domenica 5 aprile 2009



Money - Bank Hapoalim finisce in rosso,ma promette una svolta positiva

Israele non sfugge all’onda lunga della recessione: la seconda banca più grande del paese, Bank Hapoalim, ha infatti annunciato una perdita netta nel 2008 di 895 milioni di shekel (circa 163 milioni di euro), ancor più grave di quella che era stata stimata nel “profit warning” di febbraio che parlava di 780 milioni.In seguito a questa situazione si è dimesso il Ceo Zvi Ziv, anche per le incomprensioni e differenti vedute con il presidente del Consiglio d'amministrazione Danny Dankner, il quale ha affermato che nonostante le perdite, la banca sta già adottando i provvedimenti necessari per uscire dal periodo di difficoltà legato inevitabilmente alla crisi economica internazionale. Inoltre afferma sempre Dankner “la banca ha una solida base finanziaria e ci aspettiamo rendimenti positivi nei prossimi anni ed una rinnovata crescita nel lungo periodo”.Ziv sarà sostituito dal suo vice Zion Keinan, capo del Corporate Banking e con un’esperienza internazionale di 30 anni e a detta della banca il candidato naturale per questa posizione.La notizia ha ovviamente avuto grande risalto visto che questa è la prima volta dal 1988 che la banca finisce l’anno in rosso e fa ancora più scalpore se si pensa al risultato del 2007 nel quale i conti di Hapoalim avevano visto un utile di 2,7 miliardi di shekel (circa 490 milioni di euro).In un contesto del genere e in un periodo da caccia alla streghe nei confronti dei manager e dei loro superbonus, (in senso non solo metaforico dopo le immagini viste recentemente negli Usa e l’assalto alla casa del Ceo di Aig), fanno notizia anche gli stipendi dei top bankers: il dipendente più pagato in casa Hapoalim è il Ceo della divisione Capital Markets che nel 2008 ha guadagnato la bellezza di 11,5 milioni di shekel (poco più di 2 milioni di euro), mentre Dankner “solamente” 4,8 milioni di shekel (ovvero 870 mila euro).Notizie che non avranno certo fatto piacere ai correntisti della banca, i quali hanno anche saputo che l’ormai ex Ceo Ziv, il quale ha annunciato le dimissioni 21 mesi prima che il suo contratto scadesse e che lascerà la banca a fine anno dopo di 35 anni di servizio, che stando ai dati del 2008 ha gravato sui conti per la modica cifra di 3,3 milioni di shekel (circa 600 mila euro).Benjamin Oskar, http://www.moked.it/ 3 aprile 2009

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