venerdì 8 gennaio 2010


Germania, caccia ai criminali nazisti

“Sono stati commessi degli errori”Germania, 30 dic -"La Germania del dopoguerra non ha fatto di tutto per trovare i nazisti, che si erano macchiati di gravi delitti, e portarli in tribunale", questa la dichiarazione rilasciata dal responsabile della commissione di inchiesta per i delitti nazisti di Ludwigsburg, che ha così ammesso come qualche errore sia stato fatto. “Dal 1945 al 1950 - ha spiegato Schrimm - gli alleati avevano condotto tutte le inchieste contro i nazisti in Germania. Più di 7 mila nazisti erano stati condannati, molti di loro erano stati poi rilasciati dagli americani e inglesi, perché la Germania era ormai diventato un partner economico e militare. Nel mondo occidentale si era diffusa una mentalità che voleva chiudere con il passato. E' anche vero che tra i poliziotti e giudici ci furono ex nazisti che gradivano questa linea", questa la sua opinione sul lavoro svolto per trovare e processare i criminali nazisti. Schrim è stato recentemente accusato da un giurista olandese, Christian F. Rueter, di aver avviato il processo contro Demjanjuk, “un pesce piccolo” secondo la sua opinione, solo "per festeggiare meglio" il cinquantesimo anniversario della commissione. Schrimm, nonostante “gli errori della commissione”, ne ha preso le difese, e ha replicato che non si tratta del primo processo contro una persona che ha commesso crimini eseguendo degli ordini. L'ucraino deve rispondere davanti al tribunale di Monaco in Baviera di concorso nell'eccidio di quasi 28 mila ebrei nel campo di concentramento di Sobibor.

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