
Oggi Moni Ovadia, artista ebreo di “sinistra” sente al contrario di dichiarare al Corriere della Sera la propria solidarietà con i palestinesi perché essi sono, a suo parere, “i disperati, i deboli, i battuti”. Ma la causa di tale disperazione è la negazione del diritto all’esistenza di Israele e il terrorismo e le guerre conseguenti con lo scopo di eliminare gli ebrei dalla faccia della terra.
Scrisse e dichiarò Herbert Pagani con una attualità sorprendente: …“A quelli che mi chiedono: "e i palestinesi?" Rispondo "io sono un palestinese di duemila anni fa, sono l’oppresso più vecchio del mondo, sono pronto a discutere con loro ma non a cedergli la terra che ho lavorato. Tanto più che laggiù c’è posto per due popoli e due nazioni"… A questo punto devo essere solidale con la mia gente. Quando gli arabi mi riconosceranno, mi batterò insieme a loro contro i nostri comuni oppressori. Ma per oggi la famosa frase di Cartesio penso, dunque sono non ha nessun valore.Noi ebrei sono cinquemila anni che pensiamo e ci negano ancora il diritto di esistere. Oggi, anche se mi fa orrore, sono costretto a dire mi difendo, dunque sono.”
Oggi Hamas, Hezbollah, il governo dell’Iran, gli estremisti islamici di ogni luogo negano agli ebrei il diritto di esistere. Moni Ovadia riserva la sua solidarietà a chi Hamas ha portato al potere: preferisce ad Israele, che vede come il “ricco”, il governo di Hamas, un regime che vive di odio, che manda i propri figli alla morte come terroristi suicidi, che ha di recente rimesso in vigore la crocifissione, che applica la Sharia e impedisce ogni libertà.Da quando Herbert Pagani scrisse “mi difendo quindi sono” Israele ha dato al mondo innumerevoli scoperte mediche e scientifiche di cui proprio i palestinesi per primi possono beneficiare. Nel frattempo i palestinesi di Hamas hanno continuato ad alimentare l’odio.Moni Ovadia ha rappresentato tragiche figure della Shoah, è assurto in Italia a simbolo dell’ebraismo. Ma sembra dimenticare che Israele non è nato improvvisamente senza legittimazione internazionale e che l’unico Paese del Medio Oriente in cui un arabo può criticare il governo liberamente è proprio Israele. Proprio per il suo valore artistico ed intellettuale sorprende che Moni Ovadia si schieri con un movimento terroristico anziché con lo stato Ebraico che mantiene la propria democrazia e salvaguarda i diritti umani nonostante 60 anni di attacchi. Andrea Jarach, Milano
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