mercoledì 12 maggio 2010


L'isola Giusta. La Corsica

Non una singola persona ma un'isola intera potrebbe essere presto inclusa nella lista dei Giusti tra le Nazioni. Si tratta della Corsica, prima regione francese ad essere liberata dagli occupanti tedeschi.La motivazione di chi si batte per raggiungere questo obiettivo è semplice: in Corsica nessun ebreo fu ucciso o venne deportato nei campi di sterminio nazisti. La pratica per arrivare al massimo riconoscimento concesso dallo Stato di Israele era già stata avviata da tempo, ma le carte giacevano da anni in un polveroso ufficio di Gerusalemme.È solo dal 2008, cioè da quando Maxime Cohen è stato eletto presidente della minuscola comunità ebraica corsa (nell'immagine in basso a destra), che la proposta ha preso nuovo slancio e vigore. Il rappresentante ufficiale delle circa venti famiglie che compongono la comunità (raramente si arriva al minian anche se di shabbat la sinagoga di Bastia è sempre aperta) lo aveva posto come uno degli obiettivi prioritari del suo mandato: tributare il giusto onore ad una terra che non fu ostile e che cercò invece di aiutare quei suoi sfortunati cittadini. Cohen ci sta provando anche se le difficoltà sono molte. In primis la relativa carenza di testimonianze e testimoni, elementi su cui Yad Vashem non sembra disponibile a sconti. “Purtroppo molti sono morti, sia tra i salvati (ne restano ben pochi e in età piuttosto avanzata) che tra i salvatori”, spiega Cohen. E poi il muro del silenzio eretto da alcuni dei salvatori, “che ritengono di aver fatto una cosa normale e non vogliono essere considerati eroi”. Ma dopo due anni di ricerche casa per casa almeno un risultato è stato raggiunto: venticinque persone hanno dato la propria disponibilità a parlare. Nel frattempo Cohen fa di continuo la spola con Israele, almeno cinque volte all’anno a discutere con politici e rabbini. E qualcosa si è mosso, tanto che il rabbino capo di Francia, recentemente intervenuto alla Knesset (il Parlamento israeliano) riunitasi in seduta plenaria, ha ottenuto l’applauso dei presenti quando ha ribadito che “la Corsica merita questo riconoscimento”.L’isola che diede i natali a Napoleone Bonaparte è una terra speciale in cui non si esitò ad aprire la porta della solidarietà. A risultare determinante fu il comportamento della prefettura, “l’unica in tutto il territorio francese a non essersi sbarazzata degli ebrei”. Invece del collaborazionismo con il nazismo, i suoi vertici scelsero la strada del soccorso a quella minoranza in pericolo. Tra gli uomini determinanti per la salvezza della comunità ebraica ci fu il viceprefetto Pierre Henry Rix, che approfittando della visita del console turco Bedi Arbel a Marsiglia, decise di far stampare delle false carte di identità turche che vennero prontamente consegnate ai perseguitati. Ma il suo è solo uno dei tanti nomi: furono in molti a mettere la propria esistenza a rischio pur di salvare le vite di uomini innocenti. Come il vicecommissario di Bastia Mathieu Ristori, che restituì al mittente i documenti inviati da Vichy per chiedere la deportazione degli ebrei corsi. E più in generale fu la popolazione a dare una mano. Un esempio? Gli unici ebrei incarcerati in tutto il dipartimento (ad Asco e - per la cronaca - dai fascisti) vennero sfamati a spese degli abitanti di quel piccolo villaggio.Eppure i corsi non hanno mai fatto molto perché queste storie venissero a galla. In tutta la regione, nonostante i ripetuti atti di eroismo di molti suoi abitanti, non si contano neanche una decina di Giusti. Jacques Bourgeois, spalla del presidente Cohen nella battaglia per far scrivere il nome della Corsica nella lista di chi scelse il bene quando fare del male era più facile, crede che sia solo una questione di tempo perché quel passato emerga: “Siamo a tre quarti del cammino, sono fiducioso”.E annuncia il grande appuntamento di settembre, quando salvatori, sopravvissuti e discendenti dei sopravvissuti si incontreranno per parlare e ricordare quella commovente storia di amicizia ed eroismo. “Sarà una manifestazione importante, anche perché verranno eretti due monumenti a Bastia e ad Ajaccio”, spiega Bourgeois.Qualora la battaglia di Cohen, Bourgeois e dei loro sostenitori andasse in porto, la Corsica sarebbe la prima regione francese a meritare quel particolare e significativo status. Soltanto un’altra collettività di persone è per il momento riuscita ad ottenere il riconoscimento dello Yad Vashem: il comune di Chambon sur Lignon, piccolo borgo dell’Alta Loira in cui trovarono rifugio da morte certa almeno 3000 persone e a cui è stato dedicato un giardino del Memoriale nel 1990.Adam Smulevich,http://www.moked.it/

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