sabato 20 ottobre 2012

Difesa: Capo Stato Maggiore Abrate in visita in Israele

(ASCA) - Roma, 18 ott - Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, gen. Biagio Abrate, si e' recato in Israele per la prevista visita dal 15 al 17 ottobre , dove ha incontrato il suo omologo Generale Benjamin Gantz, Capo di Stato Maggiore Generale delle Forze di Difesa israeliane Le tematiche trattate, precisa una nota del dicastero della Difesa, hanno riguardato l'analisi della situazione geo-strategica in Medio Oriente ed in particolare le possibili evoluzioni ed il loro impatto sui paesi del bacino mediterraneo e sulla sicurezza internazionale in genere.L'incontro, considerato da entrambi concreto e costruttivo, precisa la nota, ha inoltre fornito l'occasione per un punto di situazione sulla cooperazione bilaterale sia nel settore terrestre sia in quello navale ed aereo con la conduzione di attivita' addestrative ed esercitazioni congiunte.Le parti hanno inoltre convenuto, e' emerso al termine della visita, sulla opportunita' di ricercare nuove aree di comune interesse verso cui indirizzare gli sforzi per ampliare le forme e i settori di cooperazione oggi piu' che soddisfacenti.Nella discussione ha anche trovato spazio il tema della cooperazione nel settore degli approvvigionamenti militari segnatamente per gli assetti ad elevato livello tecnologico in cui l'industria della Difesa italiana si mantiene ad alti livelli di competitivita'.L'incontro tra i due Capi di Stato Maggiore ha, inoltre, permesso di svolgere un ''interessante scambio di informazioni'' sulle principali trasformazioni in atto e sull'impiego di contingenti nelle missioni internazionali. In tale ambito, il Capo di Stato Maggiore israeliano ha ringraziato il gen. Abrate per l'impegno profuso dai Carabinieri nella missione TIPH ad Hebron.Con l'occasione e' stata anche condotta un'interessante visita ai reparti operativi impegnati nel sud d'Israele, in corrispondenza della striscia di Gaza, potendo cosi' osservare da vicino i risultati conseguiti con l'impiego di mezzi per la sorveglianza e gli accorgimenti tecnici messi in atto per la protezione degli equipaggi sui quali c'e' stato un fitto scambio di informazioni.


VIDEO - Lussemburgo-Israele, super Ben Basat: pallonetto magico o fortuna?

 Nella schiacciante vittoria dell'Israele sul campo del Lussemburgo è stata di Eden Ben Basat la rete più bella delle 6 messi a segno. Per l'attaccante israeliano un grandissimo pallonetto che beffa il portiere in uscita: grande gesto tecnico o grande fortuna?

http://www.calciomercato.it/news/179962/VIDEO---Lussemburgo-Israele-super-Ben-Basat-pallonetto-magico-o-fortuna.html

Previdenza sociale: Pensione in Israele anche con contributi italiani 

Il Consiglio dei Ministri, nel corso dell’incontro tenutosi il 16 ottobre ha approvato, su proposta del Ministro degli affari esteri, un disegno di legge per la ratifica dell’Accordo tra Italia e Israele sulla Previdenza sociale.  L’Accordo di sicurezza sociale italo-israeliano intende garantire ai cittadini italiani che hanno lavorato in Italia prima di trasferirsi in Israele la possibilità di percepire, direttamente in Israele, un trattamento pensionistico in linea con i contributi versati in Italia.I cittadini italiani residenti in Israele, senza l’Accordo, percepirebbero solo una pensione equivalente agli anni di contributi versati dopo essersi trasferiti in Israele, senza possibilità di recuperare i contributi italiani. L’Accordo è animato da un forte spirito di equità ed è significativo che il suo iter di ratifica venga avviato alla vigilia del Vertice bilaterale fra Italia e Israele, in programma la settimana prossima a Gerusalemme.http://www.corriereinformazione.it/



