venerdì 26 settembre 2008

Galilea, Kazrin

Convegno Corte Arbitrale Europea

Cara Chicca,
l’anno scorso ho partecipato ad un convegno sull’arbitrato organizzato dalla Corte Arbitrale Europea in relazione all’arbitrato tra paesi dell’area mediterranea.
In occasione di tale convegno avevo notato l’assenza di rappresentanti da Israele, sia in veste di relatori che di semplici partecipanti. Avendo chiesto espressamente al presidente (Avv. Rubino Sammartano) il perché di tale assenza, mi era stato fatto presente che tale presenza avrebbe impedito quella degli arabi, tra cui il principe Salman Bin Abdulaziz (Arabia Saudita), la cui presenza è stata tenuta in grandissima considerazione (!) L’avvocato Rubino Sammartano mi aveva comunque assicurato che sarebbero state organizzate iniziative rivolte anche ad Israele. Inutile dire che le iniziative non ci sono state e che, come risulta dal programma del prossimo convegno annuale, Israele è tuttora ignorata.
Sottolineo che, in occasione di altri eventi di carattere giuridico, la soluzione per far convivere ufficialmente israeliani e arabi era stata semplicemente di farli intervenire in giornate diverse.
Inutile dire che non parteciperò più ad iniziative organizzate dalla Corte Arbitrale Europea fino a quando non prenderà in considerazione anche il fatto che non solo Israele esiste, ma che sta fortunatamente acquistando sempre più spazio nelle relazioni commerciali con l’Italia.
Credo che il mondo giuridico non dovrebbe essere così malamente politicizzato, considerato che gli avvocati (assistendo i clienti con intelligenza e preparazione, senza pregiudizi) possono dare un valido supporto allo sviluppo delle relazioni tra i paesi e che, come diceva Bastiat, “dove passano le merci non passano i cannoni”.
Ciao A presto Avvocato Silvia Quilleri

giovedì 25 settembre 2008


Israele; McCartney visita Betlemme: Pace e soluzione due Stati

Betlemme (Cisgordania), 24 set. (Ap) - Nessuna distinzione fra israeliani e palestinesi: Paul McCartney suonerà domani per la prima volta a Tel Aviv, ma ha visitato oggi Betlemme, in Cisgiordania, rispondendo così alle critiche di chi lo accusava di essersi schierato.
"Sono qui per far rendere conto alla gente di quale sia la situazione e per dire che ciò di cui abbiamo bisogno è la pace in questa regione, una soluzione basata sui due Stati", ha spiegato l'ex Beatle ai giornalisti all'uscite della chiesa della Natività, dove ha acceso due ceri.
McCartney ha preso alloggio nella Royal Suite del Dan Hotel di Tel Aviv, un appartamento di 200 metri quadrati che in passato ha ospitato altre star del calibro di Michael Jackson, Madonna, Roger Waters, Phil Collins, Sharon Stone, Richard Gere e Bill Clinton. Gli altri membri del suo entourage occupano altre 21 suite dello stesso albergo, per un costo complessivo di circa 75mila euro a notte, secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano israeliano Haaretz.
Le autorità dello Stato ebraico hanno invitato McCartney lo scorso febbraio ad esibirsi in Israele, scusandosi nel contempo per aver impedito nel 1964 ai Beatles di suonare nel Paese: la musica del quartetto di Liverpool - all'apice della Beatlemania con il pubblico di ragazzine urlanti - venne considerata pericolosa per l'educazione morale dei giovani.
A parziale discolpa dei guardiani della morale israeliana, anche il gruppo non sopportava il frastuono - che, complice gli amplificatori di bassa potenza soffocava la musica - e la frenetica vita in tour (senza contare i rischi per la loro sicurezza: le minacce di morte non mancavano e sul palco arrivava di tutto, prova che chiunque avrebbe potuto colpirli) e dal 1966 si limitarono ad attività di studio. http://www.tendenzeonline.info/


McCartney a Tel Aviv per il suo primo concerto in Israele, il Paese che vietò i Beatles 40 anni fa

Paul McCartney si prepara ad un evento storico, il suo primo concerto in Israele, quarant’anni dopo il divieto delle autorità del Paese. Si esibirà domani (oggi) a Tel Aviv al parco Yarkon nello spettacolo “L’amicizia prima di tutto”. Davanti a giornalisti e fan, che lo hanno accolto, ha affermato di voler portare “un messaggio di pace e di amore”.
Nei mesi scorsi ha ricevuto minacce da un gruppo estremista. Le organizzazioni filo-palestinesi lo invitano a boicottare Israele e ritengono il concerto una legittimazione della politica israeliana. Nel 1965 Israele chiuse la porta ai Beatles, temendo che potessero avere una cattiva influenza sulla gioventù del Paese. Secondo alcune fonti fu lo stesso premier Golda Meir a dire no. Quest’anno l’ambasciatore israeliano in Gran Bretagna ha presentato scuse ufficiali per quella decisione ai due artisti del gruppo ancora in vita, McCartney e Ringo Starr. Il costo di un biglietto del concerto varia tra i 100 e i 500 euro.

