mercoledì 6 agosto 2008

Mar Morto

USA : accusato di spionaggio per Israele perche' Ebreo

Il Pentagono ha ammesso in un rapporto interno di aver erroneamente accusato un tecnico militare del Michigan addetto all'industria degli armamenti di essere una spia israeliana in quanto e' un Ebreo ortodosso che parla un ebraico fluente. Proprio per tale ultima caratteristica era stato prescelto fra latri candidati al fine di facilitare il lavoro con Israele su vari progetti militari congiunti. Il Dipartimento della difesa lo mise in ferie retribuite nel 1997, mentre l'FBI esaminava i suoi legami con Israele. Tuttavia alla fine il sospetto di essere responsabile della fuoriuscita di segreti militari e' venuto meno ed anzi lo stesso Pentagono ha dovuto ammettere: "Crediamo che il signor Tenenbaum sia stato sottoposto ad insoliti e sgradite controlli a causa della sua fede ed origine etnica, una pratica cui si adatta senza dubbio una definizione di discriminazione."
Nel 2000 l'interessato ha presentato una querela contro il governo degli Stati Uniti, accusandolo di metodi nazisti di sorveglianza contro gli Ebrei, secondo la Detroit Free Press. Egli ha chiesto oltre 20 milioni di euro di risarcimento danni, , nonche' le scuse dell'esercito e una punizione per i suoi persecutori, ed ha detto di essere stato oggetto di una inchiesta federale che ha "letteralmente terrorizzato" lui e la sua famiglia, secondo la Free Press. Non solo, il suo avvocato sostiene che l'inchiesta ha portato l'esercito ad archiviare un progetto che avrebbe salvato la vita ai mal equipaggiati soldati americani dispiegati in combattimento in Iraq e in Afghanistan.
Al di la' del fattore di pregiudizio 'razziale' che ci ha spinto a riportare questa storia, la vicenda sembra incredibile, vista l'alleanza politica fra Tel Aviv e Washington, tuttavia le spie israeliane negli USA esistono davvero. Anzi, proprio una di queste, Jonathan Pollard, condannata per spionaggio in favore di Israele, ha appena presentato una querela presso una corte di Tel Aviv contro lo Stato di Israele. Egli chiede alla Corte di dichiarare che lui e sua moglie non hanno ricevuto alcun aiuto finanziario da parte dello Stato ebraico a partire dal giorno dell'arresto. Pollard, che è stato incarcerato negli Stati Uniti dal 1985, afferma che Israele falsamente sostiene di aver contribuito a finanziarlo. Pollard sottolinea fra l'altro che non vuole che il sostegno finanziario di Israele, ma piuttosto che quello stato lavori per la sua liberazione.
di Rico Guillermo http://www.osservatoriosullalegalita.org/ 05 agosto 2008

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