lunedì 8 marzo 2010


Etnia di appartenenza. No indicazione su carta d'identita'. Appello

Basta con l'indicazione obbligatoria di appartenenza etnica ('ebreo', 'arabo', 'russo' o altro) sui documenti d'identita': chi lo vuole, deve avere il diritto di presentarsi soltanto come cittadino 'israeliano', senza distinzioni ulteriori. E' questa la richiesta presentata ieri da un gruppo di intellettuali laici alla Corte suprema d'Israele e dichiarata ammissibile in attesa di un giudizio di merito.L'iniziativa e' promossa dall'associazione 'Io sono Israeliano', in aperta polemica con la destra religiosa e nazionalista del Paese. Secondo i firmatari del ricorso, l'insistenza di quest'ultima sulla natura ebraica dello Stato sionista rischia di comprometterne le credenziali democratiche.Mentre l'eccessiva sottolineatura delle distinzioni fra un gruppo etnico e un altro minaccia di indebolire l'unita' del Paese e di giustificare la creazione di ghetti. 'E' assurdo che Israele sia quasi l'unico Stato al mondo che non riconosca l'esistenza di un popolo israeliano propriamente detto, rifiutando ai suoi cittadini di qualificarsi semplicemente come tali', ha denunciato fra gli altri l'accademico Uzi Ornan. Nel nostro Paese - gli ha fatto eco Yoela Harshefi, avvocato dell'associazione - ci si puo' dichiarare 'persino di nazionalita' o etnia sconosciuta, ma non israeliano'.I registri di stato civile, in Israele, prevedono secondo consuetudine l'indicazione tassativa di appartenenza a una comunita' etnico-nazionale. Oltre 5 dei circa 7 milioni di abitanti del Paese risultano cosi' essere 'ebrei', mentre coloro registrati come 'arabi' (musulmani o cristiani) sono 1,2 milioni e circa 300.000 sono quelli che si dichiarano 'russi' tra i familiari non ebrei degli immigrati dall'ex Urss. 5 marzo 2010, http://immigrazione.aduc.it/

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