Gerusalemme, porta di Giaffa


Israele: 7,3 milioni di cittadini (76 per cento ebrei)

2008-09-25 GERUSALEMME (http://israele.net ) - In occasione di Rosh HaShanà (il capodanno ebraico che quest'anno cade il 30 settembre), l'Ufficio Centrale di Statistica israeliano ha pubblicato dati aggiornati sulla popolazione e sulla società israeliane.A tutto il 2007 vivevano nello Stato di Israele 7.337.000 persone: un aumento dell'1,8% rispetto all'anno 2006. La popolazione musulmana d'Israele è cresciuta di circa il 3% (un tasso in calo rispetto al 3,8% del 2000); quella ebraica dell'1,5%.Gli israeliani di età inferiore ai 14 anni rappresentano il 28,4% della popolazione, un dato significativamente più alto che negli altri paesi occidentali dove bambini e ragazzi sono mediamente il 17% del totale. Analogamente, il 9,8% della popolazione israeliana è composta da persone di 65 anni o più, contro il 15% dei paesi occidentali.Di tutti i cittadini israeliani, 5.542.000 (pari al 75,6%) sono ebrei; 1.477.000 (il 20,1%) sono arabi; altri 318.000 (4,4%) appartengono ad altri gruppi di minoranza (compresi molti lavoratori stranieri).Dal rapporto emerge inoltre che, nel corso del 2007, Israele ha dato il benvenuto a 151.679 neonati, pari a un aumento del 2,4% rispetto all'anno precedente. In media, le donne israeliane nella loro vita danno alla luce 2,9 bambini, partorendo il primo mediamente all'età di 27 anni. Un po' più alto - ma anch'esso in calo negli anni - l'indice nel settore arabo-israeliano, con circa 4 figli per donna. Testo integrale, http://www.israele.net/articolo,2266.htm

