
venerdì 20 marzo 2009

INGREDIENTI: 70gr di cioccolato grattugiato, 110 gr di biscotti semplici, 1 cucchiaio di mandorle sgusciate, 1 pinta di latte, 1/3 tazza di zucchero, 5 rossi d'uovo, 3 bianchi d'uovo, 1 cucchiaio di burro PREPARAZIONE:Versare il latte nella casseruola e mettere su fuoco medio.Aggiungere lo zucchero ed il cioccolato grattugiato e fondere mescolando costantemente. Quando il cioccolato si è sciolto togliere dal fuoco. Mondare le mandorle mettendole in acqua bollente e togliere la pelle a mano. Asciugare bene e sbriciolarle con i biscotti. Aggiungere al latte e lasciar raffreddare. Aggiungere i rossi al latte mescolando bene. Sbattere i bianchi d'uovo e incorporare nel composto. Ungere con il burro una piccola casseruola,spargervi un po' di zucchero, versarci il composto e coprire. Mettere la casseruola in un'altra larga casseruola riempita per metà con acqua calda e mettere in forno moderatamente caldo per un'ora. Estrarre dal forno e far raffreddare per 10 minuti. Dopo il raffreddamento rimuovere il cioccolato dalla casseruola e dividerlo nelle ciotole da tavola. Servire caldo o freddo come dessert. BOLLETTINO N° 27
INGREDIENTI: 4 mele delizia, 4 uova intere, 400 gr. di amaretti secchi, 1 arancia, 70 gr. di cacao amaro, 1 bicchiere vino dolce bianco, 1 bustina di vaniglina, 1/2 bicchiere di rum, Caffè quanto basta, 1 punta di cannella in polvere,Zucchero, Savoiardi.
PREPARAZIONE: Far cuocere le mele con il vino bianco. Lasciare intiepidire e passare al passaverdure la verdura.A parte ammorbidire gli amaretti lasciandoli a bagno con il caffè ancora caldo ed il rum, schiacciandoli bene con una forchetta. Sbattere bene le uova con lo zucchero (a piacere) ed unirle alla frutta, agli amaretti, al cacao, la cannella ed alla buccia di arancia grattugiata . Se il composto risulta essere aggiungere alcuni savoiardi sbriciolati. Oliare una pirofila e cospargerla di farina di mais. Versarvi il composto, coprirlo con un foglio di carta da forno e lasciarlo cuocere a forno medio, 160° C per circa due ore. BOLLETTINO N° 27

SHAVUOT Cinque conferenze sulla Pentecoste
nel 1886, nel periodo in cui, dopo i grandi lavori dedicati alle origini ebraiche del cristianesimo, si dedicava alla stesura di Israël et l’Humanité. In quest’opera egli intende esporre la parte non scritta ma tradizionale della storia della Rivelazione sul Sinai. Mentre i teologi cristiani avevano preso a pretesto l’episodio del vitello d’oro per trasformare l’elezione di Israele in una maledizione, e i filosofi, da almeno tre secoli, negavano che il Pentateuco fosse opera di Mosè, e vedevano nella rivelazione un’aggiunta inutile, se non dannosa, alla religione naturale, Benamozegh, con Cinque conferenze sulla Pentecoste, sottolinea la forza salvifica della Rivelazione sul Sinai («una verità antica quanto il mondo, l’anima, anzi il pensiero, il verbo, lo spirito dell’universo») e la sua validità per l’intera umanità.
Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900), biblista, talmudista, cabbalista, filosofo della religione, è stato il più importante rabbino italiano dell’Ottocento. Nato da una famiglia originaria di Fez, in Marocco, trascorse per intero la sua vita a Livorno, esercitando l’ufficio di rabbino. Negli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per la sua opera, con la pubblicazione di
Israele e l’umanità (1990), Morale ebraica e morale cristiana (1997), L’origine dei dogmi cristiani (2002), Il Noachismo (2006), Storia degli esseni (2007) editi da Marietti, Israele e Umanità. Il mio Credo (ETS, 2002), L’immortalità dell’anima (La parola, 2008).
Marco Morselli (Roma 1954) ha insegnato Filosofia ebraica e Storia dell’ebraismo presso il Collegio Rabbinico Italiano ed è stato Research Fellow dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Da più di venti anni si occupa di dialogo ebraico-cristiano e di dialogo interreligioso. Ha curato una ventina di opere ed è autore de I passi del Messia. Per una teologia ebraica del cristianesimo,
Marietti 20082.
giovedì 19 marzo 2009
A Hollywood, Florida, ha aperto i battenti "Ben Gamla", la prima scuola elementare pubblica degli Stati Uniti dove si insegna solo in lingua ebraica e inglese. Il 90 cento degli alunni sono ebrei, il 50 per cento figli di israeliani e, essendo pubblica, è aperta a tutti. Gli alunni apprendono la storia di Anna Frank, Harry Houdini e Albert Einstein assieme a quella di Washington, Jefferson e Lincoln. Il boom di iscrizioni si deve al fatto che è gratis e, in tempo di crisi, così molte famiglie tendono a lasciare le scuole ebraiche private per quella pubblica.
MaurizioMolinari,giornalista, http://www.moked.it/
Osseh Shalom. Il Rav Sacks invita a cantare assieme e per Israele si rinnova la magia del Band Aid
"Il dottor Sachs - Un medico ebreo in Friuli e la sua famiglia tra Otto e Novecento"
domenica 15 marzo 2009



La Regione impegnata a promuovere reti multimodali anche all'estero
