sabato 21 novembre 2009



Gerusalemme - Yad Vashem

Spiegare la Shoah agli arabi, Khaled ci prova

Khaled Kasab Mahameed è un avvocato palestinese. Musulmano di religione, israeliano di passaporto. Ha alle spalle sei anni di studi trascorsi in Svezia e una «missione» che lo assilla giorno e notte: far conoscere ai palestinesi il dramma dell'Olocausto. Nel villaggio palestinese di Nil'in ha creato lo scorso gennaio quella che lui definisce «la prima esposizione permanente in Cisgiordania con immagini riguardanti la Shoah». Quattro anni fa ha fondato a Nazareth, dove risiede, il primo museo dell' Olocausto nel mondo arabo. cresciuto in una famiglia in cui la tragedia del popolo ebraico non è mai stata un tabù: «Nel mondo arabo nessuno sa niente della Shoah. Nei libri di scuola avevamo mezza pagina su questo tema. Un giorno non sarà più così. La gente deve essere educata. Se non conosci la sofferenza dell'altro non puoi comprenderlo fino in fondo. Non puoi capire gli israeliani senza studiare l'Olocausto». Per spiegare il contesto nel quale questa idea ha preso vita, ci conduce come prima tappa in quello che definisce «l'attuale focolare della lotta israelo-palestinese».[...]Lorenzo Kamel, Europa, 18 novembre 2009

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