Cisgiordania: voto municipali, in lizza lista donne


Maysoun Qawasmy nel suo ufficio di Hebron in Cisgiordania. Maysoun Qawasmy nel suo ufficio di Hebron in Cisgiordania.
(di Michele Monni) (ANSAmed)- HEBRON (CISGIORDANIA) - Si respira aria frizzante di elezioni in Cisgiordania, a tre giorni dalle municipali. E mentre le città sono tappezzate di striscioni, cartelloni e poster dei canditati, nella severa e conservatrice città di Hebron spicca l'immagine di Maysoun Qawasmi, quaratatreenne direttrice generale dell'agenzia giornalistica governativa Wafa, che ha creato una lista tutta al femminile chiamata Bel Masharka Nastatee (Partecipando noi possiamo). Presentare una lista di sole donne proprio a Hebron è un atto di coraggio: infatti ha attirato le critiche di ambienti religiosi e l'attenzione dei media locali e internazionali. "Le donne palestinesi e del Medio Oriente aspettano solo che qualcuno suoni la 'campana' per loro, io sono quella campana", ha dichiarato Qawasmi negli uffici del suo quartier generale, dove una trentina di giovani donne e ragazze stanno lavorando alla campagna elettorale. Il suo programma prevede il riconoscimento politico della funzione delle donne nella società palestinese e la creazione di spazi dove possano riunirsi, parlare e praticare sport.Sottolinea peraltro l'avversione alle "quote rosa" introdotte dall'Anp - che impongono che ogni cinque eletti uno sia di sesso femminile - definite dalla candidata "non rappresentative della società palestinese".Secondo gli ultimi sondaggi queste amministrative dovrebbero essere vinte da al-Fatah, il partito del presidente Abu Mazen, anche perché Hamas ha deciso di non partecipare. "Boicottiamo queste elezioni a causa degli abusi e per la costante violazione dei diritti umani contro i nostri affiliati o simpatizzanti perpetrata dal governo del presidente dell'Anp", ha dichiarato all'ANSA al telefono Abdel Aziz Dweik, ex presidente del Consiglio legislativo palestinese uscito dalle elezioni politiche del 2006.Anche se starà a guardare, la popolarità di Hamas resta tangibile a Hebron e altrove in Cisgiordania. Afferma Mohamad Kafesh, speaker radiofonico di Radio One e autore di una popolare trasmissione politica: "Secondo i nostri sondaggi, e anche dal numero di telefonate che riceviamo ogni giorno, Hamas avrebbe il 40 per cento delle preferenze seguito a ruota da Fatah con il 30 per cento, mentre il resto sarebbe da spartire fra forze minori di sinistra, di centro o fondamentaliste".E mentre in Cisgiordania un milione e mezzo di persone si apprestano a recarsi alle urne per rieleggere 98 consigli municipali, 10 consigli locali e 245 consigli di villaggi, nelle Striscia di Gaza governata da Hamas tutto resta invece immobile.Secondo l'esecutivo di Hamas, la responsabilità politica di questa situazione ricade su Abu Mazen, 'reo' ai suoi occhi di non aver concretizzato gli accordi di riconciliazione fra al-Fatah e Hamas. "Prima si concluda la riconciliazione - dice Hamas - poi si potrà tornare ad organizzare anche qua elezioni municipali". Nel frattempo il divario fra Cisgiordania e Gaza continua ad allargarsi.

 

Verso il 3,5% la crescita dell’economia israeliana nel 2012 

 Di Zeev Klein e Hili Yacobi  http://www.israele.net/
Nonostante tutte le cattive notizie economiche dell’anno scorso, finora nel 2012 l’economia d’Israele può vantare una performance migliore di quella della maggior parte delle economie dei paesi occidentali. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica israeliano, diffuso martedì.L’economia israeliana, per la quale è prevista una crescita del 3,5%, è andata meglio anche di altri membri dell’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), il cui tasso di crescita medio si attesterà verosimilmente solo alla metà (1,6%.) di quello dello stato ebraico. Solo da un paio di anni Israele è entrato a far parte dell’Ocse, che comprende i paesi più industrializzati del mondo.Per la travagliata economia dell’eurozona è addirittura attesa una contrazione, nel 2012, dello 0,2%. Almeno sette economie europee dovrebbero registrare alla fine dell’anno una crescita negativa intorno allo 0,3%. L’economia del Regno Unito, che non fa parte dell’eurozona, vedrà una contrazione dello 0,3%, ma la Grecia (zona euro) secondo gli analisti potrebbe veder decrescere la propria economia fino al 3,2%. La Francia conoscerà una crescita economica limitata allo 0,1%, mentre l’economia della Germania si espanderà probabilmente dello 0,9%. Stati Uniti e Giappone dovrebbero entrambi crescere del 2,2%.Negli ultimi due anni Israele ha avuto il tasso di crescita più rapido del mondo occidentale. Anche la creazione di nuovi posti di lavoro in Israele ha superato quella delle economie occidentali.Tuttavia, si legge nel rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica, l’economia israeliana ha registrato un rallentamento legato alla persistente crisi finanziaria globale e alla potenziale rottura della zona euro. Secondo l’agenzia statistica governativa, che tiene sotto osservazione una serie di indicatori economici e pubblica rapporti periodici, l’economia israeliana nel 2012 potrebbe crescere solo del 3,5%. Nel 2011 e nel 2010 l’economia d’Israele era cresciuta rispettivamente del 4,6% e del 5,0%.Circa il tenore di vita e la crescita del Pil pro capite, l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano si attende, nel 2012, un miglioramento soltanto dello 0,9% (dato composto): un ritmo più modesto rispetto ai due anni scorsi. Fra i dati statistici che possono illustrare il calante standard del livello di vita, la vendita di automobili ed elettrodomestici come frigoriferi, televisori, condizionatori d’aria, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie. Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica, nel 2012 questo dato pro capite è sceso del 7,3%. Alla fine dell’anno, la crescita del Pil pro capite potrebbe essere soltanto dell’1,7%.(Da: IsraelHaYom, 17.10.12)