mercoledì 24 settembre 2008

lo shofar che si suona a rosh hashana


TRE DONNE NEL GIORNO DI ROSH HA SHANAH

La lettura della Torah, che si fa il primo giorno di Rosh ha-Shanah (capitolo 21 di Genesi), ha per protagoniste Sara ed Agar. L’haftarah dello stesso giorno, presa dall’inizio del primo libro di Samuele, ha per protagonista Anna, moglie di Elcana. Sono tre donne, tre madri, rispettivamente di Isacco, di Ismaele, di Samuele, ultimo e grande tra i Giudici.
Sara, che non ha creduto possibile avere un figlio all’età sua e del marito, ridendo all’annuncio dell’angelo, ha ottenuto quel che anelava, partorendo Isacco e riuscendo perfino ad allattarlo. Si festeggia, con un gran banchetto, il divezzamento del bimbo. Ismaele, il fratellastro grandicello, gioca, come fanno tutti i ragazzini: mezahek. Ma sulle valenze di significato di questo verbo gira la percezione di Sara: zahak vuol dire giocare e anche ridere e anche deridere. Vuol dire anche, per inciso, scherzare amorevolmente in abbraccio tra innamorati o tra coniugi, come farà Isacco con Rebecca, al capitolo 26 di Genesi.
Lei ha riso all’annuncio, poco verosimile, della propria maternità, e ora coglie, in contrappasso, nel gioco ridente del ragazzo una punta di irrisione al suo pupo, secondogenito, e alla sua così tardiva maternità. Le viene in mente il pericolo dell’insidia all’eredità di Isacco nel retaggio, nei beni, nella promessa della benedizione divina alla stirpe di Abramo e di lei, legittima moglie. Già prima di generare Isacco, allorché incinta era rimasta Agar, Sara aveva colto nel viso e nel fare di lei un’insolenza di serva più fortunata della padrona, e la aveva, a sua volta, trattata così duramente da indurla a fuggire (capitolo 16 di Genesi). Il messo del Signore aveva persuaso Agar a tornare, sottomettendosi a Sara. Ora non è Agar che fugge, ma Sara che chiede ad Abramo di cacciarla con il figlio, perché vuole, con imperiosa determinazione: Caccia questa schiava Non sia erede il figlio di questa schiava con il mio figlio Abramo ne soffre, nel paterno amore e nella paterna giustizia verso entrambi i figli, ma il Signore lo persuade ad ascoltare la moglie, per una univoca linea di principale discendenza nel futuro del casato e per la priorità di Isacco nel disegno provvidenziale circa il futuro del popolo e dei suoi valori, assicurandolo nel contempo che vigilerà su Ismaele e che da lui farà discendere un altro popolo dotato di futuro, perché anche Ismaele "è prole tua": Dunque Abramo fa uscire di casa Agar, dandole una provvista di cibo e di acqua, ma la provvista finisce presto nel triste cammino della donna col suo figlio per i sentieri del deserto.
Immaginate quale è stata la sua angoscia, finché la Provvidenza ha risolto la situazione, mantenendo in vita Ismaele e dandogli un vigoroso avvenire. Agar è una delle poche donne, e l’unica non ebrea, che ha goduto, nella narrazione della Torah, di una rivelazione divina.
L’angelo di Dio chiamò Agar: Alzati, tira su il ragazzo e sostienilo con forza Enzo Sereni, valida figura di ebreo del Novecento, l’eroico pioniere e combattente sionista, mise nobilmente nome Agar a sua figlia, nell’auspicio della comprensione e conciliazione ebraico-araba, tuttora così ardua. E quando Abramo muore, Isacco ed Ismaele lo seppelliscono insieme, da fratelli. Sara è matriarca di tutto rispetto, grande prima madre di Israele, ma con senso critico oso pensare che il fraterno ritrovamento fu agevolato dal fatto che era morta prima di Abramo.
Veniamo all’ haftarah.
Anna si mette in cammino verso il luogo di culto di Shilò, dimora dell’Arca santa, con il marito Elcana e l’altra moglie, Penina, che procede indaffarata coi suoi marmocchi, mentre lei non ha potuto generare un bimbo. Il marito la amava, la preferiva, ma "Adonai sagar rahmah": Dio le aveva chiuso l’utero. Anna è triste, angustiata, derisa dalla rivale sotto lo stesso tetto, in una civiltà antica che giudica le donne soprattutto dalla fecondità. Ma il bravo, comprensivo Elcana, uomo e marito superiore al suo milieu, la ama lo stesso, anzi la ama di più, la conforta, le offre doppia porzione del cibo, in una società dove, con immediata concretezza, come dicono a Napoli, "L’ammure se vede a cusselle". Anna, figura patetica, piange e il marito, con stringente affetto, le chiede e le dice: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché si affligge il tuo cuore? Ma non sono io per te meglio di dieci figli?". La parola dello sposo e forse più la lunga camminata restituiscono ad Anna l’appetito, sicché, giunta a Shilò, fa un pasto abbondante. Rifocillata, va da sola alla soglia del tempio, dove, in quell’ora, stava solo, ieratico, sul suo seggio, in meditazione e orazione, il sacerdote Eli. Anna prega con l’impeto del suo cuore il Signore di concederle di avere un figlio maschio. Pronuncia un voto: se avrà una tale grazia , consacrerà il figlio al culto come permanente nazireo. Di solito i nazirei erano asceti per un tempo della loro vita, tornando poi a un’esistenza normale. Anna lo promette invece a vita, con una prepotente determinazione materna, che forse prevarica sul figlio non ancora nato, ma che lo predestina ad un ruolo speciale.
Il voto è chiarissimo, la determinazione è ferrea come quella di Sara, ma il sentimento frattanto straripa in strani movimenti delle labbra, in gesti confusi, emotivamente incontenibili, che richiamano l’attenzione del sacerdote, davvero non abituato a condividere la sacralità del tempio con una donna e per giunta così bizzarra. La prende per una ubriaca e la redarguisce con severo sdegno: "Fino a quando tracannerai? Vai a smaltire il tuo vino".
Anna, dolcemente rispettosa, comprende e si fa comprendere, esprimendo ora la piena del sentimento con parole decise e sensate: "No, mio signore, io sono una donna tribolata. Non ho bevuto vino né altra bevanda inebriante. Ho effuso l’anima mia davanti al Signore. Non considerare la tua serva perversa o invasata. L’eccesso del mio dolore e della mia angoscia mi ha fatto parlare fin adesso". L’austero uomo di religione non è curioso di sapere quale sia il motivo che travaglia la donna. Probabilmente lo ha capito. Comunque è convinto della sua buona fede e del suo giusto desiderio. La congeda con parole che possono suonare di semplice incoraggiamento o di rassicurante profezia: "Vai in pace e il Dio di Israele ti concederà ciò che tu gli hai chiesto". Per fortuna, Eli sapeva quel che diceva ed è stato profetico. Reduci dal pellegrinaggio, i coniugi si uniscono in atto di amore ed Anna resta incinta. Nella Bibbia ebraica la provvidenza divina agisce per far nascere un figlio desiderato, ma sempre, senza eccezioni, attraverso il congiungimento sessuale dei genitori, che è marcato nel testo:
"Elcana conobbe sua moglie e il Signore si ricordò di lei". Immagino il sorriso divino nel vederli abbracciati e la divina soddisfazione al primo sintomo della gravidanza.
Dopo nove mesi nasce un sano bambino, cui vien dato nome Samuele, Shmuel, Dio ha ascoltato. L’anno seguente Elcana torna al santuario, ma Anna decide di restare per non esporre il piccolo al rischio del viaggio. Le è troppo prezioso. Lo allatta, lo custodisce, lo guarda, lo protegge, lo fa crescere. Diventerà il gran giudice, guida del popolo, e quando il popolo chiederà un re, mettendolo in guardia dalle conseguenze della monarchia, lo contenterà, ungendo il Re.
Anna, madre felice, diviene un cantore, cantore donna, poetessa, in Israele, con il bel cantico, che si recita appunto a Rosh ha-Shanah: "Esulta il mio cuore nel Signore …. Si erge la mia fronte in grazia del Signore ….. Si apre la mia bocca ….. Non vi è santo come il Signore, né rocca eguale al nostro Dio …..L’arco degli eroi è infranto mentre i deboli vengono cinti di forza….Quella che era sterile partorisce per sette volte [pare che Anna ci prenda gusto] mentre la madre feconda resta desolata [ora Anna trionfalmente esagera]……. Il Signore fa morire e fa risorgere ……. Solleva il misero dalla polvere…… Al Signore appartengono le colonne della terra……Egli veglierà sui suoi devoti…..Giudicherà gli estremi confini della terra, darà vigore al suo re ed esalterà la potenza del suo unto".
SHANAH TOVAH, Bruno Di Porto

