sabato 6 aprile 2013
Negli scorsi giorni in Israele, a rompere la situazione di relativa
stabilità degli ultimi mesi, erano stati sparati da Gaza diversi razzi e
proiettili (il primo durante la visita del presidente degli Stati Uniti
Barack Obama, altri durante questa settimana, costringendo diverse
volte gli abitanti di Sderot a correre nei rifugi). Nel frattempo lo
Stato ebraico si prepara a respingere una minaccia di diverso genere. La
sera di domenica 7 aprile (in parziale coincidenza dunque con le
celebrazioni per Yom HaShoah), organizzazioni internazionali di hacker
hanno previsto di lanciare un attacco cibernetico di massa ai sistemi
informatici israeliani. Gli esperti sono al lavoro già da diversi giorni
per rinforzare le difese web dei siti di banche, istituzioni
governative, università e imprese, e hanno invitato i cittadini a
cambiare le proprie password, scegliendo codici complicati. Istituita
anche un’apposita linea telefonica per segnalare intrusioni sospette.
Non è la prima volta che gli hacker prendono di mira il world wide web
israeliano. Attacchi sono stati condotti già negli scorsi anni. Al punto
che gli studenti della Habezefer School of Art, insieme all’agenzia
pubblicitaria McCann Digital Israel, avevano promosso un progetto per
ridisegnare le pagine pirata e renderle più artistiche, prima di postare
il loro auspicio su tutti i forum frequentati dai pirati di internet
“Vorremmo che tutte le guerre informatiche avessero fine. Nel frattempo,
se dovete bloccare qualche sito, lasciate almeno qualcosa di bello”
(nell’immagine una delle loro creazioni). (5 aprile 2013) http://moked.it/blog/
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