Calcio: Israele, due stadi nuovi per ospitare finali U21


Israele, il nuovo stadio di Petah Tikva tra quelli che ospitera' gli Europei Under 21 nel giugno 2013 Israele, il nuovo stadio di Petah Tikva tra quelli che ospitera' gli Europei Under 21 nel giugno 2013
(ANSAmed) - ROMA - Con la conclusione dei playoff si e' completato il quadro delle partecipanti al Campionato Europeo Under21 che si terra' in Israele dal 5 al 18 giugno 2013. Oltre a Israele ci saranno i detentori della Spagna, l'Italia e poi Russia, Inghilterra, Norvegia, Germania e Olanda. L'appuntamento vuol dire molto per il calcio israeliano che si sente ormai pienamente integrato nel mondo del calcio europeo. "E' arrivato il nostro momento, quello che aspettiamo da sempre e per cui ci siamo preparati a lungo, ora siamo pronti per dire benvenuti Europa, benvenuta in Israele", con queste parole l'ex stella della nazionale israeliana ai Mondiali del 1970 Mordechai Shpigler che ora insegna calcio ai giovani nel suo paese e collabora con la federcalcio israeliana.Il torneo si giochera' in quattro stadi: a Tel Aviv nel Bloomfield Stadium, a Gerusalemme nel Teedy Stadium e nei nuovi impianti di Netanya e Petah Tikva. Gli stadi di Gerusalemme e Tel Aviv sono stati sottoposti ad una profonda ristrutturazione per renderli pronti all'appuntamento continentale. Per aggiudicarsi l'Europeo Under21, Israele ha battuto la concorrenza di Bulgaria, Repubblica Ceca, e Inghilterra-Galles. La sicurezza durante il torneo sara' altissima ma la situazione politica mediorientale non poteva non influire. La scorsa estate il presidente della ferdercalcio palestinese, Jibril Rajoub, ha chiesto infatti all'Uefa di togliere l'organizzazione degli Europei agli israeliani come ritorsione per aver detenuto tre calciatori palestinesi senza processo, sospettati di avere contatti con la Jihad palestinese. L'Uefa ha poi deciso di non dare seguito alla richiesta e il presidente Michel Platini ha confermato che il torneo si giochera' in Israele anche se, ha detto "c'e' una certa pressione sull'Uefa"."L'Uefa e' una organizzazione apolitica - ha scritto Platini in una missiva al presidente della federcalcio israeliana Avi Luzon - e la vostra associazione calcistica ha guadagnato il diritto a organizzare il torneo attraverso un voto democratico.Sono certo che sara' una festa del calcio che unira' ancora una volta le persone". Il 28 novembre in Israele si terra' il sortegio della fase finale degli Europei Under21: le otto nazionali qualificate saranno divise in due gironi da quattro.

 

Voci a confronto

L’ex premier israeliano Ehud Olmert sta considerando seriamente l’ipotesi di presentarsi alle elezioni di gennaio alla guida del suo partito Kadima, dopo che la sua condanna per corruzione è stata sospesa daltribunale rendendolo eleggibile. In un’intervista rilasciata all’inviata a Gerusalemme della Stampa Francesca Paci, Olmert, che molti sondaggi e opinionisti israeliani indicano come l’unico politico in grado di impensierire la corsa alla rielezione di Netanyahu, ha spiegato gli errori compiuti dall’attuale primo ministro in questi anni. “L’uomo che rappresenta la nostra legittima battaglia con l’Iran si è mosso in modo aggressivo e provocatorio – ha spiegato tra le altre cose Olmert – Israele ha diritto alle sue preoccupazioni, ma colui che le esprime è inappropriato”.Ancora dal Medio Oriente arriva una notizia importante: domani si terranno, per la prima volta dopo sei anni, le elezioni amministrative in Cisgiordania (non a Gaza perché Hamas non lo permette). Ariferire i dettagli della questione è Joshua Mitnick sul Wall Street Journal, mentre la rivista Internazionale riporta un breve pezzo di Amira Hass a proposito di un tentativo di dare vita, in 36 dei 94 comuni in cui si andrà alle urne, a una lista unica “di sinistra”, che si batta per riforme sociali.Il britannico Times riporta i contenuti dell’intervista rilasciata da Gilad Shalit alla televisioneisraeliana Channel 10 in occasione del primo anniversario della sua liberazione. Shalit parla dell’amore per lo sport che lo ha sostenuto durante gli anni della prigionia, consentendo persino alcuni momenti di “condivisione” con i suoi carcerieri e della difficoltà di tornare a una vita normale, e conclude “Sarà dura per me vedere i miei figli compiere il servizio militare. Allo stesso tempo Israele mi ha tirato fuori da lì. Non ho dubbi che li manderò nell’esercito”.Sul Corriere della Sera ancora un intervento sull’anniversario della morte di Muammar Gheddafi: Lorenzo Cremonesi racconta la terribile violenza del linciaggio cui il colonnello èstato sottoposto insieme agli uomini che lo accompagnavano e la situazione di instabilità in cui tuttora versa la Libia.http://moked.it/blog/

