venerdì 11 giugno 2010



Atlit campo internamento inglese


Gaza, Frattini: "Pacifisti hanno cercato scontro"

Il ministro degli Esteri riferisce a Palazzo Madama sull'attacco dell'esercito alle imbarcazioni di pacifisti internazionali cariche di aiuti umanitari: "Il materiale audiovisivo recuperato sulle barche dimostra che hanno cercato lo scontro". Ma la Farnesina smentisce
Roma - "Stando al materiale audiovisivo recuperato anche dalle telecamere a circuito chiuso dell’imbarcazione, emergerebbe l’intento di aver ricercato deliberatamente lo scontro con le forze israeliane". Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, riferendo al Senato sul blitz israeliano al largo di Gaza, precisando che vanno ancora acquisite "le versioni degli occupanti della nave". "Sono stati ignorati - ha proseguito il ministro - gli inviti a mutare rotta e consegnare il carico ad Ashdot, mentre alcuni attivisti a bordo si equipaggiavano con giubbotti antiproiettile, maschere antigas, svariate armi più o meno improprie, come tubi di ferro tagliati nelle ultime ore di navigazione dalle murate della nave con seghe circolari appositamente portate a bordo, e si dividevano in squadre per isolare e colpire quanti più militari israeliani possibile una volta lanciato l’abbordaggio". Frattini ha precisato che "i fatti accaduti a bordo della nave in quei convulsi tragici momenti vanno accertati con attenzione. Andranno acquisite le versioni degli occupanti della nave. Conosciamo per ora quella resa nota dagli israeliani". Ma la Farnesina smentisce: "Parole mai pronunciate".
Inchiesta indipendente Sull’incursione dei militari israeliani a bordo delle navi di attivisti filopalestinesi, che portavano aiuti per gli abitanti di Gaza, serve un accertamento indipendente ha detto ancora Frattini. "Occorrono accertamenti ampi, onesti e anche indipendenti", ha detto nell’audizione al Senato, parlando dell’attacco israeliano alla flottiglia degli attivisti, che ha portato all’uccisione di nove attivisti. "Il dubbio che vi sia stata la modifica delle immagini, che avrebbe cancellato delle armi dalle mani di alcuni occupanti dimostra la necessità di un accertamento pieno di tutta la verità". Frattini ha illustrato una formula che secondo lui potrebbe far salva la sovranità israeliana e garantire al tempo stesso una presenza internazionale nell’inchiesta. "L’inchiesta israeliana dovrà vedere la presenza di osservatori nominati da organismi internazionali e ritengo opportuno che questi siano degli inviati del Quartetto per il Medioriente" ha detto Frattini con riferimento al gruppo di mediazione diplomatico composto da Ue, Usa, Russia e Onu. "Se Israele accetterà la proposta, potremmo avere un team di investigatori che salvaguardi la sovranità israeliana ma che comprenda una presenza qualificata come quella degli osservatori del Quartetto" ha aggiunto il capo della Farnesina. Frattini ha detto che la Germania condivide questa idea e che la Gran Bretagna la ritiene ragionevole. 09 giugno 2010, http://www.ilgiornale.it/

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