domenica 26 ottobre 2008

i ragazzi del “Beresheet LaShalom”
A volte, rispondendo con calma, si ottengono buoni risultati......

Gentile Padre Giovanni,
……………….Ci sarebbe molto da dire e da scrivere ma, ahime, io ho pochissimo tempo a disposizione!
Le diro' in due parole cosa mi ha affascinato della Sua lettera: il suo slancio. Ecco penso che questo sia un dono che i nostri vicini , in tutte le loro sofferenze, abbiano ricevuto. Lo slancio con cui molte persone si sforzano di aiutarli. Non so cosa darei per avere un po di gente come Lei che si batte per far si che si capiscano i dolori di ambo le parti. Persone che sappiano vedere le sofferenze delle due parti, che riescono a capire che sia gli israeliani che i palestinesi sono vittime di chi continua a gestire la guerra. Che sono consapevoli del fatto che un centro commerciale scintillante non significa che le madri d'Israele dormano piu' tranquille delle madri palestinesi che possono acquistare solo nei mercati. Cosa penso della barriera di difesa?
Penso che ha creato un po' di calma. Che ha bloccato di molto il traffico di stupefacenti verso Israele. Che sarebbe stato meglio, molto meglio se non avessimo mai dovuto costruirla. Perche' i muri, quelli visibili e quelli invisibili, sono sempre un freno, una divisione...ma che fare? Le case sono fatte di muri...e solo a casa si e' sicuri....lei lascia tutto aperto quando esce? Magari lei si! Ma quanta gente conosce che lascia la casa aperta quando esce? Che forse ha paura dei ladri?
Noi avevamo paura che ci rubassero la cosa piu preziosa: la vita, la vita dei nostri cari...quando salivamo sull'autobus o quando andavamo a mangiarci una pizza. E i possibili ladri di questi beni preziosi erano dei poveri disperati che qualcuno aveva convinto a credere che noi ebrei fossimo la causa di tutti i loro mali!Vede,con la sua forza, il suo entusiasmo e la sua volonta'...se solo lo volesse, potremmo veramente fare grandi cose. Per tutti, per tutti coloro che soffrono. Per quelli che vorrebbero vivere e basta.Mi creda, c'e' tanta gente cosi anche da questa parte.
Io, per ora ho raccolto 12 ragazzi di 18 anni, meta' arabi e meta' ebrei. Vivono insieme in due villette sul Monte Meron a pochi km da casa mia e insieme danno un anno di volontariato nei villaggi e nei kibbuzim della zona....un modo come un altro per avvicinare i cuori.
Allora,un sincero abbraccio da Angelica

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