L’amica Joelle, che insegna filosofia in un liceo parigino, mi dice che, quest’anno, gli studenti islamici oltre a non reagire affatto ad alcun tipo di stimolo la interrompono periodicamente con tono aggressivo: “Ma Aristotele era credente? Ma Platone credeva in Dio? Ma Socrate…” ecc., per poi concludere: “Ma se non erano credenti, perché noi li dovremo studiare?” “E’ una vera fortuna che non sappiano che sono ebrea” mi dice Joelle ridendo, “altrimenti sarebbe un disastro!”. Poi si interrompe un attimo a riflettere: “Ma forse sono solo un’ingenua, e lo sanno perfettamente. Ed è appunto per questo che si comportano così”.Laura Quercioli Mincer, slavista, http://www.moked.it/



 Il silenzio

Shlomo Venezia se ne e’ andato, Settimia Spizzichino, l’unica donna sopravvissuta alla deportazione degli ebrei il 16 ottobre 1943, e’ morta da molti anni.Kappler chiese 50 chili d’oro agli ebrei di Roma, li raccolsero e li consegnarono nella speranza di aver salva la vita.Non potevano immaginare di aver a che fare con il Demonio in terra, Kappler ordino’ la razzia e piu’ di 1000 ebrei del ghetto, tra cui 350 bambini,  furono caricati sui treni bestiame e nessuno torno’ , soltanto Settimia Spizzichino.Nel loro viaggio verso la morte, passarono vicino alla citta’ del Vaticano dove Sua Santita’ rimase in silenzio come il resto degli italiani.Shlomo e Settimia non ci sono piu’, gli anni passano inesorabili,  i testimoni stanno morendo, i negazionisti aumentano e allora  chi potra’ dire cio’ che e’ stato?    Chi potra’ raccontare quello che e’ stato fatto al Popolo ebraico nel silenzio dell’Europa?Chi potra’ dire ai nostri figli, ai nipoti a quelli che verranno che nel cuore dell’Europa del 20* secolo ( l’Europa della cultura e dell’arte,l’Europa cui pochi giorni fa e’ stato conferito , per aggiungere vergogna a vergogna, il Nobel per la pace) che  un intero Popolo passo’ per i camini dei campi della morte, fini sepolto nelle fosse comuni  o bruciato vivo dentro le sinagoghe.Nessuno potra’ piu’ testimoniare l’inferno che e’ stato l’Europa , resteranno i libri, le fotografie, i filmati, restera’ Yad vaShem a Gerusalemme  ma senza le voci tremanti di disperazione  dei sopravvissuti, senza le loro lacrime nel ricordare l’orrore, saranno poca cosa di fronte alla forza dell’odio dei negazionisti e degli antisemiti.Basta aprire Google per capire la enormita’ dell’odio antiebraico, basta scrivere Israele perche’ si aprano centinaia di siti in cui Israele viene definito nazista, stato di apartheid, stato assassino. Stato degli ebrei che non hanno imparato niente.Questo e’ il leit motiv di centinaia di scritti  antisemiti.Sul mio blog, e non solo sul mio, qualsiasi argomento io tratti,   arrivano messaggi al limite della denuncia, ne cito alcuni, i piu’ leggibili:Odio generale contro gli ebrei:“odio i giudei, TUTTI i giudei - ortodossi, riformati, sefarditi, askenaziti, kazari - per quanto hanno fatto e fanno di male all'Umanità.....” 
Sui missili su Israele:“Hamas spara razzetti antigrandine su Sderot??” Sul ricordo di Stefano Gaj Tache’, nel trentesimo della morte: (scritto maiuscolo dall’autore anonimo) “E PER QUANTO DOVETE FRANTUMARE CON QUESTA STORIA? PER 4000 ANNI? NE AVETE AMMAZZATO A DECINE QUALCHE ANNO FA CON L'OPERAZIONE PIOMBO FUSO, CHE FACCIA TOSTA.” Sulla mia persona:  1)” Abbiate pietà di lei, é anziana, non in perfetta salute e..sionista!” Tutte queste citazioni sono naturalmente anonime, potrei deliziarvi con altre decine e decine  ma  farei un torto a me stessa se perdessi altro tempo con queste porcherie, era