sabato 19 novembre 2011

Israele lancia due canali youtube per i pellegrini cristiani

Diventano due i canali tv promossi attraverso YouTube dal ministero del Turismo israeliano per attrarre pellegrini cristiani in "Terra Santa" e fornire loro informazioni utili, suggestioni e spunti di viaggio. L'iniziativa - come si legge in una nota diffusa dallo stesso ministero - rientra fra quelle previste da un nuovo capitolo di spese da 60 milioni di shekel (12 milioni di euro) stanziato dal governo per la promozione del turismo su internet e destinato ai potenziali visitatori cristiani: elemento fondamentale del bacino turistico d'Israele, il cui consolidamento appare decisivo per incrementare e rilanciare il flusso di presenze nel Paese, secondo gli sforzi in atto. L'ultimo progetto, al via in questi giorni, è quello del nuovo Christian YouTube channel: pensato per i cristiani di tutte le confessioni e realizzato in varie lingue (russo - idioma che identifica ormai la maggioranza relativa dei pellegrini censiti annualmente in Terra Santa - inglese, francese, tedesco, portoghese, spagnolo, polacco e giapponese). Un canale che offrirà informazioni utili, ma trasmetterà anche brevi video registrati da esponenti del clero, leader di gruppi religiosi e semplici turisti con le loro esperienze di viaggio nei luoghi santi di Gerusalemme e dintorni. Esso si affianca a un altro sito, concepito su iniziativa del dicastero sempre su YouTube, riservato invece segnatamente ai soli cattolici che risulta aver avuto finora oltre 750.000 contatti. "Questi nuovi siti web aiuteranno a diffondere informazioni, ma anche messaggi sullo speciale significato spirituale di un pellegrinaggio in Terrasanta", ha commentato il ministro del Turismo, Stas Misezhnikov, sottolineando come i visitatori cristiani rappresentino oggi per il suo dicastero "il target di mercato chiave per incentivare gli ingressi" in Israele.(Ansa).http://fuoridalghetto.blogosfere.it/

Gnocchi di zucca

Ingredienti per 4 persone:500 gr di zucca,50 gr di burro,250 gr di farina.Per il condimento:burro qb, salvia qb, parmigiano qb, sale, pepe.
Procedimento:Cuocere la zucca in forno poi frullarla nel tritatutto.Unire alla zucca il burro e la farina quanto basta per ottenere un impasto plastico.Formare gli gnocchi e schiacciarli con la forchetta.Fondere il burro in un pentolino con la salvia.Lessare gli gnocchi in acqua salata.Servire conditi con burro, salvia, parmigiano e pepe.http://imenudibenedetta.blogspot.com/


fiume Giordano all'uscita dal lago Tiberiade
Scialla

Si fa un gran parlare in questi giorni alla radio e televisione e sui giornali di Scialla, il nuovo film di Francesco Bruni premiato a Venezia con Fabrizio Bentivoglio e uno stuolo di giovani sullo slang dei teenager italiani. Quale sia l'origine della parola scialla, usata per dire ''sta tranquillo, prendila comoda'', non è chiaro. Il Messaggero del 13/11 intervista un gruppo di giovani e uno di loro dice che scialla viene da shalom, pace. Non credo sia la spiegazione più probabile, ma è notevole che qualcuno (un ragazzo!) l'abbia proposta, forse neanche sapendo che è il saluto usuale fra gli ebrei di tutto il mondo da più di tremila anni.rav Gianfranco Di Segni, Collegio rabbinico italiano,http://www.moked.it/