Gerusalemme sotto la neve


CAMPANIA: AL VIA PARTNERSHIP CON ISRAELE PER SCAMBI ECONOMICI

(AGI) - Napoli, 23 set. - Sara’ l’ambasciata d’Italia a Tel Aviv a ospitare la presentazione del vice presidente della Giunta della Campania Antonio Valiante a rappresenti dell’economia israeliana il “Progetto Paese Israele” della Regione. L’iniziativa rientra nel piu’ articolato programma regionale di partenariato con i paesi del Mediterraneo”. La Campania ha attivato l’Antenna Campaniamed a Tel Aviv, ubicata presso la sede della Camera di Commercio e Industria lsrael-Italia, che eroga a titolo gratuito un’ampia gamma di servizi specialistici alle imprese israeliane interessate ad interagire con quelle campane e viceversa. In particolare, fornisce informazioni macroeconomiche e statistiche, sui potenziali partner, per pratiche doganali e sui business cost, e assistenza di tipo legale, fiscale e doganale, nelle trattative commerciali, nei rapporti con la clientela, per la soluzione di controversie e il recupero crediti. All’incontro e’ prevista la partecipazione dell’ambasciatore d’Italia in Israele Luigi Mattiolo, del presidente della Camera di Commercio e Industria Israel-Italia Ronni Benatoff, del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv Simonetta della Seta. “Il progetto - sottolinea Valiante - ha come obiettivo fondamentale la realizzazione di partnership soprattutto verso due settori strategici, l’ agroindustria-agroalimentare e l’Information and Communication Technology (ICT)”. (AGI)

Neghev

Nuovo regime dei visti tra Russia e Israele

È entrato in vigore un regime di liberalizzazione mutua dei visti tra la Russia e Israele. Lo rende noto l´agenzia informativa russa RIA Novosti. Israele da tempo voleva cancellare l´obbligatorietà dei visti per la Russia, nel tentativo di raddoppiare i voli turistici verso la Russia e raggiungere le 400.000 unità annue nei prossimi due anni. Israele era la terza destinazione turistica per i russi dopo gli Stati Uniti e la Francia, secondo le statistiche del 2007.
Gli osservatori hanno affermato che i viaggi senza visto tra i due Paesi saranno economicamente convenienti e storicamente naturali. Gli immigrati dalla Russia e dalle altre Repubbliche ex-sovietiche sono più di 1 milione in Israele, che conta 7 milioni di cittadini in tutto: ciò significa che le visite ad amici e parenti sono prossime ad una grossa crescita. I due Paesi hanno firmato un accordo per cancellare le norme sui visti già in marzo di quest´anno.
Le autorità israeliane, comunque, hanno raccomandato ai turisti russi di acquistare biglietti di andata e ritorno, utilizzare pacchetti vacanza, prenotare gli hotel o viaggiare con lettere di invito, oltre ad utilizzare carte di credito per evitare complicazioni presso i controlli dei passaporti in Israele. Le nuove norme permettono ai viaggiatori russi di visitare Israele per 90 giorni senza bisogno di un visto. Le stesse norme riguardano i turisti israeliani che intendono visitare la Russia. I possessori di passaporti diplomatici o business class, invece, devono ancora ottenere i visti, come anche chi viaggia per lavoro o studio. Fonte: http://en.rian.ru/ - by Elena Arena

