martedì 28 maggio 2013
Una bambina siriana di 4 anni, vittima di gravi problemi cardiaci, è stata strappata alla morte con un delicato (e fortunato) intervento chirurgico realizzato in un paese nemico, precisamente al Wolfson Medical Center di Tel Aviv, Israele.
INTERVENTO SALVAVITA – La piccola, che fino a poco
fa aveva difficoltà perfino a camminare o parlare è ricoverata, ora
convalescente, in un reparto insieme a bambini provienienti da
Cisgiordania, Striscia di Gaza, Sudan, Romania, Cina e Israele. “Sarebbe
sicuramente morta se non fosse arrivata qui”, ha spiegato Ilan Cohe,
uno dei medici che ha curato la paziente. “Molto pazienti – ha aggiunto –
arrivano da paesi nemici e vedono gli Israeliani come demoni”. “Questa è
la prima volta che li vedono senza divisa e credo sia una bella
sorpresa”. Intervento e cura sulla bambina siriana sono frutto del
lavoro dell’organizzazione no profit israeliana “Save a Child’s Heart”,
fondata da Ami Cohen e che dal 1992 ad oggi ha contribuito a curare
3.200 piccoli pazienti provenienti da 45 paesi. Anche con un po’ di
rammarico: “Abbiamo una capacità limitata e non siamo in grado di curare
tutti i milioni di bambini che avrebbero bisogno di aiuto”.IDENTITA’ SEGRETA – Il viaggio della bambina di 4
anni dal territorio martoriato dalla guerra civile tra le truppe del
presidente Bashar al Assad e ribelli anti-regime è stato lungo e
pericoloso. Madre e figlia hanno raggiunto il territorio di Israele
attraverso un paese terzo e la loro identità non è stata svelata per
ragioni di sicurezza. La donna non ha voluto rilasciare alcuna
dichiarazione. La bambina è stata operata ad uno dei ventricoli
cardiaci. Ora cammina liberamente per i corridoi dell’ospedale. E gioca
con i bambini di diversa nazionalità. Lontana da povertà, bombe e paura.
Almeno per un po’.http://www.giornalettismo.com/(Credit Photo: Nbcnews.com / Jim Hollander / EPA)
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