Saluto degli Italkim al ministro Giulio Terzi di Sant'Agata

Auguri affettuosi di buon lavoro al nuovo esecutivo, e in particolare al nuovo ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata, sono stati trasmessi dal Comitato degli italiani residenti in Israele. Il presidente del Comites Israele, Beniamino Lazar, ha espresso, a nome del Comitato e di tutta la collettività italiana residente in Israele, profonda soddisfazione per la nomina dell'ambasciatore Giulio Terzi di Sant'Agata a ministro degli Esteri nel nuovo governo presieduto da Mario Monti. Nella lettera scritta in proposito all'ambasciatore d'Italia in Israele Luigi Mattiolo, Lazar ricorda con apprezzamento l'impegno svolto da Terzi di Sant'Agata nel corso della sua missione diplomatica in loco, menzionando in particolare la "promozione degli interessi bilaterali, della collaborazione e dell'amicizia fra i due Paesi" e il ruolo avuto nella costituzione del Comites. Al nuovo ministro degli Esteri si augura nella missiva "di svolgere al meglio la sua nuova importante e delicata missione" http://www.moked.it/

venerdì 18 novembre 2011


CROSTATA DI RICOTTA E AMARENE

Ingredienti Crostata di Ricotta e Amarene per 4 persone:1 rotolo e ½ di pasta frolla,confettura di amarene qb,450 gr di ricotta vaccina,200 gr di zucchero,1 uovo,zucchero a velo qb. Procedimento:Stendere la frolla in una teglia da forno.Farcire la frolla con la marmellata di amarene.Mescolare la ricotta con lo zucchero e un uovo in una ciotola.Versare la crema sulla marmellata.Ricavare dal resto della frolla delle strisce lunghe e disporle sulla torta formando un reticolato.Cuocere in forno a 180 gradi per 20 minuti col calore solo sotto e altri 20 minuti col calore sotto e sopra.

http://www.la7.it/imenudibenedetta/

Libro Amos Oz 'piratato' in Iran

Ma lui e' compiaciuto

(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Malgrado le relazioni incandescenti fra Iran ed Israele, nelle librerie iraniane e' adesso reperibile per la prima volta la traduzione in farsi - non autorizzata - di uno dei libri di Amos Oz: 'D'un tratto, nel folto del bosco'. Si tratta, secondo il celebre scrittore israeliano, di ''una fiaba, per bambini ed adulti''. ''Ben vengano 'pirati' del genere'' ha esclamato Oz nell' apprendere la notizia. ''Spero che sia possibile conquistare l'Iran con i libri, non con le bombe''.

Nuove tecnologie idriche L'assessore Raimondi a Tel Aviv

Scambio di tecnologie, collaborazione nella ricerca scientifica ed esplorazione delle possibilità di investimento per le imprese del settore idrico. Questi i temi al centro dell'incontro che si è svolto mercoledì a Tel Aviv tra l'assessore della Regione Lombardia all'Ambiente, Energia e Reti Marcello Raimondi e il ministro israeliano all'Industria e Commercio Shalom Shimon, a margine della sesta edizione della fiera internazionale di tecnologie idriche Watec 2011. "Abbiamo manifestato al ministro la nostra volontà di continuare la proficua collaborazione - ha detto Raimondi -, che ha già portato a sperimentazioni significative e che potrà svilupparsi ancor di più nei prossimi anni in alcuni settori strategici come quello del trattamento delle acque reflue, le bonifiche delle acque di falda e l'irrigazione". Il ministro ha espresso la propria amicizia nei confronti del presidente della Regione Roberto Formigoni e dell'assessore Raimondi, che aveva già avuto modo di incontrare in occasione della visita effettuata a Milano lo scorso giugno. Il ministro ha anche consegnato all'assessore una lettera personale per il presidente Formigoni nella quale "auspica una sempre più stretta partnership politica e commerciale nei settori della sanità e tecnologie idriche". In precedenza l'assessore aveva incontrato anche il direttore dell'autorità idrica centrale dello Stato di Israele Oded Fixler e il direttore della società di attrazione di investimenti nei settori più innovativi dell'industria israeliana Oded Distel. "Abbiamo approfondito i temi dei modelli di gestione del servizio idrico che lo Stato di Israele ha sviluppato negli anni - ha continuato l'assessore - traendone interessanti spunti per una corretta valutazione della tariffa". L'incontro ha anche toccato alcuni aspetti legati alle possibili collaborazioni in vista dell'Expo del 2015, cui Israele ha già aderito e rispetto al quale, come ha confermato il ministro, le imprese locali nutrono grandi aspettative. "La grande tradizione e vocazione agricola della Lombardia, così come il tema di Expo - ha spiegato Raimondi - rappresentano un ulteriore punto di contatto con le realtà imprenditoriali innovative israeliane, che saranno ulteriormente valorizzate in vista della grande manifestazione". Raimondi ha poi visitato gli stand di Watec, accompagnato da una delegazione diplomatica italo-israeliana guidata dall'ambasciatore italiano in Israele Luigi Mattiolo. "Sono rimasto favorevolmente impressionato dal grado di innovazione tecnologica e dalle sperimentazioni in atto presenti in questa fiera - ha concluso Raimondi -. Sono sicuro che, con i progetti di partnership e di possibili collaborazioni che stiamo portando avanti con il Governo israeliano, le nostre imprese e i gestori del servizio idrico trarranno notevoli benefici, così come opportunità commerciali e di investimento". http://www.ecodibergamo.it/,16 nov