Betlemme, chiesa Natività

Emirati Arabi Uniti: rapporti commerciali con Israele in costante aumento

I rapporti commerciali formali degli Emirati Arabi Uniti sono limitati dall’adesione al boicottaggio di beni di provenienza israelianama la presenza di merci riconducibile ad Israele in questi mercati stride con la presa di posizione delle istituzioni. Un’analisi dell’ingresso di tali prodotti nel paese in questione e della loro tipologia mette in dubbio l’efficacia del sistema di boicottaggio ed evidenzia le discrepanze tra dati formali e dati sostanziali nei rapporti tra Emirati ed Israele.Il giro di affari che indirettamente introduce beni israeliani negli Emirati di fatto scavalca il congelamento dei rapporti diplomatici, ma ostacoli istituzionali rendono gli scambi diretti con ditte israeliane meno agevoli, a meno che non vengano esplorati percorsi alternativi.
23 settembre 2008, http://it.equilibri.net/


Romy Gai al servizio degli sceicchi"Conquisteremo il mondo del calcio"

L'ex dirigente della Juventus dallo scorso giugno è l'amministratore delegato della lega calcio degli Emirati Arabi. "Abbiamo obiettivi ambiziosi a partire dal Mondiale per club. Il calcio italiano? Non mi manca"

Hanno soldi, tanti soldi, e una grande passione. Investono cifre inimmaginabili anche per Moratti e Abramovich. I nuovi padroni del calcio sono loro: gli sceicchi. Il nuovo boss del Manchester City è pronto a investire qualcosa come 250 milioni di euro solo per il mercato di gennaio. Come primo 'regalino' per i tifosi è arrivato Robinho alla modica cifra di 40 milioni di euro e, pare, che Sulaiman Al Fahim sia pronto a mettere davanti ai dirigenti della Juventus 70 milioni di euro per portarsi via il portiere più forte del mondo, Gigi Buffon.
In questa fanta-operazione di mercato c'è il passato e il presente di una vecchia conoscenza del nostro calcio che da qualche mese si è lanciato in una nuova avventura all'ombra dei petroldollari. Dirigente bianconero per 14 anni come responsabile del marketing, direttore commerciale e assistente di Antonio Giraudo, Romy Gai dal 1 giugno scorso ha trasferito armi e bagagli a Dubai per ricoprire il ruolo di amministratore delegato della nascente lega calcio degli Emirati Arabi. A lui gli sceicchi, azionisti della lega, hanno dato il difficile compito di traghettare il calcio arabo verso il professionismo, seguendo il modello della Premier League inglese. Insomma, i soldi, tanti soldi, sono tutti loro, ma senza le competenze italiane si sarebbe fatta poca strada...................

martedì 23 settembre 2008


Ricette per il Capodanno ebraico ( Rosh Hashanah) che sarà il 29 settembre

DATTERI RIPIENI

INGREDIENTI (per 6 persone): Datteri freschi (25), ricotta (4 cucchiai), uvetta (2 cucchiai)pinoli (2 cucchiai), buccia di arancia grattata (2/3 cucchiai), zucchero ( 2 cucchiai).
TEMPO DI PREPARAZIONE:40 minuti.
PREPARAZIONE: Tagliare i datteri a metà e togliere il nocciolo; in una zuppiera mescolare la ricotta con lo zucchero ed aggiungere gli altri ingredienti. Porre un cucchiaino dell’impasto in ogni dattero e richiuderlo.

SOUFFLÈ DI ZUCCA E PATATE

INGREDIENTI (per 6 persone): Zucca gialla (800 g), patate frullate (4), albumi d’uova (6), cipolle (2), grana (350 g) oppure salsa di pomodoro (4 bicchieri), olio extravergine d’oliva (4 cucchiai), margarina (50 g), zafferano (1 bustina), farina (1 cucchiaio), sale.
TEMPO DI PREPARAZIONE (30 minuti) – TEMPO DI COTTURA (1 ora)
PREPARAZIONE: Sbucciare la zucca, lavarla e tagliarla a fette; metterla al fuoco con olio, cipolla tritata fine e sale. Cuocere per 25 minuti e frullare con le cipolle; a parte frullare, crude le patate ed unirle in una zuppiera alla zucca. Montare gli albumi a neve ed aggiungerli alla zucca con lo zafferano.( Se si ha un pasto di latte aggiungere anche il grana, altrimenti insaporire, dopo la cottura in forno, versandoci sopra salsa di pomodoro calda.) Versare l’impasto in una pirofila da forno ( unta con margarina ed infarinata) e cuocere per 30 minuti a forno ben caldo (180/200).