solo un esempio dell’odio che la parola ebreo e Israele suscitano  nell’animo sporco di molte persone. Al contrario di tanti che considerano questi fenomeni di odio minoritari, io credo siano invece la maggioranza, una parte li esprime nell’anonimato dei vili, altri (politici, intellettuali, ecc)  hanno il coraggio di firmarsi e di gridare ai quattro venti il loro odio  tanto sono convinti di essere nel giusto Il Silenzio! Il silenzio dei colpevoli e dei vili, lo stesso silenzio dei romani, degli italiani, degli europei   che permisero al nazifascismo di annientare 6 milioni di  ebrei, cittadini europei, di ammazzare UNMLIONEEMEZZO (1.500.000)di bambini ebrei. Il Silenzio!Il silenzio di tutti coloro che permettono a chi oggi sta sostituendo Hitler di  gridare che il Popolo ebreico debba essere distrutto, eliminando Israele dalla faccia della terra.Il silenzio di coloro che ascoltano il presidente dell’Autorita’ palestinese dire che gli ebrei non devono stare in Medio oriente, che non hanno nessun legano con Israele e Gerusalemme.Il silenzio di coloro che restano indifferenti di fronte al glorificare il terrorismo arabo-islamico da parte delle autorita’ palestinesi.Il silenzio di coloro che hanno visto partire la Estelle dal porto di Napoli senza protestare di fronte all’odio conclamato di chi era su quella barca, di chi ha messo il vessillo di Napoli vicino alle bandiere palestinesi
A proposito di Estelle, che ancora non si sa dove sia finita, vi ho gia’ detto che il suo carico consiste in palloni da calcio e da basket, naturalmente sgonfi  per non occuopare troppo posto nella stiva ma desidero citare un articolo de  Il Borghesino (16 ottobre 2012) con questo appello volutamente ironico“ Lasciate stare palloni e materiale velico. Niente cibo e farmaci: ne abbiamo in abbondanza. Ci arrivano tutte le settimane da Israele, assieme a materiali da costruzione, tessuti e ogni genere di prima (e seconda) necessità. E poi l'altra volta, due anni fa, era tutta roba scaduta. Piuttosto: procurateci batterie e caricabatterie per iPhone: 'che il Melafonino è notoriamente vorace di risorse»...
 Il motivo di questo appello  scherzoso ma non piu’ di tanto visto che rappresenta la realta’,  e’ dovuto al fatto che a Gaza e’ gia’ arrivato, da Dubai, attraverso i tunnel, l’IPhone5 che costa dai 1.100 $ ai 1.500$ . Pensate un po’ questi poveri abitanti di Gaza che vivono in “una prigione a cielo aperto” ma  che hanno tanti soldi da comprare a caro prezzo i loro capriccetti....Sti poveretti che la propaganda filopalstinese descrive come disgraziati pieni di fame e senza casa....( per la cronaca l’Iphone5 non e’ ancora arrivato in Israele) possono spendere 1.500 dollari per un telefonino.Eppure sti pacifinti schifosi e ipocriti continuano a organizzare barche per i poveri palestinesi mentre se ne fregano dei palestinesi che Assad, il sanguinario dittatore siriano, fa ammazzare a decine di migliaia insieme al resto del popolo siriano. Se ne fregano, gli unici Palestinesi che gli interessano sono quelli che hanno contatti di terrorismo con Israele e che poi giustamente subiscono la difesa che Israele deve ai proprii cittadini  che  da anni vivono sotto le bombe di hamas.  Oggi, amici, l’islam si e’ sostituito al nazismo, i popoli arabi  hanno come unico scopo quello di distruggere Israele, i governi araboislamici non si preoccupano del benessere e della cultura dei loro cittadini ma usano i soldi dell’occidente e del loro petrolio per armarsi, far scoppiare “primavere” assassine e fare terrorismo ormai su scala mondiale.

