certa, limitando i danni (al termine dei novanta minuti il risultato è stato 1 a 0 per gli argentini) e tenendola ampiamente in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale. Messi, più volte ripreso dalle telecamere con lo sguardo perplesso per quella porta che sembrava davvero maledetta, ha commentato: “Il portiere nigeriano si è dimostrato un fenomeno”. Tanto che la Fifa lo ha nominato Man of the Match. Nato a Kaduna nel 1982, Vincent Enyama si è formato calcisticamente in anonime squadre nigeriane ed è arrivato alla nazionale giovanissimo. Nel 2002 il debutto ai Mondiali in sostituzione di Shorunmu. Da allora è titolare indiscusso della compagine africana. Nel 2005 il trasferimento in Israele, prima al Bnei Yehuda (ci resta due stagioni), poi all’Hapoel Tel Aviv. I primi tempi con la nuova squadra sono difficili, ma gradualmente Vincent conquista compagni e tifosi dimostrandosi un grande trascinatore oltre che un eccellente numero uno. Nel 2009 le prime sirene straniere: Arsenal ed Espanyol provano ad assicurarsi le sue prestazioni, i dirigenti israeliani rispondono picche. Da qualche mese il cartellino di Eneyama è sul mercato, per esigenze di cassa piuttosto che per motivazioni tecniche. Il prezzo, fino a qualche giorno fa, era fissato intorno ai 3 milioni di euro. Ma dopo la partita di ieri pomeriggio è facile immaginare che la sua quotazione sia destinata a raggiungere cifre assai più significative. Adam Smulevich,
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