sabato 19 dicembre 2009

Play "save Israel": vivere sotto costante minaccia missilistica

La minaccia di proliferazione iranianaTeheran ha annunciato che il suo primo impianto nucleare civile presso la città di Bushehr ha passato con successo i test di collaudo e, nei prossimi mesi, dovrebbe iniziare la produzione di energia elettrica. La notizia è stata diffusa alla tv iraniana da Ali Akbar Salehi a capo dell’Atomic Energy Organization of Iran (AEOI). La Russia si è incaricata della costruzione del sito di Bushehr fin dai primi anni 90, fornendo tecnologia, componentistica, combustibile nonché capitale umano. Per stessa ammissione iraniana sono oltre 2.500 gli scienziati oggi impegnati a Bushehr. Quel che inquieta è che non si può assolutamente escludere l’eventualità che il know how e l’expertise di Mosca in materia di nucleare militare siano passati nelle mani degli scienziati della Repubblica islamica nel corso di questi anni.Secondo documenti forniti dai servizi segreti di un non meglio paese asiatico e resi noti dal Times, l’Iran sarebbe già molto vicino a testare il componente finale della bomba atomica.Da Teheran ci giunge un’altra notizia bellicosa. E’ stata collaudata la nuova versione del missile Sejil-2; il ministro della difesa Ahmad Vahidi ha dichiarato: “E’ impossibile che un razzo anti missile lo possa distruggere”.
Un rapporto dei servizi segreti americani sostiene inoltre che l’Iran ha raggiunto la capacità di bloccare lo stretto di Hormuz da dove passa molto del petrolio prodotto nell’area.Christian Science Monitor, commentando la posizione di Obama sull’Iran, sostiene che la corsa agli armamenti degli ayatollah se da un lato è un evidente rifiuto del dialogo proposto dal presidente americano, allo stesso tempo gli fornisce la forza morale e politica di chiedere sanzioni alla comunità internazionale.Libano Nonostante l’apparente tranquillità della situazione ai confini tra Israele e Libano, Hezbollah continua ad armarsi e a prepararsi alla guerra. Michael Rubin dell’American Enterprise Institute (AEI) afferma: “All’Amministrazione Obama piacerebbe spostare la Siria nel campo dei paesi arabi moderati, ma vi sono scarse possibilità che Damasco voglia smettere di aiutare le organizzazioni terroristiche. Come l’Iran, la Siria rimane una forza destabilizzante e pericolosa nella regione”.Afghanistan I canadesi stanno facendo sforzi pesanti in Afghanistan e pagano caro questo loro impegno (ben 133 morti dall’inizio del conflitto). Da esperti delle missioni di peace building e seri conoscitori del paese, sollevano qualche dubbio, da annotare con attenzione, sull’efficacia del surge in mancanza di finanziamenti adeguati, viste le condizioni disastrose in cui versa la vita civile in quel paese martoriato da quasi trenta anni di guerre.Pakistan David Ignatius afferma che per la prima volta nella storia il Pakistan ha l’occasione di prendere il controllo delle aeree tribali al nord, fino adesso solo nominalmente sotto la sua sovranità. Il commentatore sottolinea con ragione come sia necessaria una grande idea strategica che tenga unite la missione afghana e pakistana. Scartata sembrerebbe l’altra ipotesi, diametralmente opposta, dell’indipendenza e unificazione delle aeree pashtun a cavallo tra i due paesi.Stati Uniti e la questione ambientaleIn occasione degli incontri di Copenaghen sull’ambiente, si può dare una scorsa ai documenti americani sul protocollo di Kyoto che sono stati ora pubblicati dall’Archivio di Stato e confrontare così le posizioni di Obama con quelle di Clinton del 1997: “Un senso di deja vu”.
Israele: L’amico e apprezzatissimo collaboratore dell'Occidentale, Costantino Pistilli, ci segnala un video gioco divertente (non vi fate scoraggiare al primo impatto dall’homepage del sito) e che ci aiuta comprendere una questione seria: cosa significhi per Israele stare sotto la minaccia continua di missili da Gaza e dal Libano.http://leonardotirabassi.blogspot.com

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