Quel treno che arriva dall’inferno dell’Europa
Giugno
1942. Un treno carico di militari dell’Armir, il corpo di
spedizione italiano in Russia, partito da Bologna e diretto a
Stalino, in Ucraina, incrocia alcuni convogli di civili che viaggiano
in senso opposto. Il sottotenente genovese Enrico Chierici, della
Sezione fotografi dell’Ottava Armata, filma la scena con la
sua cinepresa personale, formato 9,5. Il filmato, della durata di 20
minuti, restaurato da Home Movies, l’archivio nazionale del film di
famiglia, con la collaborazione dell’Istituto Parri, è stato
presentato nel capoluogo emiliano il 12 gennaio.Le
immagini inedite arrivano dal cuore dell’Europa durante il secondo
conflitto mondiale. A Bobruisk, in Bielorussia, il treno è
piantonato da soldati tedeschi. Sui vagoni e sul marciapiede
s’intravedono diverse famiglie: uomini, donne, ragazzi. Si tratta
di ebrei? O di deportati civili? La mancanza della stella gialla
sugli abiti e il fatto che i carri non siano piombati, ha dichiarato
Marcello Pezzetti a Paolo Brogi sul “Corriere della Sera”,
porterebbe ad escludere la prima ipotesi.Comunque
sia, questo filmato che spunta dal lontano passato è l’occasione
per aprire una questione storiografica interessante. Nei territori
dell’ex Unione Sovietica i nostri militari vennero per la prima
volta a contatto con il dramma della Shoah e con la violenza dei
tedeschi nei confronti degli ebrei. E quando tornarono a casa,
rivelarono ai familiari e ai commilitoni quello che avevano visto:
fucilazioni, deportazioni, stragi.Le
informative degli agenti dell’Ovra, gli spioni del regime,
testimoniano abbondantemente le parole dei soldati italiani al loro
rientro in patria. Anche attraverso questa fonte diretta (oltre che
dalle relazioni di alcuni diplomatici), il regime di Mussolini
conosceva la sorte degli ebrei che finivano nelle mani dei nazisti.E
a quanto pare l’archivio del fotografo Chierici, scomparso nel
2001, contiene nuovo materiale ancora da esaminare. Altre storie da
quegli anni terribili, altri volti, altre immagini dell’Europa
funestata dalla guerra, dalla crudeltà e dall’antisemitismo.Mario
Avagliano twitter
@marioavagliano ,http://moked.it/