sabato 20 ottobre 2012

Verso il 3,5% la crescita dell’economia israeliana nel 2012 

 Di Zeev Klein e Hili Yacobi  http://www.israele.net/
Nonostante tutte le cattive notizie economiche dell’anno scorso, finora nel 2012 l’economia d’Israele può vantare una performance migliore di quella della maggior parte delle economie dei paesi occidentali. È quanto emerge dall’ultimo rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica israeliano, diffuso martedì.L’economia israeliana, per la quale è prevista una crescita del 3,5%, è andata meglio anche di altri membri dell’OCSE (l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), il cui tasso di crescita medio si attesterà verosimilmente solo alla metà (1,6%.) di quello dello stato ebraico. Solo da un paio di anni Israele è entrato a far parte dell’Ocse, che comprende i paesi più industrializzati del mondo.Per la travagliata economia dell’eurozona è addirittura attesa una contrazione, nel 2012, dello 0,2%. Almeno sette economie europee dovrebbero registrare alla fine dell’anno una crescita negativa intorno allo 0,3%. L’economia del Regno Unito, che non fa parte dell’eurozona, vedrà una contrazione dello 0,3%, ma la Grecia (zona euro) secondo gli analisti potrebbe veder decrescere la propria economia fino al 3,2%. La Francia conoscerà una crescita economica limitata allo 0,1%, mentre l’economia della Germania si espanderà probabilmente dello 0,9%. Stati Uniti e Giappone dovrebbero entrambi crescere del 2,2%.Negli ultimi due anni Israele ha avuto il tasso di crescita più rapido del mondo occidentale. Anche la creazione di nuovi posti di lavoro in Israele ha superato quella delle economie occidentali.Tuttavia, si legge nel rapporto dell’Ufficio Centrale di Statistica, l’economia israeliana ha registrato un rallentamento legato alla persistente crisi finanziaria globale e alla potenziale rottura della zona euro. Secondo l’agenzia statistica governativa, che tiene sotto osservazione una serie di indicatori economici e pubblica rapporti periodici, l’economia israeliana nel 2012 potrebbe crescere solo del 3,5%. Nel 2011 e nel 2010 l’economia d’Israele era cresciuta rispettivamente del 4,6% e del 5,0%.Circa il tenore di vita e la crescita del Pil pro capite, l’Ufficio Centrale di Statistica israeliano si attende, nel 2012, un miglioramento soltanto dello 0,9% (dato composto): un ritmo più modesto rispetto ai due anni scorsi. Fra i dati statistici che possono illustrare il calante standard del livello di vita, la vendita di automobili ed elettrodomestici come frigoriferi, televisori, condizionatori d’aria, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie. Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica, nel 2012 questo dato pro capite è sceso del 7,3%. Alla fine dell’anno, la crescita del Pil pro capite potrebbe essere soltanto dell’1,7%.(Da: IsraelHaYom, 17.10.12)

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