venerdì 8 gennaio 2010



Gerusalemme

Il sangue dei bambini palestinesi spacca Israele

Tra polemiche in tv e proposte di legge, e' tornata alla ribalta in Israele la questione della "fedelta" allo "Stato ebraico" da parte della minoranza araba.Nel torpore dell'educativa televisione israeliana, una pacata intervista pomeridiana si e' bruscamente infiammata quando il leader del partito arabo Balad, Jamal Zahalka, ha affermato che durante la operazione Piombo Fuso il ministro della difesa EhudBarak "ascoltava musica classica e al tempo stesso uccideva bambini palestinesi"."Il loro sangue urla dalla terra", ha insistito il parlamentare. "Sfacciato" e' esplosol'intervistatore Dan Margalit, direttore del quotidiano (filo-Likud) Israel ha-Yom. "Lasci subito questo studio". Ad alcuni giorni dall'episodio, il video dell'intervista troncata resta uno dei piu' visionati nei siti internet di Israele. Oggi, su richiesta del partito 'Israel Beitenu' di Avigdor Lieberman, la questione della "fedelta"' allo stato di Israele dei deputati arabi alla Knesset e' stata esaminata da una commissione ministeriale.L'anno scorso la questione era stata uno dei punti qualificanti della campagna elettorale di Israel Beitenu. Idealmente, sul 'banco degli accusati' con Zahalka ora siede un altro deputato arabo della Knesset, Taleb a-Sana del partito Raam-Taal. Durante una recente manifestazione di protesta contro il blocco della striscia di Gaza, a-Sana ha rilanciato col proprio cellulare un messaggio di saluto agli arabi israelianidel leader di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh: un nemico giurato dello stato ebraico."Quel telefono e' pagato dai contribuenti israeliani!", si e' indignato il deputato David Rotem (Israel Beitenu). "E' inammissibile che i leader di Hamas sobillino gli arabiisraeliani, e per giunta con i nostri soldi". Un altro dirigente di Israel Beitenu, il ministro della polizia Yitzhak Aharonovic, ha chiesto al consigliere legale del governo di verificare se sia possibile revocare l'immunita' di a-Sana.Israel Beitenu ha gia' messo a punto una proposta di legge che intende emendare la formula di giuramento dei deputati della Knesset. Finora essi dovevano impegnarsi "ad essere fedeli allo stato di Israele e alle sue leggi". Rotem propone una formulapiu' incisiva: "Mi impegno ad essere fedele ad Israele come Stato ebraico, sionista e democratico, fedele ai suoi valori, fedele ai suoi simboli".In parlamento ci sono tre partiti prevalentemente arabi, forti di 11 deputati su un totale di 120: e se per loro quella formula fosse inaccettabile? "Chi non se la sente di essere fedele - ha tagliato netto Rotem - faccia il favore di non fare il deputato".Sentite queste parole, e' stato a-Sana ad indignarsi a sua volta. L'emendamento di Israel Beitenu, ha dichiarato, "e' un tentativo di legittimare quell'essere immondo rappresentato dal connubio di fascismo e razzismo". Come si puo' pretendere dagli arabi israeliani, circa il 20 per cento della popolazione - si e' chiesto retoricamente - che siano animati da uno spirito sionista?Deludendo Israel Beitenu, la commissione ministeriale non ha tuttavia concesso oggi l'atteso via libera all'emendamento proposto da Rotem. La questione e' stata delegata alla 'direzione della coalizione', dove potrebbe arenarsi. Ma la collera provocata da Zahalka e a-Sana fra gli israeliani ebrei resta elevata. Secondo un sondaggio solo indicativo del sito web 'Walla' l'80 per cento ritengono come Rotem che i deputati arabi siano troppo acquiescenti di fronte a Hamas, e vadano fermati.


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