Alle radici dell’approccio iraniano al Medio Oriente

Di Aymenn Jawad Al-Tamimi,http://www.israele.net/
Cos’è che spinge l’ambizione dell’Iran a diventare la potenza dominante in Medio Oriente a spese degli stati arabi sunniti del Golfo come l’Arabia Saudita, il Bahrain e gli Emirati Arabi Uniti? È soltanto una questione relativa all’ideologia islamista sciita dell’Iran?Vale la pena ricordare che molte delle politiche militanti ed espansioniste dell’Iran precedono la rivoluzione di Khomeini e la sua ascesa al potere nel 1979. Ad esempio, le rivendicazioni iraniane sul Bahrain risalgono alla risoluzione del 1957 dello scià, laico, Mohammed Reza Pahlavi in cui si proclamava che l’isola costituisce la quattordicesima provincia dell’Iran. Lo scià finì col lasciar perdere, per il momento, il Bahrain, con grande disappunto dei nazionalisti iraniani. Nondimeno, nel 1971 prese il controllo delle isole Abu Musa e Tunbs, nel Golfo Persico: il che costituisce la base di un contenzioso tuttora aperto fra Iran ed Emirati Arabi Uniti per il controllo di quelle isole.Non basta. L’attuale politica di Tehran che fornisce sostegno a gruppi armati in Iraq non è che una continuazione dell’approccio sciita verso il vicino occidentale dell’Iran. Le tensioni furono particolarmente gravi perché lo scià avversava il regime arabo nazionalista ba’athista, durante le contese per il controllo della via d’acqua dello Shatt al-Arab, e appoggiò i separatisti curdi in Iraq almeno fino agli accordi di Algeri del 1975. Di più. Lo scià, come l’attuale regime islamista, cercava di dotarsi di armamenti nucleari, pur continuando a sostenere in pubblico che il suo programma nucleare aveva unicamente scopi civili. Come ha osservato Abbas Milani, direttore di studi iraniani all’Università di Stanford, lo scià lasciò trapelare i suoi veri intenti quando nel 1974 dichiarò a Le Monde che un giorno, “prima di quanto non si creda”, l’Iran sarebbe stato “in possesso della bomba atomica”.Certo, lo scià indubbiamente non era nemico di Israele e non aveva l’abitudine di diramare proclami ostili del tipo “cancellare Israele dalla carta geografica”; ed è innegabile che l’odio dell’attuale governo iraniano verso lo stato ebraico è essenzialmente di natura religiosa. Inoltre lo scià intratteneva rapporti cordiali con l’Arabia Saudita, in quanto entrambi erano contro l’Egitto nazionalista pan-arabo di Nasser. Tuttavia l’ossessione dello scià per le spese militari, le sue bugie sul programma nucleare del paese e l’aggressione contro Emirati Arabi Uniti e Iraq dimostrano che l’egemonia regionale era sicuramente nei suoi piani. Ufficialmente le smisurate spese militari dovevano servire da deterrente rispetto all’Unione Sovietica, ma questo era solo un pretesto giacché gli Stati Uniti erano più che in grado di proteggere il regime dello scià dai disegni di Mosca.Dunque cosa c'è alla base della continuità fra le politiche dell’Iran di oggi e quelle dei tempi dello scià? È significativo il fatto che lo scià, come gli islamisti, odiava il nazionalismo arabo. Il fattore sottostante è dunque una contrapposizione etnica arabo-persiana? Una recente intervista alla tv Al Arabiya dell’eminente intellettuale iraniano Sadek Zibkalam, strettamente legato all’ex presidente iraniano Akbar Hashemi Rafsanjani, sembrerebbe suffragare questa tesi. “Il fenomeno dell’odio verso gli arabi – dice Zibkalam nell’intervista – è molto comune fra gli