venerdì 19 ottobre 2012
Tel Aviv, 16 ott. - (Adnkronos) - Un tempo capo dello stato
israeliano, il detenuto Moshe Katsav e' stato vittima delle angherie di
altri carcerati, fra cui un pluriassassino a cui aveva negato la grazia
qundo era presidente. La vicenda e' stata denunciata dalla moglie Gila,
nell'ambito di una richiesta di grazia al presidente Shimon Peres. Se la
concessione del perdono presidenziale appare difficile, le autorita'
israeliane hanno pero' reagito trasferendo in un altro carcere Ami
Popper, il principale persecutore di Katsav.L'ex presidente israeliano, 66 anni, e' entrato a dicembre nel
carcere di Maasiyahu per scontare una condanna a sette anni per stupro e
molestie sessuali. Ma nella cella accanto alla sua si trovava Popper,
condannato a sette ergastoli per aver ucciso altrettanti operai
palestinesi presi a caso nel 1990. L'uomo aveva una forte influenza
sugli altri detenuti e ne ha approfittato per infliggere continue
umiliazioni all'ex presidente che gli aveva rifiutato la grazia. A
Katsav e' stato bagnato il materasso, sono sate rubate le porzioni di
cibo e il muro della sua cella e' sttao imbrattato con la colal delel
trappole per topi. la sera della vigilia di Rosh Hashanah, il Capodanno
ebraico, l'ex presidente e' satto costretto da Popper ad ababndonare la
tavola comune e ha mangiare da solo.
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