giovedì 28 marzo 2013
BeTipul conquista l’Italia
Arriva anche in Italia, dopo 12 adattamenti internazionali, il format
della popolare serie televisiva israeliana BeTipul. Ambientato nello
studio di un terapeuta, BeTipul ha visto la luce nel 2005 grazie
all’intuizione del regista Hagai Levi per diventare, in breve tempo, un
vero e proprio fenomeno globale. Sul lettino dell’analista traumi,
dolori e speranze di più generazioni. Una seduta, una puntata: questa la
tempistica televisiva. Dopo due Grammy Awards, un Golden Globe e altre
prestigiose affermazioni internazionali è il turno dell’Italia: lo
avevamo anticipato ai nostri lettori in uno dei primissimi numeri di
Pagine Ebraiche (gennaio 2010) con due pagine speciali in cui Levi
confidava a Viviana Kasam le caratteristiche peculiari del suo prodotto
artistico e si addentrava nei densi intrecci familiari con l’Italia. Suo
bisnonno Yoseph è stato infatti rabbino a Casale Monferrato, suo nonno
Leo eccelso musicologo che ha contribuito a salvare il patrimonio
musicale degli ebrei del Mediterraneo dopo la Shoah, suo zio Joseph è
l’attuale rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze. Aldo Grasso,
tra i primi fautori dell’operazione, così scriveva a cavallo tra 2008 e
2009: “Si resta a bocca aperta, vinti dalla raffinatezza, dall’eleganza,
dalla profondità dell’operazione. Una grande lezione di semplicità, di
recitazione, di scrittura, forse la punta più alta di teatralità vista
in tv: ogni seduta è una piccola pièce teatrale, con la partecipazione
attiva dello spettatore che tende a identificarsi ora con l’analista ora
con il paziente”.In treatment andrà in onda lunedì primo aprile su Sky Cinema HD. Ogni
giorno una nuova puntata nella fascia serale più ambita (dalle 20.30 in
poi). Di grande spessore il cast: su tutti Sergio Castellitto,
protagonista nel ruolo del terapeuta Giovanni Mari. E ancora Adriano
Giannini (Pietro), Kasia Smutniak (Sara), Barbara Bobulova (Lea),
Valeria Golino (Eleonora) e Valeria Bruni Tedeschi (Irene). Del suo
personaggio, il più atteso, Castellitto dice: “Mari è una iena buona che
si nutre del pasto dei suoi pazienti, una specie di Masterchef
dell’anima. Lui insegna e impara, assaggia le emozioni che riceve ogni
giorno, le mette insieme, dice la sua e poi quando è solo prova a rifare
quel piatto per se stesso, e prova a capire quanto di quel piatto
riguardi anche la sua vita”. Grazie a una collaborazione con LA7 il
telefilm, diretto nella versione italiana da Saverio Costanzo, sarà
prossimamente trasmesso anche in chiaro.Adam Smulevich 28 marzo 2013 http://moked.it/blog
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