Il silenzio del mondo , oggi, e’ colpevole esattamente come il silenzio del mondo  che ha assistito indifferente alla Shoa’.Gli ebrei sono soli oggi come allora.La differenza, enorme e sacrosanta,  e’ che oggi possiamo difenderci .Deborah Fait



venerdì 19 ottobre 2012

Dubbi sradicamenti d’ulivi e veri soccorsi ai feriti

Dei contadini arabi di Cisgiordania, che lunedì hanno denunciato gli ebrei di Cisgiordania d’aver sradicato alberi di ulivo di loro proprietà, erano stati filmati poche ore prima mentre abbattevano degli alberi di ulivo con le loro mani.Nei giorni scorsi, mentre la stagione della raccolta delle olive giunge al culmine, sono riprese le periodiche accuse reciproche fra palestinesi e coloni in materia di abbattimento di alberi e furto di raccolti. In un clima di tensione crescente alcune di queste polemiche sono sfociate in tafferugli, soprattutto nelle zone di Hebron e di Binyamin, senza che le due parti siano riuscite finora a produrre prove convincenti a sostegno delle rispettive accuse.Lunedì pomeriggio alunni israeliani hanno notato dei palestinesi che abbattevano degli alberi e si sono affrettati a tornare sul luogo muniti di videocamera per filmare la scena. Sono riusciti a documentare una parte dell’operazione e hanno poi diffuso il filmato. Poche ore dopo B'Tselem, la ong israeliana per i diritti umani nei territori occupati, all'oscuro del filmato, denunciava che diversi alberi di ulivo palestinesi erano stati tagliati da ignoti, con chiara allusione alla consueta accusa contro i coloni.Secondo i coloni, che di recente hanno deciso di mandare i loro attivisti sul terreno muniti di videocamere per contestare quelle che sostengono essere accuse infondate nei loro confronti, l’uliveto citato nella denuncia palestinese è lo stesso in cui loro hanno girato il video. Il che, secondo loro, dimostra che i palestinesi cercano di costruire false prove a sostegno delle loro accuse. “Soltanto ieri abbiamo chiesto ai nostri di portarsi appresso una videocamera – dice Benny Katzover, capo del comitato degli israeliani di Samaria – e già un giorno dopo viene documentata la provocatoria messa in scena dell’abbattimento di alcuni ulivi”.I palestinesi e il gruppo B'Tselem sostengono che gli ulivi filmati dai coloni non sono gli stessi oggetto della loro denuncia. Ismail, uno dei contadini ripresi nel filmato, sostiene che “i coloni ci stanno calunniando; noi stavamo potando i nostri alberi, ma quelli che sono stati abbattuti erano in un altro terreno”.(Da: YnetNews, 16.10.12)Per il filmato, si veda: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4292715,00.html
Un bambino arabo palestinese di sei anni folgorato da una scarica elettrica è stato soccorso e curato lunedì dagli abitanti ebrei di Neve Tzuf dopo che i suoi genitori l’avevano portato alle porte dell’insediamento israeliano per chiedere aiuto medico. Il bambino, che aveva subito gravi lesioni, ha ricevuto i primi soccorsi dal personale medico di Neve Tzuf ed è stato poi trasportato al centro medico Sheba di Tel Hashomer, in Israele, per ulteriori trattamenti.Neve Tzuf, che sorge nella regione di Binyamin, in Cisgiordania, è spesso al centro di tensioni fra ebrei e arabi del posto. La sorgente di Nabi Saleh, che si trova nei pressi di Neve Tzuf, è luogo di incidenti quasi settimanali fra dimostranti palestinesi e forze di sicurezza israeliane. Tali tensioni non hanno tuttavia impedito che il bambino, originario di uno dei villaggi del circondario, venisse portato dagli ebrei e prontamente soccorso dal personale sanitario dell’insediamento che, con l’aiuto di militari del corpo medico delle Forze di Difesa israeliane di stanza nella zona, hanno stabilizzato le condizioni del bambino fino all'arrivo di un’ambulanza dall'insediamento di Ofra e al successivo trasporto all'ospedale israeliano.Gli abitanti di Neve Tzuf dicono che non si tratta di un evento insolito e che spesso i palestinesi chiedono assistenza medica all'insediamento. In un’occasione i coloni hanno aiutato un palestinese ad essere curato in un ospedale israeliano nonostante il fatto che non avesse un permesso per entrare in Israele. Dice Baruch Ram, responsabile della sicurezza a Neve Tzuf: “Non è la prima volta che feriti o malati vengono qui, specie d’inverno. L’assistenza che prestiamo loro non sembra contribuire granché allo sviluppo di rapporti di buon vicinato. Non abbiamo mai ricevuto un ‘grazie’, e la verità è che non me lo so spiegare. Ma tant’è, noi facciamo il nostro dovere quando aiutiamo una persona in difficoltà”.(Da: YnetNews, 15.10.12) http://www.israele.net/


I bersaglieri di Orcenico dal Medio Oriente ai Balcani 

Fa un certo effetto trovare in un avamposto al confine tra i Libano e Israele dei caschi blu piumati, in una base incastonata in un paesaggio che ricorda l’atmosfera dell’avamposto de “Il deserto dei tartari” di Dino Buzzati.E’ un plotone di sei ragazzi che appartengono all’11 bersaglieri della Leccis di Orcenico, reggimento appena rientrato dal nord del Kosovo, dov’è stato schierato per sei mesi come riserva operativa Natonella provincia “calda” di Mitrovica. Il sestetto lavora con una compagnia del 32° reggimento carri “Ariete” di Tauriano, sotto il comando della 132° corrazzata “Ariete” di Pordenone del generale Gaetano Zauner, impegnati assieme all’esercito libanese nel pattugliamento dei 50 chilometri che si estendono dal mare lungo il fiume Litani verso le alture del Golan, lungo la “Blue Line”, il confine di piloni blu che divide il Libano da Israele. Sono i 1° caporal maggiore Cristian Antonio Sulis e Riccardo Lomonte, il caporal maggiore scelto Salvatore Nicotra, i caporal maggiore Marcello Bonaccorsi e Antonella Lala, e il caporale Mauro Cusmai.Con loro il capitano della pubblica informazione Marco Di Lorenzo. C’è una torretta alta 15 metri che osserva Israele – e ne viene osservata -, che identifica da lontano questo campo militare composto da diversi container che lo stile tutto italiano ha ingentilito con dei rock garden, agavi e bouganville, e perfino un recinto per le tartarughe. I pattugliamenti dei bersaglieri avvengono a rotazione continua, anche di notte con visori infrarossi, per controllare vallate e uadi, luoghi che in passato venivano usati come depositi di armi o postazioni da dove le milizie di Hamal sparavano razzi verso Israele.Al momento tutto sotto controllo in questa zona, dove l’Onu sta cercando di mantenere la stabilità nonostante la guerra infuri nella vicina Siria, e dove si sta procedendo alla bonifica dei terreni lasciati minati dagli israeliani dopo l’ultima guerra con il Libano del 2006.Eppure questi ragazzi sono sereni ed entusiasti del lavoro che stanno svolgendo, e al “Messaggero Veneto” affidano il compito di salutare il loro comandante colonnello Alfonso Cornacchia e tutti i colleghi dell’11° bersaglieri, che oggi, ritornati dal Kosovo e schierati sul piazzale della “Leccis”, riceveranno il saluto dal generale Roberto Bernardini, comandante delle Forze Operative Terrestri.http://messaggeroveneto.gelocal.it

