giovedì 17 giugno 2010


Il grande ritorno dei fratelli Coen: Il sindacato dei poliziotti Yiddish

I fratelli Coen puntano ancora una volta sugli ebrei d’America. Dopo l’uscita del loro film A Serious Man il duo di registi lavorerà a un adattamento per la Columbia Pictures del romanzo Il sindacato dei poliziotti Yiddish del premio Pulitzer Michael Chabon. Il produttore Scott Rudin, che ha collaborato con i due registi nella produzione del film Non è un paese per vecchi, ha acquistato già da tempo i diritti di questo Hard-boiled in salsa Yiddish con l’intenzione di affidare la direzione del progetto a Ethan e Joel Coen.“Sono al settimo cielo - ha affermato lo scrittore Chabon in una recente intervista - tra tutti i registi viventi i fratelli Coen sono i miei preferiti e alcuni film da loro diretti rientrano nella mia personale top list. Credo che siano geniali e che siano perfettamente in sintonia con il genere, i contenuti e il tono del mio romanzo”.Chabon ha ridisegnato la storia ebraica degli ultimi 60 anni, creando un universo contemporaneo alternativo, un’ucronìa complessa e articolata. Nell’agosto del 1948, dopo solo tre mesi dalla nascita dello Stato d’Israele, la resistenza di Gerusalemme cade sotto gli attacchi dei paesi arabi confinanti e gli ebrei della neonata repubblica d’Israele, in netta minoranza numerica, vengono sbaragliati e rigettati in mare. Gli Stati Uniti d’America si preparano così a ospitare i rifugiati a Sitka, in Alaska, dove nel giro di pochi anni si riversano circa due milioni di ebrei, un numero tale da obbligare il congresso ad assegnare alla colonia lo status ad interim di distretto federale. Dopo 60 anni, Sitka è ormai uno Stato ebraico semi-indipendente, con un proprio governatore e un proprio corpo di polizia. In città si parla indifferentemente inglese, russo, tedesco e Yiddish, mentre rabbini ultraortodossi governano veri e propri imperi criminali a colpi di Tohu va-Vohu, il caos primigenio. In questa babele si snodano la vicende di Meyer Landsman, un detective alcolizzato della squadra omicidi. Landsman è alla ricerca di risposte sul caso di uno scacchista ebreo ritrovato morto in un sudicio albergo di periferia. La vittima, Mendel Shpilman, un eroinomane che usa bucarsi utilizzando i Tefillin come fossero lacci emostatici, si rivela essere il figlio di uno dei più influenti boss della città e guida spirituale della comunità, il Verbover Rebbe. Come se non bastasse, Landsman scoprirà col proseguire delle indagini, che molti considerano il figlio del rabbino, vittima innocente di un complotto per sovvertire l’ordine nel distretto, lo Zaddik ha-dor, il giusto della generazione.Tra gli ebrei credenti si ritiene infatti che in ogni generazione Dio mandi sulla terra uno Zaddik, un giusto, che potenzialmente potrebbe diventare, se le condizioni nel mondo fossero favorevoli, il messia degli ebrei. Nessuno è ovviamente d’accordo che il proprio messia possa essere proprio un eroinomane omosessuale, nonostante conosca a memoria i testi sacri e guarisca con una semplice preghiera gli infermi e i malati.Un film che non mancherà di suscitare polemiche, caratterizzato da una trama audace e al contempo politicamente scorretta. Un’occasione più unica che rara per ritrovare sugli schermi la creatività e la pazzia costruttiva dei fratelli Coen. L’uscita della pellicola è prevista per la fine del 2010.Michael Calimani http://www.moked.it/

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