venerdì 16 aprile 2010
Israele blocca l'iPad alla dogana:manca il via libera all'importazione
Alcuni dispostivi Apple confiscati in aeroporto in attesa dell'autorizzazione del ministero delle Comunicazioni
Tutti ne parlano, qualcuno lo ha già tra le mani e presto arriverà anche da noi. Il nuovo oggetto del desiderio targato Apple, tuttavia, non può varcare i confini israeliani. Il ministero delle Comunicazioni ha temporaneamente vietato l'importazione di iPad nel Paese. La causa: «La tecnologia WiFi non è compatibile con gli standard israeliani». In altre parole: la potenza di trasmissione del chip all'interno dell'apparecchio è troppo alta, la motivazione ufficiale. WIFI - Il giorno dell'iPad per gli americani è arrivato dieci giorni fa; in Italia lo sbarco dell'ultimo gioiello della casa di Cupertino è previsto per fine mese. Ma i numerosi fan israeliani della tavoletta dei sogni per ora devono attendere. Visto che la tecnologia WiFi del dispositivo è incompatibile con gli standard israeliani, il ministero della Comunicazione non ha ancora concesso l'autorizzazione per il gadget della Apple, riferisce Haaretz. TRASMISSIONE - Secondo il quotidiano israeliano l'alterco è tra il dicastero e gli ingegneri responsabili dei test sul dispositivo, quest'ultimi rei di non aver informato in anticipo il capo del dipartimento della loro decisione. Al momento lo stato delle cose è questo: i responsabili hanno richiesto informazioni tecniche dettagliate all'importatore ufficiale dell'iPad - e per ora il dispositivo non può essere introdotto. «I modelli iPad venduti negli Stati Uniti utilizzano potenze di trasmissione compatibili per gli standard americani», ha riferito un collaboratore del ministero al giornale. Che aggiunge: «La normativa israeliana in questo settore si orienta piuttosto agli standard della Ue, che sono diversi dalle regole degli Stati Uniti e consentono una potenza di trasmissione più bassa». SEQUESTRI - Nel frattempo la dogana ha cominciato a confiscare diligentemente gli iPad che entrano nel Paese: all'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, sono stati sequestrati nella sola giornata di martedì una decina di apparecchi. Ad un proprietario di iPad le autorità avrebbero lapidariamente consigliato di rispedire il dispositivo negli Usa. Oltre a ciò, il proprietario deve pagare una tassa per ogni giorno in più che l'iPad rimane alla dogana. Elmar Burchia 14 aprile 2010,http://www.corriere.it/
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