PASSATO DI ZUCCA CON AMARETTI

INGREDIENTI (per 6 persone): Zucca gialla (1kg abbondante), patate (2 grandi), carote (2), cipolla (1 rossa), prezzemolo tritato (1 cucchiaio), latte (1/2 l), amaretti duri tritati (6 cucchiaini) grana (6 cucchiai), olio extra vergine. Tempo di preparazione: 20 minuti - Tempo di cottura: 1 ora PREPARAZIONE: Tagliare a pezzettini la zucca, e mettere al fuoco con acqua (da coprire appena la zucca) insieme alle patate, carote, cipolla, olio e sale. Cuocere con coperchio a fuoco lento per 40 minuti, frullare il tutto e rimettere al fuoco per 20 minuti aggiungendo il latte ed il prezzemolo. Deve venire un potage cremoso da servire caldo con aggiunta nelle singole porzioni di amaretti tritati (1 cucchiaino a persona) e grana (1 cucchiaio a persona), olio crudo, a piacere del pepe.

CARPACCIO MEDIOEVALE

Si può fare sia di carne, sia di latte in base al resto della cena.
INGREDIENTI ( per 6 persone):
Provola affumicata tagliata fine o tacchino affumicato (350 gr), valeriana (200gr), melograno (2), arancia(2), olio, sale, limone.Tempo di preparazione: 10 minuti. PREPARAZIONE: Disporre le fette di provola o di tacchino su un letto di insalata condita con olio, sale, limone e pepe. Sopra mettere i chicchi di melograno; tagliare l’arancia a fette molto sottili in modo da coprire il tutto

ALICI SOTTO PESTO

INGREDIENTI (per 6 persone):
Alici sott’olio (600 gr), battuto di prezzemolo (3 cucchiai) , aglio ( 3 spicchi), pinoli (80 gr), noci (4), olio extra vergine di oliva, vino bianco (1 bicchiere), limone(1) , peperoncino.
Tempo di preparazione: 20 minuti PREPARAZIONE: Sciacquare le alici con il vino bianco e metterle in un piatto coperte completamente di olio. Tritare l’aglio con i pinoli, le noci, l’aglio e unire al prezzemolo. Mescolare il battuto con le alici, aggiungere il succo di limone e dare una spolverata di peperoncino. Preparare un giorno prima per fare insaporire.

Gerusalemme con la neve, valle del Cedro

Israele: in crescita i turisti italiani

Continua la curva positiva della crescita del turismo verso Israele.Da gennaio a luglio 2008 si sono recati in Israele dall’Italia 84.000 turisti determinando una crescita complessiva rispetto ai primi 8 mesi del 2007 del 68%.Il 2007 si era concluso con l’arrivo in Israele dall’Italia di 82.000 turisti; nei primi 8 mesi del 2008, il dato del 2007 è stato superato complessivamente di oltre 2000 unità. La meta che il Ministero del Turismo si è prefissata all’inizio del 2008 è il raggiungimento di 100.000 turisti italiani. 22-09-2008, http://www.masterviaggi.it/


Sequestrati in Israele conti bancari e proprietà dell'Alitalia

I conti bancari e proprieta' dell' Alitalia in Israele sono stati posti sotto sequestro su richiesta dell' ente aeroportuale israeliano a causa di un debito di mezzo milione di dollari (350 mila euro). Lo ha riferito oggi in esclusiva il locale quotidiano finanziario The Marker. La direzione dell' Alitalia in Israele ha riferito di non aver finora ricevuto alcun avviso da parte delle autorita' competenti. Secondo The Marker, la richiesta di sequestro e' stata approvata lo scorso venerdi' dal tribunale di Tel Aviv.
Il passo dall' ente aeroportuale e' stato deciso, secondo il giornale, dopo l' annuncio del responsabile della gestione commissariale della compagnia in Italia che saranno onorati soloi debiti dell' Alitalia maturati dal 29 agosto scorso in poi. Il sequestro riguarda oltre i conti bancari, anche automezzi e due motori d'aereo dell' Alitalia che si trovano nei depositi dell' Industria Aeronautica. 21 settembre 2008 http://www.rainews24.it/


Yad Vashem


PER NON DIMENTICARE:

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per mezzo pane, che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore stando in casa andando per via, coricandovi, alzandovi. Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, i vostri nati torcano il viso da voi. Primo Levi

lunedì 22 settembre 2008

Shangai addio

di Angel Wagenstein
Traduzione dal bulgaro di Roberto Adinolfi
Baldini Castaldi Dalai €18

