lunedì 5 aprile 2010


Museo delle luci

In Israele arriva l'autobus Kosher

01-04-2010, http://www.rainews24.rai.it/
E' polemica in Israele per l'istituzione di una linea bus in cui uomini e donne sono obbligati a viaggiare separati. La linea 322, ribattezzata 'kosher', e' già operativa in alcuni quartieri ultraortodossi di Tel Aviv, città che un tempo, scrive rammaricandosi il quotidiano 'Yedioth Ahronoth', era considerata la capitale israeliana dell'uguaglianza e della libertà."Israele non e' l'Iran", è uno degli slogan lanciati da decine di cittadini indignati con il ministro dei Trasporti, Yisrael Katz, a cui si chiede di rivedere la normativa.Secondo il nuovo provvedimento, infatti, gli uomini devono viaggiare nei posti avanti mentre alle donne sono riservati i sedili in fondo al bus. Organizzazioni di femministe e molti cittadini non sembrano però rassegnarsi all'idea di accettare passivamente l'istituzione di questa linea bus e hanno lanciato una campagna mediatica per far capire alla popolazione come sarebbe più piacevole viaggiare sui mezzi pubblici senza queste restrizioni. Decine di manifesti della sono comparsi in questi giorni alle fermate del pullman non solo di Tel Aviv, ma di tutte le principali città israeliane.Ci sono comunque voci anche favorevoli all'iniziativa dei bus 'kosher'. "La maggior parte dei viaggiatori ha compreso la separazione dei sessi e sa che ci sono delle ragioni perché cio avviene", ha dichiarato un uomo intervistato da 'Yedioth Ahronoth' in attesa a una fermata dell'autobus. Al contrario, è dura la presa di posizione di Yael Dayan, ex deputato del partito progressista Meretz e attuale presidente del consiglio comunale di Tel Aviv."Raccomanderò ai passaggeri di boicottare la linea", ha tuonato la Dayan. "Non può essere che una donna, anche se religiosa o ultraortodossa - ha aggiunto - non comprenda il significato della separazione dei sessi in pubblico. Cosa faranno allora le coppie sposate che saliranno sul pullman?", si è chiesta ironicamente la Dayan. "Dovranno presentare - ha concluso - un certificato di nozze per potersi sedere vicine?".

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