 

Musica: da Shimon Peres onorificenza a Zubin Mehta

 16 ott. (Adnkronos) - Il direttore d'orchestra Zubin Mehta ha ricevuto ieri da Shimon Peres, premio Nobel per la Pace e Presidente di Israele, la 'Presidential Medal of Distinction'. Lo rende noto il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, del quale Mehta e' direttore principale dal 1985, e dal 2006 direttore onorario a vita dell'Orchestra. Il riconoscimento e' una medaglia presidenziale 'di distinzione', un'onorificenza motivata dalle intese relazioni diplomatiche intessute dal direttore indiano negli ultimi cinquant'anni, una sorta di diplomazia musicale."Zubin -ha detto Peres- sei venuto qui per dirigere l'orchestra, ma sei divenuto il 'direttore' dei nostri cuori". Ed ha proseguito: "Israele era un dramma, tu ci hai trasformato in un dramma sinfonico, senza comprometterci l'uno con l'altro. Ci hai armonizzato".Zubin Mehta e' il primo personaggio, non di origine o religione ebraica, a ricevere questa onorificenza.

ITALIA-ISRAELE, RIUNITA COMMISSIONE TECNOLOGICO-SCIENTIFICA

(VELINO) Roma, 16 ott. - Si e' tenuta a Roma la Commissione mista italo-israeliana per l'attuazione dell'Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra i due paesi, in vigore dal 2002. La valutazione congiunta effettuata nel corso dell'incontro, tenuto ieri 15 ottobre, ha portato all'approvazione di progetti di alto profilo tecnologico e scientifico. Quello della cooperazione nella ricerca scientifica e industriale sara' tra i temi portanti del terzo vertice intergovernativo bilaterale che si terra' a Gerusalemme il 25 ottobre. L'Accordo intergovernativo bilaterale, coordinato in Italia dal ministero degli Affari Esteri, si conferma come un fondamentale strumento di rafforzamento del partenariato Italia-Israele. Strumento che ha dato vita in questi anni a una rete di conoscenze condivise e collaborazioni decisive per alimentare il settore di ricerca e sviluppo tra i due sistemi paese. 

Israele: ex presidente Katsav vittima altri detenuti, persecutore trasferito

Tel Aviv, 16 ott. - (Adnkronos) - Un tempo capo dello stato israeliano, il detenuto Moshe Katsav e' stato vittima delle angherie di altri carcerati, fra cui un pluriassassino a cui aveva negato la grazia qundo era presidente. La vicenda e' stata denunciata dalla moglie Gila, nell'ambito di una richiesta di grazia al presidente Shimon Peres. Se la concessione del perdono presidenziale appare difficile, le autorita' israeliane hanno pero' reagito trasferendo in un altro carcere Ami Popper, il principale persecutore di Katsav.L'ex presidente israeliano, 66 anni, e' entrato a dicembre nel carcere di Maasiyahu per scontare una condanna a sette anni per stupro e molestie sessuali. Ma nella cella accanto alla sua si trovava Popper, condannato a sette ergastoli per aver ucciso altrettanti operai palestinesi presi a caso nel 1990. L'uomo aveva una forte influenza sugli altri detenuti e ne ha approfittato per infliggere continue umiliazioni all'ex presidente che gli aveva rifiutato la grazia. A Katsav e' stato bagnato il materasso, sono sate rubate le porzioni di cibo e il muro della sua cella e' sttao imbrattato con la colal delel trappole per topi. la sera della vigilia di Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, l'ex presidente e' satto costretto da Popper ad ababndonare la tavola comune e ha mangiare da solo.

 



Torta Verde di Pistacchi

Ingredienti :125 ml di olio di semi di arachide 300 gr di zucchero 1 bustina di vanillina       3 uova 300 gr di farina 250 gr di yogurt bianco 250 gr di yogurt bianco 150 gr di pistacchi 100 gr di gocce di cioccolato 1 bustina di lievito burro qb. Per la copertura: gocce di cioccolato qb gocce di cioccolato qb acqua qb granella di pistacchi qb Procedimento: Mescolare olio e zucchero poi aggiungere la vanillina e montare con le fruste elettriche.Aggiungere le uova una per volta e la farina gradatamente continuando a frullare.Continuare ad aggiungere ingredienti in questo ordine: yogurt, pistacchi, gocce di cioccolato e lievito. Trasferire in una teglia imburrata e infarinata. Cuocere a 175 gradi forno ventilato per 45 minuti circa. Sciogliere il cioccolato con un goccio d'acqua per la ganache e ricoprire la torta. Completare con granella di pistacchi  http://imenudibenedetta.blogspot.com/