Due libri diversi per impianto narrativo ma simili per ambientazione storica narrano un capitolo poco conosciuto nella storia della tragedia degli ebrei durante la seconda guerra mondiale: “Dieci bottiglie verdi” di Vivianne Jeanette Kaplan, recensito in queste pagine, racconta sotto forma di diario la drammatica odissea che ha portato Gerda Kosiner, madre dell’autrice, ad abbandonare Vienna per raggiungere Shanghai nel disperato tentativo di sfuggire alla spirale di odio nazista.
E sempre la città cinese è protagonista del romanzo storico, di avventura e di spionaggio di Angel Wagenstein: l’unico luogo dopo l’avvento del nazismo disposto ad offrire rifugio a più di 20.000 ebrei tedeschi e austriaci per la maggior parte intellettuali, artisti, musicisti altrimenti destinati ai campi di sterminio.
In una città cosmopolita dove gli eleganti sobborghi delle colonie internazionali, gli alberghi di lusso, i negozi colmi di gioielli e statuette in avorio e ambra convivono con la miseria e il degrado dei rioni paludosi densamente popolati, è lo squallido e desolato quartiere di Honk Yu che accoglie questa moltitudine disperata di uomini e donne in fuga dall’Europa nazista.
Seppur abituati a vivere in comodi appartamenti e ville lussuose, ad esercitare professioni prestigiose, gli ebrei giunti a Shanghai accettano i lavori più umili, alcuni con pacata rassegnazione, altri con acuta sofferenza, senza mai rinunciare alla propria dignità e fierezza.
Durante la Notte dei Cristalli del novembre 1938, al termine della “Sinfonia degli Addii”, i musicisti ebrei dell’orchestra filarmonica di Dresda vengono arrestati dalle SS e deportati a Dachau. Fra essi c’è il grande violinista Theodor Weissberg, una “persona fragile, delicata e premurosa” che non conoscerà mai il segreto che ha consentito alla moglie Elisabeth Muller Weissberg di ottenerne la liberazione. Insieme a Theodor ed Elisabeth giunge a Shanghai anche la bellissima Hilde Braun, il cui vero nome è Rachel Braunfeld.
Consapevole dei rischi che corre in quanto ebrea, Hilde che si trova a Parigi come modella, decide di non tornare in Germania e, grazie al denaro ricavato dalla vendita della stupenda collana donatale dal romantico dottor Hiroshi Okura, parte per la Cina con l’”ungherese” Istvàn Keleti, un pianista mai sobrio ma di animo generoso che lavora nella medesima “insignificante commediola musicale”. Nel ghetto sovraffollato dove approdano le condizioni di vita sono spaventose e le possibilità di trovare lavoro quasi nulle. Se Hilde, grazie al suo aspetto ariano, riesce a diventare segretaria personale del barone Von Dammbach della rappresentanza ufficiale del Terzo Reich, Theodor ed Elisabeth si arrabattano ogni giorno alla ricerca di un lavoro dignitoso.
Attorno a loro si muove in un succedersi di colpi di scena una galleria di personaggi e di vite diverse: il rabbino Leo Levin fiducioso nell’innata bontà degli uomini, Schlomo Finkelstein, ladruncolo scaltro ma generoso, Vladek agente segreto per conto dei russi, cosmopolita e poliglotta, madre Antonia una suora carmelitana giunta dall’Alsazia “generosa e altruista, fedele alla propria missione”.La situazione degli ebrei di Shanghai è destinata a peggiorare dopo Pearl Harbor quando le autorità tedesche decidono di creare un ghetto nella zona sud di Honk Yu e rinchiudervi tutti gli ebrei. I giapponesi da parte loro, estranei alla cultura dell’antisemitismo, assecondano gli alleati a malincuore, considerando quell’iniziativa “nient’altro che follia, un’idea stupida e un inutile spreco di mezzi, energia e tempo”.L’autore, bulgaro di origine ebraica, partigiano durante la seconda guerra mondiale ha fatto il regista e lo sceneggiatore e il romanzo, scritto con un lessico scorrevole ed efficace, ha il ritmo incalzante di un copione strutturato in modo magistrale per raccontare l’epica avventurosa di un gruppo di ebrei in fuga dalla follia hitleriana. E Shanghai “città di splendore e miseria ultimo approdo della speranza, simbolo di un’accanita volontà di sopravvivere” divenne la città della loro maledizione ma anche della loro salvezza. Giorgia Greco

biblioteca università di Gerusalemme

L’Organizzazione vincitrice del Premio Israele a favore degli ebrei di tutto il mondo

