domenica 11 maggio 2008

Gerusalemme

Ciao a tutti!
come molti ho seguito la vicenda relativa al boicottaggio della fiera del libro. Molto è stato detto e ricordato in questi giorni e nulla di nuovo sul tema si può aggiungere se non, ancora una volta, prendere atto che il boicottaggi della cultura finisce sempre per essere un elogio dell'ignoranza e una volontà di non sapere e di non ascoltare. "Boicottaggio culturale" ha detto lo scrittore israeliano Edgar Keret, suona come un ossimoro perchè non ci può essere nulla di culturale o di intellettuale in un un boicottaggio. I militanti di Free Palestine avranno ascoltato la voce di Yehoshua che parlando con la stampa ha auspicato un dialogo con Hamas per fermare lo stillicidio
di morti da tutte e due le parti? Non penso proprio: le parole di pace sono state sommerse e ignorate in tutto questo baccano.
Ma parte dell'evento culturale della Fiera che per fortuna è andata avanti nonostante tutto, è anche l'anniversario della nascita di Israele.
Auguri a Israele e un pensiero a tutti coloro che con forza ci hanno creduto perchè come disse Ben Gurion "chi non crede ai miracoli non è realista".
Io voglio fare gli auguri anche a PEACE NOW i cui 30 anni sono stati festeggiati qualche settimana fa.
A proposito di cultura e di dialogo poi, mi piace anche segnalare, per chi non li conoscesse, due documentari , uno di qualche anno fa e uno recentissimo che ha ricevuto il premio Davide di Donatello per il cinema italiano.Il primo che ebbe nel 2002 una nomination all'Oscar per i documentari è: PROMESSE di B.Z. Goldberg, J. Shapiro e C. Bolado.I protagonisti sono sette bambini, palestinesi ed ebrei, sette vite diverse a Gerusalemme tra il 95 e il 98.. Sette storie drammatiche raccontate senza alcun timore ma con una delicatezza e un'attenzione alle problematiche reali molto toccante e coinvolgente.
Il secondo, girato nel 2007 da Barbara Cupisti ( da qualche settimana è uscito il DVD) è: MADRI . Sono donne, palestinesi ed ebree israeliane, che hanno idee, estrazioni culturali e sociali diverse ma che condividono il dolore straziante per la perdita di un figlio. La regista ha raccolto testimonianze di vita, momenti quotidiani, film di repertorio e materiale video privato inediti; tutto girato e documentato in Israele e Palestina.
Concludendo, non posso non pensare a tutte le persone incontrate nel nostro viaggio di febbraio in Israele e dalle cui parole traspariva un intenso desiderio di pace e di futuro.
Shalom a tutti. Laura

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