intellettuali. Ogni volta che l’Iran pronuncia una infuocata dichiarazione sui suoi vicini, si può facilmente vedere come sia imperniata sulla convinzione che i persiani sono superiori”. Zibkalam aggiunge che “i costanti attacchi iraniani contro i sunniti scaturiscono dal loro odio verso gli arabi”, che tale ostilità si estende in parte ad altri gruppi non-persiani presenti in Iran come i Lur e i Beluci, e che questi atteggiamenti sono saldamente radicati a livello sia della gente che del governo.In effetti, la convinzione iraniana della superiorità razziale persiana è cosa da non prendere alla leggera. La dinastia Pahlavi che precedette la rivoluzione del 1979 esibiva, come uno dei titoli dello scià, quello di “Aryamehr”, che significa “Luce degli ariani”.Per quanto riguarda il legame fra sentimenti anti-sunniti e sentimenti anti-arabi, è significativo quante siano le fazioni nazionaliste iraniane e pan-iraniste, come SUMKA e la Lega Ariana, che vedono lo sciismo in Iran come una forma di “islam ariano”.Più di recente, a conferma dell’analisi di Zibkalam, è comparso un articolo dell’ayatollah Mohammed Kharrazi, capo dell’organizzazione Hezbollah-Iran ed alto esponente dell’attuale regime. Pubblicato sul sito web di Hezbollah-Iran (e tradotto da Memri), l’articolo non ha suscitato nessuna condanna da parte di altri importanti membri del governo. Probabilmente l’affermazione più eclatante di Kharrazi è che il Corano è stato rivelato in arabo affinché gli arabi, “i più grandi infedeli e ipocriti”, potessero conoscere le meraviglie del Libro “nella più povera delle lingue del mondo”, in netto contrasto con il persiano che a quanto pare è “la lingua superiore degli abitanti del Paradiso”. Kharrazi prosegue propugnando la sottomissione degli arabi e di altri gruppi etnici che si trovano fra Israele e Afghanistan (come i Lur e i Beluci, che figurano un po' più in alto degli arabi nella sua gerarchia razziale) sotto un unico Grande Iran Islamista, vera “patria dell’islam”.
In breve, le continue tensioni fra Iran e, in particolare, gli stati arabi del Golfo sono almeno in parte il prodotto di una tradizionale ostilità razziale arabo-persiana che precede l’ascesa del regime islamista. Pertanto, anche con un cambiamento di regime e la fine della diretta minaccia iraniana all'esistenza di Israele, l’Iran continuerà verosimilmente a battersi per spostare l’equilibrio del potere e dell’influenza regionale in Medio Oriente sottraendolo all’Arabia Saudita, a condizione che non vi sia un nemico comune da combattere, e proseguirà il suo programma nucleare per conseguire questo obiettivo.(Da: Jerusalem Post, 25.10.11)


Si conclude oggi la 6a edizione del Pitigliani Kolno'a Festival, presso la Casa del Cinema di Roma. La kermesse cinematografica è dedicata a film israeliani o con tema ebraico. Tra i titoli di oggi segnaliamo "The lost love diaries" di Yasmine Novak, documentario in cui un vecchio diario racchiude le risposte alle domande di una vita; "Intimate Grammar" di Nir Bergman - tratto dal libro di David Grossman - narra di un ragazzo che si rifugia nell'universo delle parole e nel proprio mondo interiore; e "The Hangman" di Nathalie Braun, documentario che racconta la vita odierna di Shalom Nagar, l'uomo che impiccò il nazista Adolf Eichmann (condannato a morte nel 1962 dal tribunale israeliano). Tutti i film sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.http://d.repubblica.it/