Paccheri ripieni con polpa di pesce e bottarga

Ingredienti: 320 gr di paccheri 1 limone 400 gr di polpa di pesce mista 50 gr di spinaci già lessati 1 patata lessa 1 carota 1 cipolla 1 costa di sedano bottarga grattugiata q.b. arachidi q.b. 1 bicchiere di vino bianco 1 ciuffo di prezzemolo40 gr di parmigiano grattugiato 1 spicchio d'aglio olio extravergine d'oliva q.b. sale q.b.Per la besciamella:60 gr di burro 50 gr di farina mezzo litro di latte noce moscata q.b. sale q.b.
Preparazione:Si mondano gli odori e si fanno a dadini; si trita finemente lo spicchio d'aglio. Si raccoglie tutto in una padella e si fa rosolare con 3-4 cucchiai di olio extravergine d'oliva.Si trita finemente la polpa di pesce e si unisce in padella. Si lascia insaporire per qualche minuto, si condisce con un pizzico di sale, si profuma con la buccia del limone grattugiata e si sfuma con il vino bianco. Si incoperchia e si lascia cuocere per una decina di minuti.Si toglie la padella dal fuoco e si aggiunge la patata schiacciata, una manciata di arachidi (la ricetta originale prevedeva gli anacardi ma non li avevo disponibili e non li ho trovati), 40 gr di parmigiano grattugiato e gli spinaci finemente tritati. Si amalgama al composto e si completa con un cucchiaio di bottarga.Si lessano i paccheri in abbondante acqua leggermente salata. Si scolano al dente, si dispongono su un canovaccio pulito e si lasciano leggermente raffreddare.Nel frattempo si prepara la besciamella facendo sciogliere il burro a fuoco lento, si aggiunge la farina e si mescola in modo da far amalgamare bene il composto. Quando il roux è pronto si aggiunge piano piano il latte continuando a mescolare bene per non formare grumi. Si continua a mescolare fino ad arrivare all'ebollizione, aggiustando di sale e aggiungendo una bella macinata di noce moscata. Una volta che la besciamella si leggermente addensata si spegne il fuoco.Si farciscono i paccheri con il composto.Si distribuiscono i paccheri nelle pirofile individuali e si ricoprono con un po' di besciamella. Si infornano a 180 e si lasciano cuocere per circa dieci minuti.Quando sono cotti si sfornano, spolverizzando con parmigiano grattugiato, altra bottarga e il prezzemolo tritato. Si porta in tavola e si serve.http://acenadanicola.blogspot.it/





Not in Tel Aviv, di Nony Geffen, apre la sezione israeliana della 18° edizione del Medfilm Festival

 Not in Tel Aviv è un film dalla trama particolare in cui forse non avviene mai quello che ci si aspetta. Un insegnante di liceo frustrato perde il lavoro e decide di portare tutti quanti alla rovina insieme a lui. Sull’arco di pochi giorni, rapisce una giovane studentessa, si mette in contatto con una vecchia fiamma, perdona un amico di lunga data, uccide sua madre, si mette contro un gruppo di femministe, litiga con una star del cinema, fa arrabbiare la polizia e sovverte le soffocanti convenzioni della noiosa piccola città in cui vive.Nella sezione Open Eyes verrà presentato il documentario di Silvina Landsmann Soldier/Citizen che al Festival Internazionale di Berlino ha ricevuto la menzione per il premio Caligari. In questa proiezione vengono mostrati due importanti aspetti della società israeliana:  l’essere cittadino e insieme soldato. Nel documentario la regista è riuscita a condensare oltre 76 ore di riprese girate durante un corso di educazione civica tenuto alla fine del servizio militare. Le vere protagoniste sono le riflessioni sui concetti di “tolleranza” e“pluralismo”, “nazionalità” e “rispetto dei diritti umani” fatte durante le lezioni. Di tutt’altra natura è il cortometraggio di Shai Levy Return, selezionato nella categoria dei corti anche nella Settimana della critica a Cannes. In esso il regista tenta di descrivere uno dei problemi più comuni nelle nostre società: i drammi di un ragazzo, e della sua famiglia,che deve combattere con i fantasmi di una forte depressione.Nurit Coehn della “Ma’aleh school of Television, Film and Arts” di Gerusalemme e Galia Golda Lulko della “Camera Obscura school of art” di Tel Aviv sono state selezionate come membri della giuria della sezione Premio Methexis. La proiezione dei loro lavori metterà in evidenza due anime di Israele, diverse e complementari, che troviamo nelle sue due maggiori città sedi delle loro scuole: Gerusalemme e Tel Aviv.Not in Tel Aviv trailer: http://www.youtube.com/watch?v=RcTcu1epr_c Soldier/Citizen video:  http://vimeo.com/38905000 Return intervista con il regista al Festival di Cannes:  http://www.youtube.com/watch?v=Ep6G5PQoVLE   
Ufficio culturale - Ambasciata di Israele