Quando lo scorso Yom Ha-‘atzmaut (Festa dell’Indipendenza) Chananya Chollak e la dott. Bracha Zisser si sono alzati per ricevere il Premio Israele in rappresentanza dell’organizzazione Ezer Mizion, fra il pubblico è scoppiato un applauso spontaneo, trasformatosi immediatamente in una vera e propria ovazione. Ezer Mizion è stato scelto come destinatario della più prestigiosa onoreficenza israeliana per la "lodevolissima impresa e l'eccezionale contributo al paese e alla società", in quanto fornisce assistenza para-medica ai malati ed ai disabili israeliani. Fondato nel 1979 da Chananya Chollak, ora presidente internazionale dell'organizzazione, Ezer Mizion occupa una nicchia tutta particolare nella vita di Israele. La sua vasta scelta di servizi gratuiti comprende ambulanze e trasporti per anziani e handicappati, prestito di attrezzature mediche e riabilitative, sostegno agli anziani, assistenza ai malati da cancro, programmi per i giovani fisicamente e mentalmente disabili e molti altri servizi. Grazie alle sue 25 succursali sparse in tutto il paese, i suoi oltre 10.000 volontari ed i suoi oltre 650.000 beneficiati all'anno, appartenenti ad ogni settore della popolazione, sono davvero pochi gli israeliani che non abbiano mai avuto a che fare, direttamente o indirettamente, con questa organizzazione.

Il Registro Internazionale dei Donatori di Midollo Osseo

Il programma gestito ed ideato da Ezer Mizion che ha il maggior impatto fra gli ebrei del mondo è il Registro Internazionale di Donatori di Midollo Osseo (BMDR).
Creato nel 1998 dal tycoon dei centri commerciali, nonché presidente della Elbit Medical Imaging, Moti Zisser e da sua moglie, Dott. Bracha Zisser, dopo la lotta sostenuta da Moti contro il cancro, il BMDR offre ai malati di cancro ebrei in tutto il mondo la possibilità di vincere la malattia. I registri di midollo osseo in tutto il mondo servono a localizzare donatori geneticamente compatibili per i malati di cancro, in modo che le cellule staminali del donatore sano possano rimpiazzare il midollo osseo del paziente, malato o danneggiato dalla chemioterapia.
Tuttavia, poiché gli ebrei sono per tradizione endogamici e quindi spesso con una mappa genetica molto specifica, le possibilità di un paziente ebreo di trovare un donatore geneticamente compatibile nei registri generali di donatori di midollo osseo sono veramente minime. Dai cinquemila campioni di sangue ottenuti dalla prima campagna di raccolta di midollo osseo per un giovane ammalato di cancro, il Registro dei Donatori di Midollo Osseo di Ezer Mizion ha superato oggi i 350.000 iscritti. La proiezione effettuata dal Ministero Israeliano della Salute prevede che con 600.000 iscritti, il BMDR sia in grado di trovare donatori praticamente per ogni ebreo al mondo, che necessiti di un trapianto di cellule staminali. Ezer Mizion lancia campagne periodiche per registrare nuovi donatori potenziali. Nel corso dell'ultima campagna si sono iscritte 31.000 persone provenienti da ogni parte di Israele. Inoltre, in seguito ad un accordo senza precedenti fra Ezer Mizion e Tsahal, l'esercito israeliano, le nuove reclute possono, se vogliono, iscriversi al Registro dei Donatori di Midollo Osseo nel corso dei normali procedimenti di arruolamento. Un ambulatorio speciale per il rilevamento di campioni di sangue è stato creato nel Centro di Arruolamento di Tel HaShomer. Quasi 70.000 nuove reclute si sono già iscritte, di cui 130 sono risultati immediatamente idonei a servire da donatori. "Questi ragazzi sono il tipo ideale di donatore potenziale – afferma la dott. Bracha Zisser, direttrice del Registro – Sono giovani e sani ed arricchiscono il registro con una grande varietà di background genetici". Con i suoi 350.000 donatori potenziali già iscritti nel Registro, Ezer Mizion ha già abbondantemente superato la metà della strada verso il traguardo dei 600.000. L'unico ostacolo verso il raggiungimento della magica cifra di 600.000 è rappresentato puramente e semplicemente dal denaro. Testare e catalogare ciascun campione di sangue offerto dai donatori potenziali costa 45$: in tutto, sono necessari meno di 12 milioni di dollari. Questa cifra non è al di là di ogni possibilità, sottolinea la dott. Zisser, facendo notare che il Registro serve da polizza di assicurazione per tutti gli ebrei del mondo.
Per informazioni rivolgersi a Paolo Sabbadini (BMDR ITALIA) bmdr.italia@tele2.it