sabato 6 febbraio 2010


Francesco Nucara


Teheran contro Berlusconi: «È un servo d’Israele» Frattini: serviamo gli ideali

Dopo una pausa di riflessione durata quasi una giornata, l’Iran ha reagito alle affermazioni fatte da Silvio Berlusconi durante la sua visita ufficiale in Israele. Sul sito della televisione di Stato è uscita in proposito una nota in lingua italiana: vi si legge che «Berlusconi, durante il suo discorso alla Knesset (il Parlamento israeliano, ndr), ha completato tutta la serie di servigi fatta ai padroni israeliani. Berlusconi, che prima e durante la visita in Israele ha rivolto all’Iran tutte le accuse possibili, a iniziare da quella di voler sviluppare armi nucleari, ieri alla Knesset si è davvero superato: ha definito «esempio di democrazia e libertà» il regime israeliano, ha definito giusta la guerra contro Gaza e poi ha anche sventolato con orgoglio il no dell’Italia all’Onu al rapporto Goldstone che «condannava i crimini di guerra israeliani a Gaza», ha aggiunto la nota.A queste affermazioni ha reagito il nostro ministro degli Esteri Franco Frattini. «Siamo al servizio dei nostri valori e dei nostri ideali - ha dichiarato il titolare della Farnesina -. I nostri valori dicono che l’Olocausto è stato la più grande tragedia dell’umanità». «Israele è uno Stato libero e democratico e deve essere difeso - ha aggiunto Frattini -. Noi saremo sempre leali all’alleanza con l’Europa, con gli Stati Uniti, con i Paesi democratici e con i Paesi del mondo arabo che non vogliono la bomba atomica iraniana. Se l’Iran - ha concluso il ministro - passa dalle parole ai fatti e consente l’arricchimento dell’uranio fuori dal Paese, come alcune volte era sembrato voler fare, noi lo apprezzeremo con grande favore».In Italia, ieri, è intervenuto sul tema anche il segretario del Partito repubblicano Francesco Nucara, per il quale «avere contro il presidente dell’Iran è un assoluto merito per il presidente del Consiglio. Pensiamo, come Elie Wiesel, che Ahmadinejad debba essere processato dal Tribunale dell’Aja». 05 febbraio 2010,http://www.ilgiornale.it/

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