sabato 6 marzo 2010


Il Tate Modern di Londra ospita Trembling Time,la rassegna di video arte israeliana

Trembling Time è una rassegna di video arte israeliana presentata in questi giorni alla Tate Modern di Londra. Curata da Sergio Edelsztein, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Tel Aviv, la rassegna ha il merito di mostrare il grande impatto che i video artisti israeliani stanno avendo sulla comunità artistica internazionale: Yael Bartana, Omer Fast e Keren Cytter sono diventati nomi noti nel mondo dorato dell’Arte Contemporanea (in alto un'immagine di Yael Bartana tratta dal filmato presentato al Trembling Time 2001).In Israele la video arte nasce tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80, quando artisti come Raffi Lavie, Yair Garbuz e Michal Neeman iniziano a lavorare con l’immagine in movimento utilizzando il Super-8. Dopo un periodo di silenzio che dura fino agli anni ’90, entra in scena una nuova generazione di video artisti guidata da Doron Solomons, Guy Ben Ner e Boaz Arad.La rassegna parte da qui per arrivare fino ai lavori più recenti.Guy Ben Ner crea video nei quali, attraverso una messa in scena piena di riferimenti alla letteratura colta e al cinema di Buster Keaton, presenta se stesso e la sua famiglia e analizza quelle ossessioni della società contemporanea che sono il lavoro, i consumi e i rapporti personali.Gli stessi temi sono al centro della ricerca artistica di Doron Solomons. In A Shopping Day, Solomons riusa gli elementi del linguaggio pubblicitario per sovvertirne l’effetto e creare una storia tragicomica, così diversa da quelle raccontate nella pubblicità.I drammatici eventi della Seconda Intifada e le sue ripercussioni sulla società israeliana sono affrontati nei lavori di Avi Mograbi, Malki Tesler, Ruti Sela e Amir Yatzir.Ruti Sela in Beyond Guilt #2 invita in una camera d’albergo degli uomini che ha conosciuto su un sito internet. Davanti alla macchina da presa gli uomini parlano di se stessi e delle loro fantasie sessuali. L’artista cerca di capire come l’essere cresciuti in una società in guerra e l’aver avuto esperienze militari ha influenzato il carattere e le abitudini di questi adulti.Mentre Avi Mograbi in Detail si concentra sui dettagli di uno scontro tra una famiglia palestinese e dei soldati israeliani in Cisgiordania, Playground di Malki Tesler mostra una performer che crea scompiglio in un parco giochi quando occupa fisicamente uno scivolo impedendo così ai bambini di usarlo. La metafora della situazione politica Israeliana è tanto diretta quanto efficace.Questi sono lavori di artisti critici della politica Israeliana in Cisgiordania.Se la realtà contemporanea è l’oggetto dell’indagine artistica di molti artisti, la macchina da presa di Yael Bartana punta al passato e, suggestivamente, combina insieme alcuni dei capitoli della recente Storia ebraica: la scomparsa dell’Ebraismo dell’Europa Orientale, il Sionismo, la fondazione d’Israele e la questione palestinese. In Wall and Tower, un gruppo di coloni israeliani costruisce un insediamento nel centro di Varsavia. Summer Camp mostra dei volontari intenti a ricostruire una casa Araba distrutta dall’esercito israeliano; il film è girato nello stile dei documentari sionisti degli anni ’30.Una diretta conseguenza della ricerca che gli artisti hanno compiuto sul conflitto Israelo-Palestinese è il moltiplicarsi dei lavori intorno ai temi dell’identità personale e nazionale.Shajar Marcus e Boaz Arad offrono delle comiche riflessioni sulle complesse relazioni tra aschkenazim e sephardim in Israele. In Sabich Marcus si rifà al famoso film di Jackson Pollock in azione girato da Hans Namuth, per creare, lui un aschkenazita, un gigante sabich, una pitta ripiena di melanzane tipica della cucina Irachena.Boaz filma sua madre mentre prepara il gefilte fish (il piatto per eccellenza degli ebrei dell’Europa Orientale), racconta la storia della sua famiglia e commenta sulle rivalità tra ashkenazi e sephardi. Il video suggerisce l’inevitabile progressivo allontanamento di tanti Ebrei d’Israele dalle loro radici Europee: nella famiglia dell’artista solo l’anziana madre sa preparare il gefilte fish.Le incertezze del nostro confuso presente sono all’origine dei lavori di Keren Cytter: rielaborando il linguaggio cinematografico e rifacendosi ai film di genere, Cytter crea dei cortometraggi che, sorprendentemente, riescono a dare una nuova vita al formato filmico.Il futuro prossimo e quello lontano sono messi in immagine nei lavori di Uri Katzenstein e Miri Segal.Uri Katzenstein in Hope Machines crea il futuro post-apocalittico di un’umanità ridotta a vivere su piccole isole artificiali in un mondo sommerso dall’acqua, sotto un cielo perennemente arancione dove brillano tre soli. Qui gli uomini ripensano con nostalgia al loro passato (il nostro presente), il periodo della loro (nostra) ingenuità.Miri Segal, invece, in Be Right Back costruisce un mondo virtuale e medita sulla vita dell’uomo nella società tecnologica facendo riferimento a Nietzsche e alla realtà parallela creata dai computer.Trembling Time mostra la grande vitalità e qualità della video arte israeliana. Riflettendo sulla situazione politica Mediorientale e decostruendo la complessità della società tecnologica contemporanea i video artisti Israeliani creano opere che sfidano la nostra percezione del mondo dettataci dai mass-media offrendoci la visione di un’alternativa.Rocco Giansante http://www.moked.it/

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